Dal quotidiano Corriere Adriatico del 25/04/2012
Fabriano “Bisogna tornare a garantire il lavoro, dando una svolta concreta a una situazione di precarietà ormai non più tollerabile”. Per Crescenzo Papale della lista del Partito comunista dei lavoratori, che sostiene il candidato a sindaco Youri Venturelli, non si può più tergiversare. Impiegato dell’agenzia delle entrate, 43 anni, Papale auspica una netta inversione di marcia.
Perché si è candidato?
“Perché sono un militante del Pcl. Credo in questo partito, che è indipendente, anticapitalista, ambientalista, di ispirazione egualitaria e libertaria, e lotto per non far pagare la crisi ai lavoratori dipendenti, ai salariati, ai pensionati, ai precari e ai disoccupati”.
Troppe cose non sembrano andare per il verso giusto…
“La classe dirigente ha fallito. Non è un caso che si stiano aggravando, fra le altre, le piaghe del precariato e del lavoro nero. Le banche vanno nazionalizzate per una vera lotta all’evasione”.
Quali sono le priorità?
“La mancanza del lavoro, dato che Fabriano è in crisi per essersi basata troppo a lungo sul monoprodotto. Il Comune deve assicurare il patrocinio alle lotte sociali, ribellarsi al patto di stabilità ed eliminare tutte le consulenze esterne, sfruttando al massimo la competenza e la professionalità dei propri dipendenti”.
Perché si è candidato?
“Perché sono un militante del Pcl. Credo in questo partito, che è indipendente, anticapitalista, ambientalista, di ispirazione egualitaria e libertaria, e lotto per non far pagare la crisi ai lavoratori dipendenti, ai salariati, ai pensionati, ai precari e ai disoccupati”.
Troppe cose non sembrano andare per il verso giusto…
“La classe dirigente ha fallito. Non è un caso che si stiano aggravando, fra le altre, le piaghe del precariato e del lavoro nero. Le banche vanno nazionalizzate per una vera lotta all’evasione”.
Quali sono le priorità?
“La mancanza del lavoro, dato che Fabriano è in crisi per essersi basata troppo a lungo sul monoprodotto. Il Comune deve assicurare il patrocinio alle lotte sociali, ribellarsi al patto di stabilità ed eliminare tutte le consulenze esterne, sfruttando al massimo la competenza e la professionalità dei propri dipendenti”.
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