31/12/13

Ottimisti nella Volontà.

Per l’Italia non c’è nessuna possibilità di progresso sulla via del capitalismo se non risollevarsi a spese dei lavoratori e sulla loro pelle (come già in gran parte è stato fatto!).
Il putridume della nostra società, la degenerazione del capitalismo italiano che sempre più rappresenta alla luce del sole “ un comitato d’affari con la borghesia”, ha assolutamente bisogno che gli ultimi burocrati riconosciuti “istituzionalmente” come rappresentanti del mondo del lavoro vengano distrutti, o per meglio dire, DOMINATI dal capitalismo ( guarda caso, proprio nel momento della sua massima fragilità) legandoli al suo seguito, al suo perpetuo rapporto di sfruttamento.
Prima nei fatti, poi anche a parole i socialdemocratici hanno non solo rinunciato alla rivoluzione se mai l’avessero sognata, ma anche alle riforme dove oggi non hanno più terreno. Oggi i traditori dei lavoratori mettono sul tavolo i pochi diritti rimasti e contrattano su quest’ultimi…salvaguardando così la loro riconoscibilità di dirigenza burocratica al tavolo del padronato. Contribuendo così a dar man forte all’ideologia dominante di continuare a: detassare i capitalisti a spese del lavoro che in questa fase storica viene distrutto per pagare la loro crisi.
Vent’anni fa tutti declamavano la tanta annunciata “ prosperità futura”, oggi alla prova dei fatti assistiamo ad un declino senza precedenti dove la rivoluzione assume sembianze di “nostalgia sognatrice”, dove i lavoratori sono stati ridotti a collante dell’unità nazionale a salvezza della società borghese, al populismo e al nuovo fascismo.
Grandi rinunce, apatia e indifferenza che i nostri padri, nonni e bisnonni nemmeno passava per l’anticamera del cervello! Rivoltati ora, non nella tomba! Questo è il loro monito di fronte alla degenerazione del capitalismo in putrefazione sociale e culturale.
Non esiste spettacolo storico più nauseante e ripugnante di questa decomposizione del lascito di lotte storiche passate e di tutte le loro speranze.
Anche se i governi non hanno più mezze misure e cercano di sbarazzarsi completamente delle “minime” pressioni delle organizzazioni operaie…anche se il fascismo è in agguato cercando di mobilitare sempre più le classi che si trovano immediatamente sopra al proletariato…questo non riuscirà a fermare la lotta per la libertà! Credo che esista un livello sotto al quale la classe lavoratrice non possa essere costretta a scendere.
La speranza nella ricostruzione della 4° Internazionale per la liberazione dell’umanità dall’oppressione, dallo sfruttamento, dalla gigantesca irrazionalità che il capitalismo ci impone…l’autonomia dei comunisti, il loro programma rivoluzionario, l’opposizione di principio ai governi borghesi, la rottura con i centristi e riformisti, la loro tattica, il loro rifiuto per l’estremismo. La consapevolezza di una rottura con lo stato borghese per  la rivoluzione sociale e la necessità della dittatura del proletariato mi danno puro ottimismo nella volontà di costruire un futuro migliore.
Solo la rivoluzione cambia le cose!
Buon 2014 a pugno chiuso!

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez. Ancona Nucleo Montano

12/12/13

Indesit: la fine delle trattative inesistenti.

“ Quando c’è un voto popolare e democratico, siamo sempre in presenza di un fatto positivo”. Così stamane aprono i giornali sul voto dei lavoratori Indesit dove si conferma ancora una volta la linea “antidemocratica e antioperaia”. Più la crisi capitalistica avanza, più si è costretti a subire le politiche manageriali senza scontro e per di più sul terreno cercato dal padronato. Si presenta come “interesse generale” l’interesse privato dei capitalisti che sono i principali beneficiari…ma la cosa sembra non interessi più o viene adeguatamente nascosta.
I sindacati gialli Cisl e Uil, Ugl avevano già da tempo sottoscritto l’accordo con i manager  dell’azienda ad esclusione della Fiom contraria. “Si tratta di un importante risultato e saremo vigili sulla sua attuazione”…(dichiarano i sindacati gialli destroidi…e noi ci crediamo).
I lavoratori della Indesit sono stati costretti ha scegliere  non avendo alternative: a cinque anni di cassa integrazione e mobilità o licenziamenti come successe alla Antonio Merloni. Dopo il voto a senso unico propagandato come unica prospettiva e alternativa, i dirigenti Fiom si allineano firmando anche loro l’accordo, precisando che tale firma arriva soltanto dopo “un atto democratico in cui hanno rappresentato i lavoratori” e siccome la Fiom ha assoluto rispetto per i lavoratori si è subordinata un’altra volta alla dialettica del padronato.
Oggi si acclama di come tutti debbano rendersi conto di questo fatto importante, perché finalmente dopo tante passeggiate a Roma sotto il Ministero allo Sviluppo economico “i lavoratori sentono l’unità dei propri rappresentanti” , dove si ripristina ( in verità non è mai stato l’inverso) “un confronto costruttivo” che sta per: SI FA COME DICIAMO NOI, E VOI SIETE LIBERI DI ESSERE D’ACCORDO CON QUELLO CHE ABBIAMO GIA’ DECISO.
Le responsabilità della CGIL, il più grande sindacato dei lavoratori d’Italia con capacità di direzione di massa del movimento operaio ha delle responsabilità ENORMI, dovute alle sue direzioni politiche e sindacali e alla sua burocrazia. Susanna Camusso invece di concertare su “elaborati tavoli da pranzo” con il padronato e portare avanti il programma di Confindustria dichiarando come se non bastasse che “lo sciopero generale non serve a niente, è una forma di manifestazione obsoleta”: 1. Farebbe meglio a prendere sottobraccio Squinzi ed andare a cena fuori, lasciando la direzioni a giovani delegati di fabbrica che fanno della loro vita un fine per emancipare le condizioni dei lavoratori e che grazie alle SCELTE SCELLERATE DELLA BUROCRAZIA imposte dall’alto si ritrovano a pagare in prima persona vedendo distrutto il lavoro fatto fin lì, e cosa peggiore causando un ulteriore arretramento sulla coscienza dei lavoratori, annullando il movimento operaio, privandolo di un punto di riferimento, indebolendo tutti i movimenti di massa a partire da quello studentesco.

VERGOGNA!!! Una rabbia enorme invade i lavoratori per la vostra complicità.

A fronte di continui attacchi ai diritti dei lavoratori non si può che rispondere in un modo: costruire il PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI che si ponga all’altezza di ogni situazione eliminando privilegi e sfruttatori, riportando con la LOTTA di CLASSE, il rovesciamento all’ASSERVIMENTO ridando dignità a 16 milioni di lavoratori che ad oggi non hanno più ne diritto di sciopero, ne di consultazione, figurarsi il diritto di votare i suoi dirigenti e cacciare via i traditori di classe. Un partito che non chieda più precarietà, ma anzi si promulga a CANCELLARE le leggi capestro fatte finora. Un partito che non permetta più licenziamenti, delocalizzazioni, disoccupazione, aumento dell’età pensionabile, crollo del potere di acquisto, smantellamento dei servizi e dello stato sociale.
Se si tolgono i diritti ai lavoratori si tolgono a tutta la società.
In un quadro mondiale dove la voce centrale dominante e quella di concorrere alla riduzione delle TASSE sui CAPITALISTI, noi lottiamo e ci battiamo per l’esatto contrario, ci battiamo per una repubblica dei lavoratori, per un governo dei lavoratori su un programma anticapitalista. Questa è l’unica alternativa per le future generazioni, e l’unica coerente rivendicazione politica oggi più attuale che mai e oggettivamente praticabile.
Loro hanno fallito, tutti hanno fallito ma continuano a legiferare all’interno delle regole del capitalismo quale animale in putrefazione. Prima che rialzino la testa con una nuova valanga reazionaria…riprendiamoci il nostro futuro!
Per gli “ Stati uniti socialisti” d’Europa unica reale prospettiva di progresso per il mondo del lavoro e non del capitale e della maggioranza della società europea!

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez. Ancona

CITTÀ DI FABRIANO: L'AUMENTO DELL'IMPOSTA RELATIVA ALLA TARES RAPPRESENTA UN OLTRAGGIO VERSO TUTTI I CITTADINI, PROVATI DALLA CRISI DEL DISTRETTO INDUSTRIALELOCALE.

La vicenda, davvero incredibile, riguardante il pagamento della tassa "TARES" da parte dell'amministrazione comunale, presieduta dal Sindaco, sig. Sagramola, costituisce un atto odioso contro tutti i cittadini fabrianesi.

La maggioranza politica che governa la città di Fabriano, sembra non accorgersi della catastrofica crisi di tutto il distretto industriale, provocato da certi "poteri forti" che forse, proprio nel Sindaco, sig. Sagramola, hanno individuato il proprio "referente politico"!
Le legittime contestazioni di tutti i cittadini onesti, nei riguardi di tale, esorbitante tassazione, che rischia di far precipitare oltre la soglia di povertà migliaia di cittadini, già privati di un loro posto di lavoro, conferma il vero volto della giunta Sagramola, del tutto insensibile alle necessità della popolazione fabrianese.
Il PCL sez. di Ancona, nel rinnovare la solidarietà a tutti i fabrianesi penalizzati da tale imposta, che giova rammentarlo, è una delle più alte di tutto il territorio nazionale, rivendica da subito una totale mobilitazione di tutta la città, la quale, in virtù dei valori morali e costituzionali, deve richiedere, da parte della "sinistra alternativa" le dimissioni dell`attuale giunta comunale che governa la città di Fabriano.
È da considerare vergognoso il vuoto politico che la sedicente "sinistra fabrianese" ha creato anche su questa vicenda significativa, regalando alla "destra cittadina" l'opportunità volta all'appropriazione e alla strumentalizzazione di questa inaccettabile vicenda.

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

10/12/13

Cafè Revolution n° 55 (dicembre 2013)

Cliccando sulle immagini qui sotto potrete leggere il numero 55 (dicembre 2013) di Cafè Revolution, l'allegato mensile per la zona di Fabriano (AN) e dintorni al Giornale Comunista dei Lavoratori.
 
 
 
 
 
 

 

 

 
 
 
 


01/12/13

Rifiuti tossici in Campania:Spunta l'Indesit dei Merloni

Dal sito Internet delL'Espresso
 
Per la commissione parlamentare l'azienda si è avvantaggiata "con certezza" dell'opera di smaltimento criminale dei casalesi. Le indagini della Criminalpol, dimenticate in un cassetto per quasi 20 anni, sono adesso agli atti del processo contro Chianese, considerato l'inventore del traffico illecito di sostanze tossiche. L'Espresso e RE Inchieste hanno ricostruito le intercettazioni e i rapporti esclusivi con i "manager" della società. Che si difende: "Mai coinvolta in attività illecite"