30/12/10

Appello del Partito Comunista dei Lavoratori a tutti i lavoratori del fabrianese


Le continue notizie diffuse dai media regionali relative ai soliti fantomatici acquirenti dell’Antonio Merloni, ricercano il subdolo tentativo, da parte di certi “poteri forti” territoriali di gettare fumo negli occhi dei cittadini fabrianesi.

In questo terribile fine 2010, tra le famiglie del nostro distretto industriale si è diffusa la notizia -d’avvero incredibile- di un “interessamento” della Cina e poi dall’Iran per l’Ardo (2400 dipendenti più l’indotto tutti in cassa integrazione straordinaria). Un altro ignobile tentativo per non dire alle migliaia di lavoratori di Fabriano che non c’è più alcuna speranza ed alcun futuro, almeno per la maggioranza delle maestranze della principale realtà industriale cittadina.

La crisi però non si fermerà alla sola Ardo ed al suo indotto, ormai annientato dallo pseudo-modello monosettoriale imposto dal potentato economico- politico, nei riguardi del quale tutta la classe politica ed i Sindacati Confederali hanno mostrato un grado di subalternità che non ha analogia in tutta Italia.

Tra non molto anche altri gruppi industriali del distretto, che già mostrano grandi difficoltà, entreranno in crisi per la loro assenza d’innovazione e diversificazione di tipologie produttive ormai “fuori-mercato” nell’era drammatica della globalizzazione.

È ora che i lavoratori si riapproprino del proprio destino, ribellandosi a tutte quelle pseudo-organizzazioni, di fatto filo padronali, che continuano ad esaltare l’imprenditoria privata, la quale soprattutto a Fabriano, dopo aver ricevuto “ingenti finanziamenti” dallo Stato Italiano, si accinge ad abbandonarlo attraverso i progetti di delocalizzazione, già finanziata nelle Marche da certi “enti locali”.

Se non si riprenderà un duro e forte movimento di lotta le industrie del distretto locale sono destinate a scomparire, con migliaia di disoccupati.

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Provinciale di Ancona

Comunicato Stampa congiunto delle Associazione studentesche marchigiane

Si è svolto il 30 Dicembre un nuovo incontro del tavolo di trattative sulle borse di studio derivato dalla Manifestazione Regionale dello scorso 17 Novembre.

Presenti all'incontro l'Assessore Regionale Luchetti, i Dirigenti degli ERSU di Urbino e Ancona e i Rappresentanti degli Studenti di 4 Atenei Marchigiani.

Dopo un lungo dibattito le parti sono convenute in un primo accordo che prevede l'erogazione straordinaria di 2 Milioni e 650 mila Euro, a fronte del taglio nazionale di 147 Milioni di Euro per il 2010, che servirà ad erogare una borsa di studio in forma ridotta ( limitata ai servizi) agli oltre 1000 idonei non beneficiari già dal prossimo 3 Gennaio.

L'accordo prevede anche un nuovo incontro tra circa un mese dove gli ERSU e la Regione si sono impegnati a trovare la restante cifra, circa 350'000 Euro, necessaria a coprire tutti gli idonei e valutare la possibilitá di erogare i rimborsi per l'alloggio e i pasti che gli studenti hanno sostenuto fino ad oggi.

Firmato

Gulliver - Sinistra Universitaria Ancona
Officina Universitaria - Macerata
Agorà, Cultura è Partecipazione - Urbino

25/12/10

No al DDL Gelmini: Que se vajan todos!

Nella mattinata del 22 dicembre, in occasione della votazione del decreto Gelmini al Senato, il Collettivo Studentesco 70C assieme ad altri studenti di Fabriano, ha deciso di occupare simbolicamente la sezione “Istruzione Pubblica” all’interno degli uffici comunali.

Quest’iniziativa è volta a rendere manifesto il disagio percepito dagli allievi che sono consapevoli di essere colpiti da una riforma responsabile di tagliare a zero i fondi per le scuole pubbliche, favorire il settore privato a danno di quello pubblico e auspicare ad una selezione classista degli studenti che si vedranno sottrarre il loro “diritto allo studio”; tutto ciò in nome di una “meritocrazia” che ha come unico fine quello di definire la formazione scolastica in base ai criteri produttivi ed ai diktat di Confindustria.

Anche a Fabriano, come nella giornata del 14 dicembre a Roma, gli studenti hanno ripreso il famoso slogan “Que se vayan todos” (se ne devono andare tutti, usato dal popolo argentino durante la crisi finanziaria del 2001), per ribadire, partendo dal basso, la sfiducia totale verso la classe dirigente italiana, completamente indifferente verso le rivendicazioni studentesche.





Agire tutti! In prima persona!

Coscienti che il Partito Comunista dei Lavoratori può e deve diventare un punto di riferimento per i movimenti che partono dal basso, per le rivendicazioni dei lavoratori, degli studenti, dei pensionati etc.,siamo altresì consapevoli della nostra ancora esigua, anche se in crescita, forza militante. E' per questo che dobbiamo agire ora ed in prima persona, per essere militanti della nostra vita.

Dobbiamo invertire la linea politica propinata da vent’anni a questa parte. Politiche neoliberiste a sostegno delle più becere logiche del capitalismo che promisero una fase storica di pace e benessere, cominciata con sacrifici e oggi “lacrime e sangue” con un trend in netto peggioramento. Al contrario, queste premesse si sono rivelate ottime per quel 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza nazionale, poichè le  decurtazioni non si sono trasformate in investimenti, ma in rendite e profitti per pochi a discapito di molti.

Nel mondo il capitalismo ha prodotto una serie di guerre per il controllo delle materie prime e per la supremazia sui mercati finanziari e commerciali, producendo morte, miseria, centinaia di milioni di disoccupati, devastazioni sociali e ambientali,  più di un miliardo di persone che vivono sotto la soglia di povertà.

La civiltà di un paese è rappresentata dalla sicurezza di un posto di lavoro, da una sanità decente, da pensioni sicure e dalla scuola pubblica uguale per tutti. Se vengono a mancare questi requisiti e si comincia a smantellare tutto lo stato sociale che lavoratori e studenti hanno conquistato con lotte e sacrifici, allora che senso ha tenere in piedi un sistema che invece di creare maggiore ricchezza per tutti e aumentare il tempo libero per attività sociali, si trasforma in sfruttamento, disoccupazione, precarietà e povertà generalizzata?
I nostri governanti, del tutto incapaci di affrontare la crisi e risolvere i problemi, al contrario riescono a meraviglia a tenere unità la classe politica e rendersi capaci faccendieri di tutti i sottoprodotti del capitalismo. L’opposizione si distingue esclusivamente dal fatto che vuole entrare anch’essa a far parte della classe dominante, usando le masse e le manifestazioni che invocano lo sciopero generale a loro vantaggio, per accordarsi e per conquistare una poltrona da scaldare.
Dobbiamo agire in prima persona per scrollarci di dosso la spazzatura che ci buttano giù dall’alto, i ciarlatani che ipocritamente pretendono di rappresentarci sono i nostri primi nemici e anziché imparare dal passato, “lo rifiutano”. L’unica vera cosa che sanno veramente fare, è di tenere a “freno” una rinnovata ma ancora esile lotta di classe, non propongono nessuna alternativa e tutti questi partiti non sono promesse per il futuro, ma decadenti sopravvivenze del passato. Al Governo abbiamo di questi tempi “le destre” che si fanno opposizione tra loro con un supporto mediatico più unico che raro, spinto a tal punto che molti giovani credono addirittura che Bossi e Fini possano essere di sinistra (non che lo sia il Partito Democratico). Tirando le somme vengono fuori parole d’ordine quasi compiute: banchierizzare il sistema, delocalizzare, multinazionalizzare, indebitare la popolazione sottomettendola ed azzerare il conflitto sociale. La verità è che l’unica vera alternativa oggi in Italia, benché oscurata il più possibile da tutti e che propone una alternativa al modo di produzione capitalistica è il Partito Comunista dei Lavoratori.

Non si può inculcare nella testa delle persone che deputati, collusi, corrotti e via dicendo, possano salvare un Paese e addirittura portare avanti delle riforme in nome del popolo, noi questi truffatori opportunisti, servitori non del popolo ma del capitale, li vogliamo mandare a casa! Si spinge perfino sul comportamento del singolo delegato sindacale “giallo e servile alle politiche padronali” ad arrivare a consigliare “il pensiero del lavoratore” di tenersi questo governo esistente e antioperaio come il meno peggio, e quindi quasi conveniente per lui.

Nella penuria e precarietà del futuro il popolo degli studenti si è sollevato cosciente che la loro generazione nella storia del mondo del lavoro in Italia, è quella che più di tutti vede solo un futuro nero e senza scappatoie. Loro, con la grande manifestazione di piazza hanno, insieme ai lavoratori, “sfiduciato” il Governo.
L’opposizione sociale di massa non può permettere la blindatura delle varie sedi parlamentari, perché la democrazia vuole un rapporto diretto con l’interlocutore, il diritto di dirigersi verso i palazzi del potere non può essere negato né blindato militarmente, altrimenti i bravi manovratori avranno la possibilità di decidere chi può e chi non può esercitare l’inviolabile diritto di scendere in piazza.

Il Partito Comunista dei Lavoratori ritiene necessario il ritiro dei militari da tutti i teatri di guerra per un valore di 30 miliardi, la soppressione di tutti i finanziamenti pubblici alle scuole private, alla Chiesa e la cancellazione di tutte le leggi di precarizzazione fatte in questi ultimi 20 anni. L’unificazione delle lotte per i diritti radicalizzando ed accelerando la protesta per uno sciopero generale ad oltranza, affinché i giovani possano impadronirsi del loro futuro e non sottomettersi ad un governo padronale, corrotto e reazionario che esercita la convinzione con la costrizione, l’analisi della realtà con la demagogia e le calunnie.

Lenin diceva: «Colui che attende una rivoluzione sociale pura non la vedrà mai; egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera rivoluzione».

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez.Ancona-Nucleo Montano

21/12/10

MORATORIA SFRATTI A FABRIANO: lettera al prefetto

Egregio Signor Prefetto,

Fabriano sta attraversando un periodo di profonda crisi economica e sociale. Le maggiori imprese del nostro territorio sono ricorse alla cassa integrazione ed hanno delocalizzato gran parte della produzione, le aziende più piccole, invece, hanno direttamente chiuso la loro attività ed i lavoratori sono rimasti senza alcun ammortizzatore sociale.

Date queste premesse è evidente che la caduta del reddito dei cittadini, abbia avuto come conseguenza diretta, il sorgere di un’ emergenza abitativa. Infatti molti inquilini non riescono, per motivazioni oggettive, ad onorare il pagamento mensile del canone d’affitto. La situazione di forte disagio che si sta manifestando deriva, oltre che dalla crisi del mercato del lavoro, da una politica abitativa che non è stata capace di leggere in prospettiva il progressivo impoverimento di un’ampia parte del tessuto sociale. In questo periodo le procedure di sfratto sono aumentate in modo costante e la problematica abitativa è al centro del dibattito pubblico cittadino.

Da poco è stato stilato un accordo, fra il Comune e l’Erap, che ha permesso l’acquisto di circa trenta appartamenti di edilizia popolare, di cui è prevista l’assegnazione nel breve periodo. Questa iniziativa, da sola, non risolve però il problema contingente dei numerosi sfratti esecutivi.

La richiesta che Le rivolgiamo è quella di attuare una moratoria temporanea di tutte le procedure di sfratto attive nel Comune di Fabriano fino alla consegna dei suddetti alloggi.

Riteniamo che il diritto all’abitare sia un valore fondamentale da difendere e tutelare.

Primi Firmatari

- CSA Fabbri
- Coordinamento Antisfratto Fabriano
- CGIL Fabriano
- SUNIA Fabriano
- SUNIA Ancona
- FIOM Fabriano
- ANPI Fabriano
- Circolo ARCI ''Il Corto Maltese''
- Effetti Collaterali
- Federazione della Sinistra Fabriano
- SEL Fabriano
- PCL Nucleo Montano
- Assessore al lavoro e alle attività produttive Angelo Costantini
- Consigliere Comunale Janita Biondi
- Consigliere Comunale Emanuele Rossi
- Consigliere Comunale Francesco Armezzani









19/12/10

Scilipoti: ecco gli individui scelti per il Parlamento da Di Pietro

Per capire chi sono i deputati della presunta opposizione di centrosinistra pubblichiamo l'inchiesta di "Anno Zero" sull' "onorevole" Scilipoti, passato come parecchi altri, dall' IDV a sostegno del Governo Berlusconi

15/12/10

Intervento del PCL all'assemblea FIOM di Fabriano

Intervento dl Compagno Youri Venturelli alla riunione della Fiom dell'11 dicembre 2010 a Fabriano.

Le lotte sindacali e politiche che i nostri padri hanno fatto per conquistare i diritti, dove sono andati a finire?
Credo che ora si stiano rigirando dentro le loro tombe.
Ci hanno fatto credere che i nostri diritti fossero ormai “ACQUISITI”, mentre la verità è che oltre al fatto di non aver saputo mantenerli “questi diritti acquisiti”, ci stiamo giocando anche il futuro dei nostri figli e nipoti.

Si continua a “non ascoltare” le classi lavoratrici e studentesche, ai quali fra breve si accoderanno anche i pensionati. Più di una volta è stato gridato ed evocato lo sciopero generale, ma si continua a non ascoltare la base, per “opportunità”. Non esiste la democrazia puramente proporzionale neanche all’interno dei sindacati e lo dimostra il fatto che la nuova dirigente della Cgil Camusso ha preso come primo impegno di tornare a tavolino con il sindacato padronale Cisl.

Questo in un momento per me “storico”. Quando il grande capitale decide che non c’è niente da trattare, o questo o niente, si sottomettano tutti o la colpa ricadrà sulla Fiom, l’unica che non ha firmato insieme a Fim-Uilm. Le nuove regole verranno riscritte ad arbitrio e profitto padronale.

Anche dal punto di vista politico però ci si allontana dalla “propria base”. Ferrero di PRC ha dichiarato, facendo un appello su una“radio nazionale” qualche giorno fa, al Segr. dell’UDC Casini a formare una grande alleanza per la cacciata di Berlusconi.

Oliviero Diliberto ora “portavoce nazionale per la FdS, a Roma, alla “convention nazionale del popolo viola” svoltasi domenica 5 dicembre, è riuscito, benché abbia cercato di arringare la platea contro l’intervento di Ferrando del PCL terminato con applausi, ha prendere fischi e un coro assordante di “siii…” alle sue testuali parole: “Ora si tratta di battere Berlusconi, delle questioni sociali dibatteremo poi; secondo voi potrei mai chiedere seriamente a Bersani PD, di abolire i finanziamenti pubblici alla scuola privata come Ferrando propone?”, poi indispettito a rovinosamente replicato alla platea prendendo una buona dose di fischi” ma allora vince Berlusconi”.

In questo quadro entrano in gioco anche le sorti dei lavoratori dell’intero distretto industriale fabrianese e nel caso specifico, l’Antonio Merloni.

L’emergenza occupazionale che colpisce il nostro territorio ha diversi nomi, ma questo è il frutto della politica sconsiderata del padronato, con le speculazioni, delocalizzazioni, cupidigia e mancati investimenti, spesso con la complicità della sinistra politica e sindacale. Le centinaia di milioni di debito accumulati dall’azienda saranno sicuramente un impaccio per chi vorrà rilevarla, a dispetto delle notizie che a cadenza giornaliera, vomita nomi, che fino ad ora si sono rivelati inattendibili, e che tutt’al più, usati a scopo elettorale. Se ci sarà la caduta del Governo, ritroveremo gli stessi personaggi rivendicare il loro operato e dichiararsi al fianco dei lavoratori.

Non credo che qualche gruppo cinese potrà rilevare l’Ardo se non con lo scopo,dopo essersi accaparrati qualche progetto di produrre in Cina a costi ridottissimi magari portandosi dietro qualche ingegnere e con il marchio che noi operai abbiamo contribuito ad accrescere. Gli operai che hanno sacrificato da sempre la loro vita ed il proprio territorio al successo di tali aziende,ed allo sviluppo economico del territorio, non possono accettare questo benservito.

L’unica via d’uscita è creare un coordinamento di lotta tra le diverse vertenze del movimento operaio, uscendo dalla logica di sudditanza di potentati locali e di sottomissione dell’intero territorio a questo sistema di potere. So che è difficile per chi, in questi ultimi anni si è trovato a sedersi sugli allori del passato, ma sporcarsi le mani e lottare per i diritti elementari credo che sia e rimanga il nostro dovere e destino, almeno finché si rimane nella logica capitalista. L’art. 42 e 43 della costituzione dice chiaramente che “la proprietà privata può essere espropriata per motivi d’interesse generale”.

Per questo lancio la proposta del blocco dei licenziamenti con la ripartizione del lavoro esistente attraverso la progressiva riduzione dell’orario di lavoro, a parità di salario, nazionalizzare le aziende in crisi e sotto controllo operaio. Se lo stato non interverrà in favore degli operai, andiamo tutti a casa, lo vogliamo capire si o no?!

Basta buttare fumo negli occhi degli operai, la Fiom deve iniziare una forte contrapposizione contro i sindacati padronali e da subito occupare la fabbrica ad oltranza affinché vengano accettate le richieste e si cominci a far pagare ai veri responsabili.

La lotta dura paga, ma è l’unica alternativa attuale, o ci mettiamo in testa questo oppure prepariamoci ad andare a casa con la coda tra le gambe.

Youri Venturelli.
Partito Comunista dei Lavoratori







L'infaticabile Bonanni a difesa di Berlusconi



di Giorgio Cremaschi

Continua l’instancabile opera del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. E’diventato uno dei tanti politicanti del palazzo che si stanno adoperando per risolvere la crisi di governo. Secondo i giornali ha da poco incontrato Silvio Berlusconi, insieme alla signora Marcegaglia, che in certi eventi non manca mai, e ha annunciato che il Presidente del consiglio è in forma e pronto a combattere. Una sola domanda ci facciamo. Quando gli iscritti della Cisl si ribelleranno a questo loro segretario, che ha portato la loro organizzazione ad essere una succursale dei più ridicoli e dannosi giochi della politica? Quando si ricorderanno che una volta la Cisl rivendicava l’autonomia dalla politica e quando rinfacceranno a Bonanni di essere semplicemente un sottosegretario aggiunto del governo Berlusconi, che non vuole perdere il posto?

Prima accadrà e meglio sarà, innanzitutto per la decenza del confronto sindacale, e poi anche per la dignità della Cisl, che non merita di essere ridotta a uno stato così penoso.

9 dicembre 2010

13/12/10

IL 14 DICEMBRE L’OPPOSIZIONE SOCIALE DAVANTI A MONTECITORIO

Il 14 Dicembre una manifestazione di massa di lavoratori, studenti, movimenti sociali porterà davanti a Montecitorio la voce della vera opposizione. Non quella che, dietro le quinte, offre il Bis a Berlusconi ( FLI) o che rivendica un governo di unità nazionale con il partito di Berlusconi e la Lega (UDC e PD); non quella che invoca un governo di Bankitalia (Draghi) per varare nuove finanziarie “lacrime e sangue”, ma l’opposizione sociale alle politiche dominanti. Il PCL sarà come sempre in piazza al fianco di questa opposizione: l’unica che può cacciare assieme a Berlusconi le classi dirigenti del Paese. L’unica che può liberare l’Italia dalla dittatura bipartizan degli industriali e dei banchieri. Quale che sia l’esito del voto parlamentare del 14 Ottobre, l’opposizione sociale dovrà salvaguardare la propria autonomia: se Berlusconi sarà “sfiduciato”, rivendicando un’alternativa radicale; se Berlusconi avrà la fiducia, spazzandolo via con una radicale mobilitazione di massa . In ogni caso solo i lavoratori e gli studenti possono dare alla crisi una soluzione vera.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

Il Nucleare è bellissimo! Iniziativa ad Ancona

11/12/10

Congresso regionale del Pcl ad Ancona

Articolo del quotidiano "Corriere Adriatico" del 11/12/2010 sul congresso regionale del PCLAncona



Secondo congresso regionale del partito comunista dei lavoratori. Oggi alle 12 nella sede dell’unione sindacale di base in via Piave 49/c, il partito farà i conti con il bilancio giudicato “disastroso” della sinistra italiana. Il congresso sarà presieduto da Eugenio Gemmo, ex candidato alla Provincia di Roma, alla presenza degli iscritti marchigiani del partito.
“Bisogna avere il coraggio - spiega Gemmo - di sviluppare una proposta politica radicale e anticapitalistica, che si schieri apertamente dalla parte di chi lavora e attacchi i privilegi e le sopraffazioni”.

Presto seguirà, su questa mailing list e sul sito www.marcherosse.blogspot.com un breve filmato sul congresso.

09/12/10

L'IDV perde i pezzi: i vassalli di Di Pietro si "vendono" a Berlusconi

Abbiamo più volte criticato, anche in questo sito, l'organizzazione del partito di Di Pietro: un organizzazione lassa, spesso viziata dal nepotismo, che gira unicamente intorno al suo leader "maximo". Scarso dibattito interno e liste costruite, per la crescita troppo esponenziale che ha spinto molti opportunisti a buttarsi nelle file dell'IDV, troppo superficialmente: queste sono critiche mosse anche dalle componenti più sincere interne al partito. Noi però facevamo anche una critica più profonda: i partiti borghesi che nascono intorno al giustizialismo o al "buonsensismo" come l'idv o il movimento 5 stelle, sono contenitori vuoti, riempiti solo dal carisma del proprio "caudillo". Non un programma preciso, non una classe sociale di riferimento, non scelte chiare che facciano prevedere anche la futura linea del partito e non solo la presente.

Oggi la riprova che le critiche erano giuste: Scilipoti e Razzi, parlamentari IDV lasciano il partito (per ora è ufficializzata solo l'uscita di Razzi, Scilipoti sta ancora aspettando la fine dell'asta) e dichiarano che voteranno la fiducia al Premier, svelando senza pudore i segretari di partito a cui sono veramente fedeli: i soldi! E non è la prima volta: era già successo con quello squallido individuo di Sergio de Gregorio (eletto al Senato con l'IDV), che aveva ammesso, anche se a mezza bocca, di aver pattuito il suo passaggio al PDL in termini monetari.

Per non sprecare il proprio voto i lavoratori italiani devono rivolgersi ad un Partito che abbia sempre lottato dalla stessa parte, libero da opportunisti e carrieristi, dove la democrazia interna e l'autorganizzazione sia un valore assoluto. Come il Partito Comunista dei Lavoratori che, oltre alla coerenza, rappresenta una garanzia anche per i suoi riferimenti ideologici, culturali, programmatici ed economici, che sono sempre il faro della politica della nostra organizzazione.

Titto Leone

La grave deriva centrista e governista della presunta sinistra radicale marchigiana

La recente elezione di Marco Amagliani alla Segreteria Provinciale del PRC alimenta profonda apprensione circa le ripercussioni che tale nomina provoca nel tessuto unitario della “sinistra radicale”, ormai ridotta ad un ruolo marginale per il suo immobilismo e per la sua vocazione “centrista e governista”.

Il PCL auspica, con una “ buona dose di utopia”, che i gravi errori del passato servano ad Amagliani, per imprimere un cambiamento volto a radicare il PRC sul territorio marchigiano e dismettere “certe segreterie locali” come a Fabriano, di gestione familistica ed immobilista rispetto ai gravi problemi che investono tutto il distretto industriale fabrianese.

Non è da ritenere “causale” che una forza politica come il PRC, da sola, negli anni passati contasse un elettorato del 7% circa (a Fabriano nel 1995 il 9% circa!), contro l’attuale significativo 4% conseguito con l’apporto del PDCI.

È ora di cambiare e di poter porre fine alla sudditanza con certi “poteri forti" fabrianesi e marchigiani!!



Antonio Angeloni
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez.Ancona-Nucleo Montano

07/12/10

Ferrando alla convention del Popolo Viola

Di seguito l'accorato intervento di Marco Ferrando, portavoce del Partito Comunista dei Lavoratori, alla convention del Popolo Viola a Roma del 5 dicembre 2010 e la sconvolgente risposta di Diliberto, della Federazione della Sinistra, che nega la necessità immediata di abolire i fondi alla scuola privata



CONVENTION NAZIONALE DEL POPOLO VIOLA: DILIBERTO FISCHIATO, FERRANDO APPLAUDITO (5 Dicembre 2010)

Il Popolo Viola ha organizzato a Roma il 5 dicembre una Convention nazionale ad un anno esatto dalla grande manifestazione del dicembre 2009. Per l’occasione sono stati invitati, assieme ad esponenti n di diverse associazioni e movimenti, anche rappresentanti politici delle “opposizioni” a Berlusconi. Erano dunque presenti Diliberto (Fds), Bonelli (Verdi), Vita( PD), Ferrando (PCL), Staderini e Pannella (PR). Si sono aggiunti in diretta televisiva via web Vendola (Sel) e Di Pietro ( Italia dei valori). Si è verificato un passaggio vivace del confronto pubblico che ha avuto , nel suo genere, un obiettivo significato politico: si è trattato della frontale contrapposizione di Oliviero Diliberto all’intervento del PCL. Subito dopo l’intervento della compagna Re David della segreteria nazionale Fiom- giustamente incentrato sui temi del lavoro- Marco Ferrando ha argomentato la posizione del PCL: ponendo la necessità di un’alternativa radicale al Berlusconismo che rompa con le classi dominanti e con le politiche degli ultimi decenni ( incluse le misure bipartizan, “da tutti votate”, in fatto di missioni di guerra, precarizzazione del lavoro, sostegno al Vaticano..), e rivendicando la rottura delle sinistre con il PD e la UDC. Il paradosso è che questo intervento, il più applaudito della giornata, è stato oggetto dell’attacco frontale non del PD ma del portavoce della sinistra..”radicale”. Oliviero Diliberto infatti- dopo aver dichiarato legittimamente di “non condividere una sola parola dell’intervento di Ferrando”- non ha trovato di meglio che cercare di arringare la platea contro il PCL: “Ora si tratta di battere Berlusconi, delle questioni sociali dibatteremo poi; secondo voi potrei mai chiedere seriamente a Bersani di abolire i finanziamenti pubblici alla scuola privata come Ferrando propone?”. L’interrogativo retorico si attendeva una risposta scontata. Invece l’incauto oratore è stato sommerso dal coro assordante “Siiii…”, seguito da una buona dose di fischi quando lo stesso- indispettito- ha rovinosamente replicato alla platea: “Ma allora vince Berlusconi..”.

Questo piccolo episodio racchiude in sé molte lezioni. In primo luogo spiega come l’alleanza di governo con i partiti borghesi sacrifica inevitabilmente persino le rivendicazioni democratiche più elementari e sentite dai movimenti. In secondo luogo misura il lealismo della Fed verso il centrosinistra ed in particolare il PD: l’unico loro timore è di essere scaricati da Bersani ( per questo professano cultura di governo e ostentato moderatismo, anche al prezzo di qualche imprevisto insuccesso di pubblico). In terzo luogo rivela la contraddizione profonda che oggi attraversa lo stesso popolo antiberlusconiano, persino nei suoi ambienti democratico intellettuali: tra un Gianfranco Mascia, animatore del Popolo Viola, che sul palco rivendica apertamente l’”unità nazionale” contro Berlusconi (anche con FLI ) e ampi settori della sua base di riferimento che esprimono a modo loro una domanda di svolta reale ( fosse pure prevalentemente sul terreno “democratico”) e una forte carica polemica contro il PD. In quarto luogo dimostra che la proposta pubblica del PCL è in grado di entrare in questa contraddizione, collegando una coerente battaglia democratica alla necessità di una prospettiva di classe anticapitalistica e quindi alla rottura coi partiti borghesi.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

Comunicato Stampa del PCL Marche sul secondo congresso regionale

Ancona , 7 dicembre 2010

A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche

COMUNICATO STAMPA:
11/12/10 ad Ancona: 2° Congresso Regionale del Partito Comunista dei Lavoratori Marche

Sabato 11 giugno 2010, dalle ore 12.00, presso la sede dell’Unione Sindacale di Base in via Piave 49c ad Ancona, si svolgerà il 2° congresso regionale del Partito Comunista dei Lavoratori.

Questo congresso, presieduto da Eugenio Gemmo (Direzione Nazionale del PCL) alla presenza degli iscritti marchigiani del partito, cade in un momento critico per la Sinistra politica e sindacale italiana e per l’intero Paese.

La crisi capitalistica che colpisce le maggiori economie mondiali, compresa quella italiana, stanno imponendo enormi sacrifici ai lavoratori. Il Berlusconismo, che ha dominato la scena politica nazionale negli ultimi anni, è in fase di declino, ma l’opposizione non riesce a sviluppare una proposta realmente alternativa ed il crescente movimento di protesta che attraversa la società non trova una sponda politica che lo rappresenti.

Per questo il PCL fa i conti senza ipocrisie con un bilancio disastroso della Sinistra italiana, che ha portato ad una sconfitta senza precedenti dei Lavoratori ed al totale disarmo di fronte ai continui attacchi che stanno sgretolando un po’ alla volta tutti i diritti acquisiti in sessant’anni di Repubblica.

“Se il capitalismo è in crisi, se la recessione non rende più possibile conciliare gli interessi del grande capitale con un tenore di vita accettabile per i lavoratori italiani e le loro famiglie”, afferma Gemmo, “bisogna avere il coraggio di sviluppare una proposta politica radicale ed anticapitalista, che si schieri apertamente dalla parte di chi lavora ed attacchi i privilegi e le sopraffazioni che rendono iniqua la nostra società”.

“Il Partito Comunista dei Lavoratori in questi anni si è reso protagonista di numerose battaglie anche nella nostra Regione: a fianco degli operai marchigiani delle aziende in crisi, insieme agli studenti universitari contro il DDL Gelmini e per uno sviluppo ecosostenibile nella nostra regione”, ricorda Luca Torselletti (giovane operaio della Provincia di Ancona, coordinatore provinciale del PCL), e prosegue: “Anche se siamo ancora un piccolo partito svolgiamo un ruolo molto attivo nelle varie vertenze locali ed abbiamo avuto molte soddisfazioni anche in campo elettorale. Comunque siamo l’unica forza della sinistra comunista in lenta ma continua crescita in Italia e nelle Marche”.

I temi discussi dal congresso saranno: le future elezioni, locali e nazionali, a cui il partito sta già lavorando per la presentazione di liste autonome; le grandi vertenze sindacali ed il modo migliore per affrontarle; la critica dell’abbraccio mortale di altri partiti della sinistra con il centrosinistra di matrice democristiana; le grandi questioni internazionali.

Con preghiera di massima diffusione

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento regionale Marche

05/12/10

PCL - Aspettando il secondo congresso

Dal 6 al 9 gennaio a Rimini si terra’ il secondo congresso del Partito Comunista dei Lavoratori che cade in un periodo politico-culturale molto particolare che sta segnando, di fatto, dopo gli ultimi sviluppi, la crisi del berlusconismo dovuta alla drammatica recessione del sistema capitalistico, allo stallo unilaterale dell’Unione Europea e di tutti i governi imperialisti del pianeta.

Il secondo congresso del PCL di fatto rilancia con forza la proposta alternativa di uno sviluppo sociale ed economico su scala socialista e comunista, che ribalti per mezzo delle lotte operaie la dura repressione degli stati borghesi sui lavoratori, sui precari e sulle fasce più deboli, che stanno pagando a duro prezzo la crisi delle banche e dei grandi gruppi industriali colpevoli dell’attuale stato di cose. Se pur importante non voglio soffermarmi a parlare e spiegare come si svolgera’ e si sviluppera’ il nostro congresso (documenti,votazioni etc.) ma indugerò sulla crisi di quella parte della sinistra italiana che purtroppo per decisioni scellerate e drammaticamente poco ponderate, stanno entrando in un vortice dal quale sarà difficile riprendersi ed uscire.

Lasciando da parte PD ed IDV (per i quali di sinistra vi e’ veramente poco),la cosa più preoccupante e’ il cammino intrapreso da SEL,PRC,PDCI, che di fatto rilanciano la proposta della coalizione con le forze del centro-sinistra (includendo stavoltta persino l’UDC) che gia’ in passato ha segnato un fallimento totale portandole addirittura, dopo le ultime elezioni politiche -se pur indipendenti a livello elettorale- ad essere estromesse dal parlamento, perdendo l’appoggio di larghe fasce di lavoratori e della classe operaia disorientate e, cosa più grave, tradite. Il fallimento del bertinottismo ha innescato un processo di regressione culturale all’interno di Rifondazione Comunista che, dopo l’ultimo congresso, ha sancito la rottura tra Vendola e Ferrero, portando ad una scissione dolorosa che comunque avrebbe dovuto fare lo spartiacque tra una forza socialdemocratica come quella di Vendola ed una comunista di alternativa come quella di Ferrero. La nascita della Federazione della Sinistra avrebbe dovuto funzionare da collante tra quei compagni delusi e disorientati che credevano ancora in un progetto politico di rottura con la borghesia e gli interessi di palazzo occupati dai piu’ beceri sfruttatori della poltrona ed esponenti del malaffare del sistema politico che ci sta facendo affondare. Ora, invece, ci ritroviamo di fronte ad un probabile ed eccentrico progetto politico di raggruppamento che va da Ferrero-Vendola, passa da Casini e che addirittura potrebbe arrivare a Fini.

Solo noi del PCL ci opponiamo a questo gioco putrido e stagnate della cosiddetta sinistra antagonista italiana. Per questa serie di motivi noi del Partito Comunista dei Lavoratori proponiamo a tutti i compagni delusi e amareggiati di unirsi a noi con l’obbiettivo di costruire un partito di avanguardia rivoluzionario che porti alla lotta di classe ed alla conquista del potere operaio per mezzo di un governo dei lavoratori indipendente in contrapposizione al sistema capitalistico e ad ogni forma di sfruttamento sociale ambendo ad una società più omogenea ed equa su scala nazionale ed internazionale.

Mauro Goldoni
PCL sezione di Ancona

03/12/10

Pcl, solidarietà a Janita Biondi

Articolo del Corriere Adriatico del 3/12/2010 sulla pretestuosa polemica sollevata dalla Lega Nord dopo la contestazione seguita alla manifestazione di Miss Padania che si è svolta a Fabriano

Pcl, solidarietà a Janita Biondi


Fabriano
Solidarietà alle “compagne antagoniste” per la loro protesta contro le selezioni per Miss Padania viene espressa dal Partito comunista dei lavoratori, che condanna la “patetica passerella al femminile delle bellezze ariane della Lega”. E “la più fraterna solidarietà” va alla “compagna Janita Biondi per il subdolo attacco rivolto dal segretario cittadino leghista”. “Auspichiamo infine che, dopo la chiusura del caso - conclude una nota del Pcl - si torni a discutere dei drammatici problemi occupazionali che tormentano l’intero distretto industriale fabrianese”.





02/12/10

Torselletti e i militanti del PCL ad Ancona sul tetto con gli studenti

Ancona, 2 dicembre 2010

A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche


COMUNICATO STAMPA:
Torselletti e i militanti del PCL ad Ancona sul tetto con gli studenti


Nonostante le proibitive condizioni atmosferiche gli studenti di ingegneria di Ancona resistono con la loro eroica occupazione del tetto e di una sala del rettorato.

Per portare loro la concreta solidarietà del Partito Comunista dei Lavoratori, oggi alle ore 21.00, il cordinatore provinciale del PCL, il giovane operaio Luca Torselletti, si recherà con alcuni militanti del Partito nell’edificio di via Brecce Bianche ad Ancona, portando viveri e vettovaglie per allestire una cena sociale.

“Al contrario di quello che hanno fatto gli altri politici in giro per l’Italia, che sono saliti sul tetto solo per qualche foto di rito, noi siamo qui per condividere a pieno il disagio dei giovani che da giorni dormono al freddo e al gelo sotto ripari di fortuna per bloccare il DDL Gelmini!” afferma Torselletti, “Inoltre dobbiamo festeggiare con i compagni del ‘Gulliver’ ed alcuni nostri militanti, tra gli animatori di questa occupazione, la provvisoria ma comunque importante vittoria dello slittamento del passaggio al Senato del DDL a dopo il 14 dicembre, data dopo la quale, speriamo, il Governo Berlusconi non esisterà più!”.

Con preghiera di massima diffusione

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento regionale Marche
Info: pclancona@alice.it - www.marcherosse.blogspot.com



01/12/10

Solidarietà alle contestatrici di miss padania


Fabriano, 1 dicembre 2010

A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche


COMUNICATO STAMPA:
Solidarietà alle compagne antagoniste per la loro protesta contro “Miss Padania”

La recente protesta del 26 novembre, in occasione della manifestazione della Lega Nord di “Miss Padania”, compiuta da un gruppo di compagne, indignate dalla patetica passerella al femminile delle “bellezze ariane” della Lega, riceve il convinto sostegno del Partito Comunista dei Lavoratori.


Esprimiamo inoltre la più fraterna solidarietà alla compagna Janita Biondi per il subdolo attacco rivolto da Simonetti, che dovrebbe dimettersi da Segretario di una forza politica populista e trasformista che al contrario della compagna Biondi non conosce il valore della coerenza.


Auspichiamo infine che, dopo la chiusura del “caso” si torni a discutere dei drammatici problemi occupazionali che tormentano l’intero distretto industriale fabrianese.


Con preghiera di massima diffusione


Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento regionale Marche
Info: pclancona@alice.it - www.marcherosse.blogspot.com