23/06/11

Manifestazione 25/6/11 contro i rigassificatori: il volantino del PCL

Cliccando qui sotto ed ingrandendo potete leggere il volantino del PCL Ancona e PCL Livorrno (altra città coinvolta dal progetto di un rigassificatori) che verrà distribuito in occasione della manifestazione contro i rigassificatori del 25/6/11 ad Ancona.

Manifestazione Ancona 25/06/2011 contro i rigassificatori

Cliccare qui sotto per vedere il manifesto della manifestazione

Una domanda di svolta che non va tradita

Cliccando sull'immagine qui sotto ed ingrandendo potrete leggere il Volantino Nazionale che il Partito Comunista dei Lavoratori sta diffondendo in questi giorni nelle piazze italiane e sui posti di lavoro.

20/06/11

Fabriano - Amministrative 2012: Tutto cambi perché nulla cambi

Fabriano, 18 giugno 2011
A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche
COMUNICATO STAMPA:


A Fabriano s’intravvedono già i preparativi per le amministrative del 2012. Nuove alleanze e accordi sottobanco sono tutti all’insegna della continuità e del riciclaggio della classe politica locale. Il Partito Comunista dei Lavoratori ha sempre denunciato con largo anticipo l’ipocrisia e la falsità di tanti soggetti politici che si richiamano alla sinistra radicale ed anticapitalista. Ancora una volta si cerca di strumentalizzare la domanda di cambiamento espressa dai giovani e dai lavoratori, e di investire i loro voti, tradendo ogni aspettativa, nei soliti calderoni politici prodotti dal bipolarismo forzato, dove vige il motto “tutto cambi perché nulla cambi”. Si continua imperterriti a riproporre i soliti personaggi politici che, senza pudore, continuano a tradire il proprio elettorato.

Un progetto di sinistra, si costruisce partendo da un programma di fondo che lanci rivendicazioni concrete a favore dei lavoratori e delle loro famiglie. Purtroppo la sinistra fabrianese non ritiene prioritaria la costruzione di un movimento dal basso che si confronti e discuta sulle azioni da mettere in campo per affrontare il disastroso declino di questo territorio. Abbiamo bisogno di costruire una piattaforma basata su delle rivendicazioni di classe, che dia risposte alla stragrande maggioranza della popolazione, non di alleanze decise a tavolino per spartirsi le poltrone e collaborare con i partiti di centro per “gestire” meglio il malcontento creato dalle responsabilità della famiglia Merloni nella crisi industriale del territorio.

Al contrario il Partito Comunista dei Lavoratori rilancerà la necessità di un’alternativa dei lavoratori per i lavoratori. Alla litania delle cosiddette sinistre fabrianesi (che continuano a ripetere “non sarà come in passato”, cercando di darsi, attraverso il cambio delle bandiere, un volto rinnovato), il Partito Comunista dei Lavoratori risponderà proponendosi in piena autonomia sia dal centrodestra che dal centrosinistra, con un programma ed una lista autonoma che dia voce alle classi più deboli, da costruire con tutte le forze ed i movimenti sinceramente di sinistra presenti nel territorio. Perché a comandare siano i lavoratori e i giovani, non i capitalisti e le banche.

Con preghiera di massima diffusione


Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Ancona – nucleo montano

Dov'è la Grecia?

di Marco Ferrando
Partito Comunista dei Lavoratori
Portavoce Nazionale

La Grecia è l'epicentro della crisi economica e politica europea. L'enorme debito pubblico del paese, amplificato dalla crisi internazionale, tiene in scacco la finanza europea e le stesse strutture comunitarie, precipitando tutte le loro contraddizioni.

IRRAZIONALITA' E PARASSITISMO DEL CAPITALE: LA QUESTIONE DEL DEBITO PUBBLICO

Il carattere irrazionale e parassitario del capitalismo è illustrato dalla crisi greca meglio che da qualsiasi manuale. Cos'è il “debito pubblico” greco? E' la massiccia esposizione delle banche francesi e tedesche nell'acquisto e detenzione di titoli di stato ellenici. Ciò significa che lo Stato greco è tenuto a pagare una massa ingente di interessi ai banchieri tedeschi e francesi. E siccome la finanza tedesca è il cuore della finanza europea, la solvibilità della Grecia diventa questione continentale e mondiale. Un default della Grecia avrebbe un potenziale effetto domino ben superiore alla relativa marginalità economica di quel paese.

Ma per pagare un crescente debito pubblico ai banchieri tedeschi e francesi, la Grecia deve finanziarsi. Come? Continuando a vendere titoli pubblici ai propri strozzini. Il che significa che per pagare il debito pubblico, la Grecia deve alimentare il proprio debito pubblico. E più il debito pubblico cresce, più i banchieri francesi e tedeschi pretendono tassi di interesse più alti come condizione di un acquisto “rischioso”: “Aumenta il mio rischio? Allora mi devi pagare di più”. Ciò che oggi ha spinto i titoli di Stato greci ad un saggio d'interesse record del 18%!. Ma più salgono gli interessi da pagare agli strozzini, più aumenta il debito pubblico.. lungo una spirale inarrestabile.

Da qui il cosiddetto “aiuto” europeo e mondiale alla Grecia. In cosa consiste l'”aiuto”? Nell'acquistare titoli di Stato greci con risorse pubbliche, messe a disposizione da U.E. e Fondo monetario, per consentire alla Grecia di continuare a pagare i banchieri francesi e tedeschi. Ma qui nasce un forte contrasto tra il governo tedesco e la BCE. Come rispondere al rischio reale di un default greco? La signora Merkel non sa più come spiegare ai suoi stessi elettori che devono continuare a fare sacrifici per consentire alla Grecia di salvare i banchieri tedeschi, già poco amati. E quindi pone come condizione di nuovi “aiuti” alla Grecia il coinvolgimento nel rischio delle banche private, che dovrebbero accollarsi parte degli oneri . La BCE è contraria perchè la deresponsabilizzazione degli Stati, e a maggior ragione della Germania, nel sostegno alla Grecia, sancirebbe di fatto il riconoscimento di un suo default, e quindi potrebbe svalutare con un effetto a catena i titoli di stato detenuti dalle banche con effetti incontrollabili.

LO STROZZINAGGIO FINANZIARIO CONTRO I LAVORATORI GRECI

Non sappiamo come si risolverà il contenzioso. Sappiamo invece benissimo il costo sociale di questa mostruosa rapina per i lavoratori greci ed europei. Perchè la condizione ultimativa che tutti i banchieri strozzini e i loro Stati pongono alla Grecia, per continuare a comprare i suoi [continua - clicca qui]

15/06/11

Il centrosinistra ha esultato per i referendum: ora la Regione pubblicizzi l’acqua ed investa nelle rinnovabili

Ancona, 15 giugno 2011

A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche

COMUNICATO STAMPA:

Il Partito Democratico non ha raccolto le firme per i referendum; alcuni suoi importanti esponenti nazionali si sono espressi apertamente a favore del nucleare ed hanno già a suo tempo presentato disegni di legge sulla privatizzazione dell’acqua. Eppure ipocritamente si impossessa della vittoria, facendola sua e scippandola ai movimenti indipendenti e di massa che hanno sancito di fatto la storica disfatta di Berlusconi.

Vista la netta presa di posizione degli elettori e l’esultanza degli esponenti marchigiani del centrosinistra ora la Regione non può che fare una cosa:

• dare immediatamente l’avvio ad un progetto per l’agenzia regionale pubblica per l’acqua e varare al più presto una legge che rescinda immediatamente i contratti di tutte le aziende private che attualmente gestiscono la fornitura idrica in alcuni comuni

• cominciare un piano di investimenti nel settore delle rinnovabili, non più favorendo lo scempio del territorio da parte dei privati per garantire profitti agli “amichetti”, ma creando delle centrali eoliche, fotovoltaiche ed idroelettriche pubbliche, costruite nel massimo rispetto dell’ambiente e del paesaggio

Se la giunta Spacca si esimerà da questi obbiettivi concreti ed immediati sarà finalmente svelato il losco piano, che il Partito Comunista dei lavoratori denuncia da anni, di far passare per amico dei cittadini un Governo colluso con gli interessi del Grande Capitale.

Con preghiera di massima diffusione

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Regionale Marche

14/06/11

il PCL con i lavoratori Berloni!

clicca sopra ed ingrandisci per leggere volantino
Comunicato Stampa: il PCL con i lavoratori Berloni!

La sezione pesarese del Partito Comunista dei Lavoratori parteciperà martedì 14 giugno al presidio in occasione dello sciopero dei lavoratori Berloni. In una condizione di tale radicalità dello scontro, con i consueti piani "lacrime e sangue" tesi, come al solito, a far sì che siano sempre e comunque i lavoratori a pagare i costi della crisi, riteniamo doveroso rilanciare in questa vertenza quelli che sono i capisaldi della nostra linea politica: nazionalizzazione immediata, senza indennizzo e sotto controllo dei lavoratori delle fabbriche che chiudono, che licenziano e che delocalizzano, giungendo, se necessario, anche all'occupazione vera e propria degli stabilimenti ed esigendo il supporto concreto degli enti locali nel promuovere la ripartenza aziendale, certi che solamente alzando fino a questo punto il livello della posta in gioco si possa giungere ad una soluzione capace di evitare l'ennesima macelleria sociale sulla pelle degli operai coinvolti.

Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Pesaro


Per info e contatti:
pclpesaro@virgilio.it
340/4169455

13/06/11

Referendum, grande vittoria nelle Marche ed in tutta Italia: risultati definitivi a scrutini conclusi


Referendum del 12 e 13 giugno 2011. Affluenza e risultati.
                     
                                              Affluenza                       voti favorevoli

Italia                                                         55,95%                                         95,61%
 
Regione Marche                                  61,56%                                          95,90 %

Provincia Ancona                               64,27%                                          96,04 %

Provincia Macerata                           58,46%                                          95,46 %

Provincia Pesaro Urbino                63,10%                                           95,87 %                                          

Provincia Ascoli Piceno                 59,90%                                           96,48 %

Provincia Fermo                               58,73%                                           95,61 %

REFERENDUM. DALLE URNE ALLE PIAZZE: VIA BERLUSCONI, PER UNA VERA ALTERNATIVA!

La grande vittoria referendaria conferma la domanda di svolta della maggioranza della società italiana, ben al di là dell'importante merito dei quesiti. A pochi giorni dalle elezioni amministrative, il governo Berlusconi-Bossi subisce un secondo pesante rovescio. Ora è il momento della spallata definitiva.

La pretesa di Berlusconi di restare in sella come se nulla fosse accaduto è una provocazione inaccettabile. Il pubblico “impegno” di Bersani e Di Pietro a “non usare” contro il governo l'esito del voto, per rassicurare le classi dirigenti e la loro ansia di “governabilità”, è francamente penoso. Le decine di milioni di lavoratori, di giovani, di donne, che hanno votato contro le politiche del governo, contro i suoi tentativi truffaldini antireferendari, contro il suo invito all'astensione, chiedono e meritano una svolta . Ed hanno la forza per imporla.

Travasare nelle piazze la domanda delle urne, è il compito del momento. Non si tratta di chiedere a Berlusconi le dimissioni che si ostina a non dare. Si tratta di imporgliele con una mobilitazione popolare straordinaria che unifichi il mondo del lavoro, i giovani, e tutto l'associazionismo democratico, in una lotta di massa continuativa e radicale: che assedi i palazzi del potere sino alla caduta del governo. Questo è l'appello unitario che rinnoviamo ,tanto più oggi, a tutte le sinistre politiche , sindacali, associative.

E' questa la via necessaria per una prospettiva di vera alternativa alle classi dominanti del Paese. Le decine di milioni che hanno abrogato 4 leggi reazionarie su acqua, nucleare, giustizia, hanno perciò stesso rivendicato di fatto una vita liberata dalla dittatura del profitto e un principio elementare di uguaglianza. Al di là del loro livello di coscienza, e dei loro stessi orientamenti elettorali, hanno espresso la domanda di un'alternativa di società. Dare a questa domanda una coscienza politica e un programma anticapitalista, contro ogni sua subordinazione al centrosinistra confindustriale e bancario, è il compito di una sinistra di classe. E' il duro lavoro controcorrente del PCL, e della sua battaglia per un governo dei lavoratori.

MARCO FERRANDO
Partito Comunista dei Lavoratori
Portavoce Nazionale

Referendum: confermato raggiungimento del quorum! Dati Regione Marche

Affluenza nazionale e della Regione Marche per i referendum 2011.
(dati Ministero Interno h. 16.15 del 13/6/11 - in continuo aggiornamento)

Italia
57,00%

Marche
61,37%

Ancona
64,43%

Pesaro Urbino
63,08%

Macerata
58,31%

Ascoli Piceno
59,74%

Fermo
58,67%

Referendum, superato il quorum! Affluenza definitiva regione Marche

Referendum 2011: affluenza nella Regione Marche a seggi chiusi
(dati Ministero dell'Interno h 15.30 del 13/6/11 - in continuo aggiornamento) 

Italia
56,85%

Regione Marche
61,60%

Provincia di Ancona
62,28%

Provincia di Pesaro Urbino
63,78%

Provincia di Macerata
58,94%

Provincia di Ascoli Piceno
non pervenuto

Provincia di Fermo
57,16%

12/06/11

Referendum 2011: TUTTI AL VOTO - affluenza nella Regione Marche

Le prime proiezioni sulla partecipazione al voto per i referendum sono incoraggianti. La percentuale dell'oltre 11% alle ore 12 della Domenica corrisponde alle percentuali registrate a suo tempo, nelle medesime ore, in occasione di referendum approvati.

Ma siamo ancora al livello di guardia, e le incognite restano alte. Per questo facciamo appello in queste ore alla massima partecipazione al voto, e ad esercitare la massima pressione su ogni interlocutore, amico, parente, vicino, perchè si rechi alle urne. Nessun referendum è risolutivo, nemmeno nel merito delle questioni trattate,. Ma certo una vittoria referendaria, nell'attuale scenario politico, favorirebbe uno scenario assai più avanzato di mobilitazione e di lotta. Non solo per cacciare Berlusconi. Ma per affermare una vera alternativa.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

 
Regione Marche - Affluenza alle urne 12/06/2011 (dati Ministero Interno)
 
MARCHE
       h12.00=12,28% - h19.00=32,24% - h22.00=44,21%



ANCONA
       h12.00=13,75% - h19.00=34,85% - h22.00=47,62%


ASCOLI PICENO
       h12.00=11,08% - h19.00=30,97% - h22.00=43,47%


MACERATA
       h12.00=10,79% - h19.00=29,06% - h22.00=40,18%


PESARO E URBINO
       h12.00=13,32% - h19.00=33,50% - h22.00=45,62%


FERMO
       h12.00=10,27% - h19.00=29,88% - h22.00=41,44%

11/06/11

Volantini nazionali e regionali per il referendum

CLICCANDO SULL'IMMAGINE DEI VOLANTINI è POSSIBILE INGRANDIRLI E LEGGERLI A GRANDEZZA NATURALE

09/06/11

Spot per il si al referendum del 12-13 giugno 2011 - III

Grande carrellata di artisti "alternativi" contro il nucleare

Spot per il si al referendum del 12-13 giugno 2011 - II


Altro bellissimo spot sul referendum contro la privatizzazione dell'acqua

07/06/11

Spot per il si al referendum del 12-13 giugno 2011 - I


Con questo video comincia la breve carrellata su Marche Rosse degli spot più belli e divertenti a favore del referendum del 12-13 giugno 2011

06/06/11

Breve nota sull'incontro a Pesaro con Ferrando del PCL

Venerdì sera alle 19:30 si è svolta, presso la Sala Rossa del comune di Pesaro, un incontro pubblico di presentazione della neonata sezione pesarese del Partito Comunista dei Lavoratori, al quale ha partecipato Marco Ferrando, portavoce nazionale dell'organizzazione. La serata è stata aperta da un breve intervento di Giammarco Romagna, coordinatore provinciale del partito, che ha presentato quelle che sinora sono state le attività della sezione, i suoi componenti, ed il tema della serata: il ruolo del partito rivoluzionario nella crisi capitalistica globale. La parola è quindi passata a Davide Margiotta, ex militante del Partito di Alternativa Comunista (nonchè candidato sindaco a Pesaro per tale formazione) ed ora transitato, assieme ad altri quattro compagni, nel Partito Comunista dei Lavoratori. Il suo intervento si è rivolto in particolare alla spiegazione di tale passaggio, rivelatosi cruciale nella fondazione della sezione che si andava a presentare venerdì. Il lungo intervento di Ferrando ha invece sviluppato il tema, da un punto di vista storico e politico, di quale compito debba farsi carico un partito coerentemente comunista e, dunque, rivoluzionario, ancor più alla luce di una crisi capitalistica che ha illustrato un arretramento dagli aspetti irreversibili per quanto riguarda i diritti delle masse dei lavoratori salariati. La parte conclusiva dell'incontro, cui hanno partecipato una cinquantina di persone circa, è stata dedicata alle domande del pubblico, sulle quali si è poi svolto un dibattito concentrato soprattutto sulla spiegazione, da parte di Ferrando, della decisione del partito di dare indicazione di voto "critico e senza illusioni" a Pisapia e De Magistris nelle amministrative di Milano e Napoli, nonostante la collocazione esplicitamente di classe ed autonoma del PCL, lontana da qualsiasi alleanza o compromissione con il fronte di centro-sinistra.

Giammarco Romagna
Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinatore Provinciale Pesaro
info: pclpesaro@virgilio.it

BATTERLO NELLE URNE - ROVESCIARLO NELLE PIAZZE

Il voto referendario del 12/13 giugno è di primaria importanza.

La pretesa di “depoliticizzarlo” da parte di PD e IDV, sino ad “assicurare che non si utilizzerà la vittoria del Sì contro Berlusconi”, va radicalmente respinta.

In primo luogo è una pretesa infondata nel merito, per la natura stessa dei quesiti: che investono la politica complessiva del governo ( e, sull'acqua, la politica dei governi precedenti in cui sedevano Bersani e Di Pietro).

In secondo luogo è una pretesa ipocrita perchè tutti si rendono conto della valenza politica del risultato: a partire da Berlusconi che infatti cerca sino all'ultimo di disinnescare il referendum con operazioni truffaldine.

In terzo luogo è una pretesa miope, perchè una parte rilevante del popolo della sinistra è attratta proprio dalla valenza politica “liberatoria” del referendum, non meno che dal suo contenuto di merito: e occorre evitare di demotivarla.

Ma soprattutto l'assicurazione di “non utilizzare” contro il governo una vittoria referendaria rischia di ipotecare gravemente il dopo referendum: laddove proprio una vittoria del Sì, delegittimando clamorosamente il governo, porrebbe la necessità di un'azione di massa, unitaria, continuativa, radicale, finalizzata a rovesciarlo; per sgomberare il campo definitivamente da Berlusconi e aprire la via di un'alternativa vera.

Evidentemente, persino in occasione del referendum,la prima preoccupazione di Bersani e Di Pietro è rassicurare preventivamente la borghesia italiana sul fatto che non si persegue alcuna rottura sociale. E che anzi l'alternanza di governo in gestazione conta proprio sul sostegno dei poteri forti, non certo sulla mobilitazione delle masse.

E' una ragione in più per combinare il pieno impegno per la vittoria del Sì contro Berlusconi, col rifiuto di ogni subordinazione al centrosinistra, e con la preparazione di una grande mobilitazione di massa indipendente per una vera alternativa: senza la quale le stesse ragioni di merito del Sì rischiano di essere sacrificate, in tutto o in parte, all'ennesimo compromesso con la classi dirigenti del Paese.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI