26/02/13

Elezioni 2013: risultati del PCL Marche

Il Partito Comunista dei Lavoratori, nonostante i poveri mezzi e le feroci censure subite dalla Stampa, dalle Radio e dalla Televisione (alzi la mano chi ha visto un servizio o un articolo riguardante il PCL su Corriere Adriatico o Resto del Carlino, o sulle radio e televisioni regionali - nonostante il nostro ufficio stampa li avesse contattati decine di volte!) è divenuto, stando al dato elettorale, il primo partito della sinistra radicale marchigiana. Infatti con il modesto 0,7% regionale ha superato Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani che, insieme a IDV, Verdi, MovimentoArancione, Cambiare si può, Agende Rosse etc. non hanno superato l'1,8% complessivo.
 
Merito di una linea politica coerente, indipendente dai potentati politici locali e sempre a fianco dei lavoratori, oltre che di un lavoro costante nelle piazze e nei luoghi di lavoro. 
 
Per evitare che la propaganda messa in atto dagli apparati burocratici degli altri partiti di sinistra, ben più potenti dei nostri, prenda in giro sui risultati i propri iscritti o simpatizzanti per convincerli a non passare con il PCL (come stanno già facendo in molti) pubblichiamo un breve riassunto del voto nella regione e i risultati completi comune per comune.
 
Risultato elettorale regionale Marche del Partito Comunista dei Lavoratori:
Senato 0,7% (6000 voti)
Camera 0,65% (6000 voti)
 
La provincia in cui siamo andati meglio è Fermo (0,76%)
 
Numero comuni in cui abbiamo superato l'1% (segnati nelle tabelle con un pallino):
Senato 51
Camera 46
 
Comuni in cui abbiamo superato l'1,5% (seganti nelle tabelle con 2 pallini):
Senato 12
Camera 8
 
Situazioni in cui abbiamo superato il risultato elettorale complessivo della coalizione Ingroia:
Totale 38
Ancona 9
Macerata 8
Pesaro 16
Fermo 4
Ascoli 1 
 
Pubblichiamo di seguito le tabelle complete (cliccare sull'immagine ed ingrandire):
 
Senato Ancona
 
 
 
 
 
 
 
 
Camera Ancona
 
 
 
 
 
 
Senato Pesaro
 
 
 
 
 
 
Camera Pesaro
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Senato Macerata
 
 
 
 
 
 
 
 
Camera Macerata
 
 
 
 
 
 
 
Senato Fermo
 
 
 
 
 
 
Camera Fermo
 
 
 
 
 
Senato Ascoli
 
 
 
 
 
Camera Ascoli
 
 


 
 
 

ELEZIONI 2013: AVANZA LA REAZIONE, VECCHIA E NUOVA!

CROLLANO, A SINISTRA, LE OPERAZIONI TRASFORMISTE - NECESSARIA TANTO PIU' OGGI UNA SINISTRA DI CLASSE ANTICAPITALISTA!
 
Il dato elettorale registra il recupero del blocco reazionario guidato da Berlusconi, e l'impressionante successo di un guru milionario che rivendica l'abolizione del sindacato in quanto tale.
Dentro la crisi più drammatica del dopoguerra, la rimozione dell'opposizione sociale ai governi del capitale finanziario ha finito col consegnare alla reazione, vecchia e nuova, ampi settori della popolazione povera e dello stesso mondo del lavoro.
Sulle direzione della CGIL ricadono responsabilità enormi. Prima la condivisione delle politiche antioperaie dei governi di centrosinistra; poi l'avallo al governo Monti per coprire Bersani, hanno privato milioni di lavoratori, precari, disoccupati di ogni difesa sociale, abbandonandoli alla disperazione e alla disgregazione: facile terreno di pascolo per tutti i populismi e i qualunquismi.
Le sinistre cosiddette “radicali” hanno contribuito negli anni a rimuovere ogni diga. Prima compromettendosi “unitariamente” nelle politiche antioperaie del governo Prodi; poi dividendosi tra la subordinazione al PD liberale, sostenitore di Monti, e la subordinazione ai pubblici ministeri e al liberal questurino Di Pietro: sino a cancellare la stessa presenza di una sinistra autonoma e riconoscibile nello scenario elettorale.
In particolare la disfatta dell'operazione Ingroia è la disfatta definitiva dei gruppi dirigenti di PRC e PDCI. Chi ha cercato di tornare in Parlamento cancellando nell'arancione la riconoscibilità della sinistra e delle ragioni del lavoro, è finito travolto dal proprio trasformismo.
Dentro la sconfitta del movimento operaio, e il maremoto politico che si è determinato, il piccolo Partito Comunista dei Lavoratori ha registrato un risultato certo molto modesto. Ma è l'unico a sinistra, negli anni, che non ha perso la bussola. L'unico che si è opposto, contro corrente, al centrosinistra e al grillismo, dal versante delle ragioni dei lavoratori. L'unico che ha messo la faccia, senza nascondersi, su una proposta anticapitalistica e di classe. L'unico attorno a cui può ricomporsi, tanto più oggi, un progetto rivoluzionario a sinistra.
Solo il rilancio di una mobilitazione di massa del movimento operaio, attorno a un proprio programma indipendente, può sbarrare la strada all'offensiva dominante, disgregare il blocco sociale reazionario ,preparare dal basso l'unica vera alternativa: un governo dei lavoratori, su un programma anticapitalista.
Il PCL lavorerà, come e più di prima, per unire attorno a questa prospettiva i militanti d'avanguardia del movimento operaio e di tutti i movimenti di lotta.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

25/02/13

Risultati elezioni: per il PCL un risultato modesto, ma diventa il primo partito della sinistra radicale della Regione Marche



 A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche
COMUNICATO STAMPA:
Il Partito Comunista dei Lavoratori, con lo 0.7% a livello regionale ha ottenuto un risultato modesto, ma di certo non scontato data la feroce censura subita dalla stampa e dalla televisione ed i nostri limitatissimi mezzi.
Risultato ancora più significativo se messo in relazione  alla totale debacle di Rivoluzione Civile, lista sostenuta da almeno sei diversi partiti e movimenti dai mezzi economici e mediatici enormemente maggiori, che però si attesta su di un misero 1,8%, a causa della sua proposta politica moderata, ambigua e subordinata al centrosinistra.
In base all’analisi del risultato il Partito Comunista dei Lavoratori diventa quindi il primo partito della sinistra radicale marchigiana.
“Rivoluzione civile doveva servire a rilanciare la sinistra di alternativa, ma in realtà era un progetto partito già con il piede sbagliato: corteggiando il PD per fare la solita fallimentare accozzaglia di centrosinistra!”, lo afferma Goldoni, capolista alla Camera per le Marche che prosegue: “E’ ora di fare tabula rasa con i vecchi vertici che hanno portato allo sfascio la sinistra italiana. Mandiamoli via, sciogliamo il PRC ed il PDCI (organizzazioni ormai troppo compromesse ed irrecuperabili) e per costruire un vero partito della rivoluzione uniamo finalmente i pochi comunisti rimasti in un'unica organizzazione: il Partito Comunista dei Lavoratori!”

Con preghiera di massima diffusione

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Regionale Marche

22/02/13

SERVIZIO TGR MARCHE SUL PCL DEL 21 2 13

Il servizio del TGR Marche del 21-2-2013 sul Partito Comunista dei Lavoratori e la sua iniziativa pubblica a Pesaro a cui è intervenuto Eugenio Gemmo (direzione nazionale PCL) e gli altri candidati marchigiani


21/02/13

Marco Ferrando (portavoce nazionale PCL) a Rai2 il 18/02/2013

Ascoli Piceno – E’ nata la nuova sezione provinciale del PCL: appello dei militanti ascolani all’adesione



Il capitalismo ha fallito e solo una rivoluzione socialista può cambiare le cose in Italia e in Europa. Sviluppare in ogni lotta la coscienza di questa verità è l'impegno quotidiano del Partito Comunista dei Lavoratori, ad Ascoli come in tutta Italia!
E’ proprio per questo che abbiamo aderito al PCL ed abbiamo dato vita alla neonata sezione di Ascoli Piceno!
Il Partito Comunista dei Lavoratori si presenta alle elezioni politiche del 2013 come rappresentanza autonoma dei lavoratori. Dalle elezioni si aspetta innanzitutto visibilità per costruire un partito capace di portare avanti un programma anticapitalista. Togliere a industriali, banche e chiesa per dare a lavoratori, precari, disoccupati, popolazione povera!
Per questo invitiamo tutti i comunisti e coloro che sostengono senza riserve le ragioni dei lavoratori nella Provincia di Ascoli a sostenere le liste del Partito Comunista dei Lavoratori ma soprattutto ad aderire alla sezione ascolana del Partito per sostenere attivamente le nostre battaglie!

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ascoli Piceno
Info: pclancona@alice.itwww.marcherosse.blogspot.com

20/02/13

Servizio del TGR Marche sul PCL

Servizio del TGR delle Marche del 16/02/2013 dedicato all'iniziativa pubblica dal titolo: 
“CONTRO LA CRISI E PER I LAVORATORI:
UN PROGRAMMA RIVOLUZIONARIO ANCHE NELLE MARCHE!”
svoltasi ad Ancona il 15/2/2013 a cui hanno partecipato Michele Terra (Esecutivo Nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori) ed i candidati marchigiani del PCL

19/02/13

Il teatrino della politica borghese sulla pelle delle donne



Sabato 16 febbraio io e la compagna Eleonora Palma eravamo presenti all’incontro promosso dal gruppo “Se non ora quando” marchigiano, un incontro in cui le attiviste di Snoq presentavano le loro proposte alle donne candidate nella nostra regione. Non ci aspettavamo di assistere a uno dei siparietti che siamo ormai abituati a vedere in tv, quando il politico di turno alza i toni dello scontro per poi abbandonare il campo sbattendo la porta. E invece è successo anche nella piccola Osimo! La candidata di Rivoluzione Civile, Sandra Amurri, è intervenuta ancora prima della presentazione dell’agenda di Snoq, per urlare i suoi insulti nei confronti delle attiviste del movimento e delle candidate del Pd e abbandonare la sala sdegnosamente. La pietra dello scandalo riguardava le dichiarazioni del gruppo Snoq di Roma, che appoggiano apertamente Pd e Sel. Inutile dire che anche noi del Pcl non condividiamo le posizioni di Snoq Roma (anche se non equivalgono esattamente alle posizioni del comitato delle Marche, in quanto Snoq è organizzata in comitati locali senza un’organizzazione precisa su scala nazionale), ciò nonostante ci sembrava più opportuno argomentare le nostre posizioni piuttosto che sbattere la porta in maniera teatrale. Ma fosse stato soltanto per questo episodio non mi troverei qui a scrivere. Tutto sommato, dopo l’uscita di scena della candidata di RC, l’incontro è proseguito con serenità. Eppure le sorprese non erano finite! Il giorno dopo leggo su vari organi di informazione che la candidata in questione sarebbe stata l’unica a rispondere alle provocazioni lanciate da Serenella Fucksia durante il dibattito! Serenella Fucksia, candidata per il Movimento 5 Stelle, ha dichiarato che la legge 194 è una sconfitta per le donne, perché la reale vittoria sarebbe non avere più bisogno di questa legge. Questa dichiarazione ricorda quella di Grillo sui sindacati (etichettati come “roba da 800”) e dimostra inequivocabilmente la scarsa conoscenza della storia da parte di molti candidati del M5S, oltre alle loro posizioni reazionarie. La legge 194 è stata una grandissima vittoria per le donne, che prima dell’entrata in vigore di questa legge rischiavano la vita per sottoporsi ad aborti clandestini e oggi più che mai è da difendere. Parliamo di una legge che è sotto attacco da anni, la spaventosa diffusione dell’obiezione di coscienza ha reso difficile la sua applicazione in molti ospedali, i cosiddetti Centri per la Vita ottengono sempre maggiore spazio nei consultori a discapito della serenità delle donne, che vengono riempite di sensi di colpa. Di fronte a tutto questo, dichiarare che la 194 è una sconfitta significa assumersi una responsabilità politica pesante e senza possibilità di smentita. Siamo tutte d’accordo sul fatto che questa scelta non dovrebbe mai essere condizionata da motivi economici, ma non è smantellando la 194 (definita obsoleta da un altro candidato marchigiano del M5S, che si è premurato di difendere la collega) che si ottiene questo risultato. Il diritto all’aborto è da difendere con le unghie e con i denti, oltre a questo bisogna aumentare i servizi sociali per aiutare realmente le donne. Questa quindi la dichiarazione shock della Fucksia. La candidata Amurri era andata via da circa un’ora e a rispondere prontamente è stata un’attivista di Snoq, la quale non ha risparmiato critiche alla posizione espressa dalla grillina, tra l’ovazione generale di tutti i presenti. Subito dopo ho preso la parola per presentare le nostre posizioni su diritto all’aborto e altri argomenti che abbiamo a cuore, successivamente è stata la volta delle candidate di Pd e Mir. Nel suo comunicato di fuoco la Amurri non risparmia accuse alle donne del Pd, che avrebbero tacitamente appoggiato la Fucksia. Lungi da me voler difendere le candidate del Pd, ma in questo caso l’accusa è del tutto strumentale. Le candidate del Pd sono certamente attaccabili, non per questo episodio, ma perché durante tutto il dibattito hanno recitato la parte delle donne all’opposizione da sempre, dimenticando che il Pd non solo non ha fatto nulla per cancellare la legge 40 sulla procreazione assistita, ma a livello locale procede sulla strada dei tagli ad asili nido e alle scuole dell’infanzia comunali, insieme ai partiti che formano l’eterogenea aggregazione di Rivoluzione Civile (Rifondazione, IDV, ecc.). In tutta questa storia ciò che mi preme sottolineare non è la primogenitura sulla difesa della 194, tutto sommato la scorrettezza della Amurri potrebbe passare in secondo piano se fosse mossa unicamente dal desiderio di difendere questo diritto. Ciò che davvero mi scandalizza è l’utilizzo di questo argomento, così delicato e importante, nel tentativo di ottenere più voti. La Amurri si scaglia infatti contro le candidate del M5S e del Pd, evidentemente nel tentativo di rubare loro qualche voto. Se infatti ciò che la muovesse fosse realmente il desiderio di difendere i diritti delle donne non dovrebbe militare in un movimento che tutti i giorni chiede al Pd di sottoscrivere un’alleanza ed è pronto a sottoscriverla anche dopo le elezioni. Ci si scaglia contro in campagna elettorale per poi sperare di governare insieme dopo le elezioni? Qualcosa non torna!  E’ dei diritti delle donne che stiamo parlando, allora, o della semplice conta dei voti? Tutto ciò è francamente deprimente, non che ci aspettassimo di più dai partiti borghesi che fingono di farsi la guerra in campagna elettorale mentre sono pronti a firmare accordi subito dopo. Non ci sono grandi idee politiche a muovere queste persone. La difesa della 194 è una cosa seria, che spetta a noi donne che tutti i giorni siamo presenti nei comitati di lotta e che non abbiamo interessi personali nascosti dietro alle nostre battaglie. Noi del Pcl siamo spesso accusati di settarismo perché non accettiamo alleanze con altri partiti, la verità è che non siamo disposti a svendere le nostre idee, siamo all’opposizione perché i progetti che presentiamo in campagna elettorale li portiamo avanti faticosamente giorno per giorno nei posti di lavoro, nelle case, nelle fabbriche. Non spariamo annunci elettoralistici per negarli il giorno dopo il voto. Questa è la nostra coerenza, questa è la nostra battaglia!

Enrica Franco
candidata alla Camera nelle Marche per il Partito Comunista dei Lavoratori

17/02/13

Iniziativa pubblica del PCL a Pesaro


Michele Terra il 20 febbraio a Pesaro insieme ai candidati marchigiani del PCL


Pesaro, 18 febbraio 2013

A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche
COMUNICATO STAMPA:
Mercoledì 20 febbraio alle 21 a Pesaro, in via Petrarca 18 ( presso l’ex sala di circoscrizione, Muraglia), il Partito Comunista dei Lavoratori presenterà le proprie liste per le Marche ed illustrerà il proprio programma elettorale. Interverranno i candidati ai collegi marchigiani di Camera e Senato ed interverrà Michele Terra, responsabile stampa e membro dell'esecutivo nazionale del Partito.
Il PCL, in questa tornata elettorale, rappresenta, oltre all'unica falce e martello presente sulla scheda, il solo partito che ambisce a rappresentare il più ampio fronte delle masse sfruttate, dai lavoratori salariati ai pensionati passando per studenti, disoccupati e cassintegrati, proponendo un programma rivoluzionario apertamente di rottura nei confronti di tutte quelle forze, di centrodestra e di centrosinistra, che ambiscono a prendere il potere per rappresentare l'interesse delle classi dominanti di un capitalismo che ha fallito e che, indipendentemente dal colore politico di cui si fregia, ha un'unica necessità: colpire frontalmente i diritti dei lavoratori per salvaguardare la propria esistenza di fronte ad una crisi di portata sistemica.
Davanti ad un attacco di tale portata, mezze misure non sono più ammesse: o si è dalla parte dei lavoratori, o si è contro di loro. E' per questo che il PCL rivendica la propria scelta di presentarsi in completa autonomia presentando un programma rivoluzionario, lontano dalla corsa alle poltrone di chi, come Rifondazione e Comunisti Italiani, non ha esitato un attimo a salire sul carrozzone della lista dei questurini con l'obiettivo dichiarato di andare poi a tirare per la giacca il Partito Democratico, espressione diretta delle classi dominanti, nella speranza di ottenere qualche scranno ministeriale, o di chi, come Vendola, un giorno si appella alle masse dei lavoratori per poi, il giorno successivo, aprire alla prospettiva di un governo con Monti.
Di fronte ad una tale vergogna che ancora una volta il centrosinistra si appresta a mettere in atto sulle spalle di milioni di lavoratori più e più volte traditi, noi avanziamo la nostra piattaforma di radicale alternativa, che propone l'abbattimento del debito pubblico contratto nei confronti di banche ed istituti finanziari, la nazionalizzazione delle banche in un unico istituto di credito sotto controllo popolare, la nazionalizzazione sotto controllo dei lavoratori delle aziende che chiudono, che licenziano, che delocalizzano, che devastano l'ambiente ed un grande piano di rilancio che abbia al centro il lavoro, la scuola e la sanità pubbliche e gratuite per tutti tramite l'immenso mare di risorse che si libererebbero svincolando la grande massa degli sfruttati dal cappio stretto loro al collo dalle banche e dal capitale finanziario.

Davanti alla crisi di un sistema, quello capitalista, che non ha più nulla da offrire se non lacrime e sangue, noi rilanciamo, oggi più che mai, la prospettiva rivoluzionaria di un governo dei lavoratori che abbatta dalle fondamenta le iniquità di questa società per riedificarne dalla base una nuova, in cui sia chi finora è stato sfruttato a decidere finalmente del proprio destino.


Non regalare il tuo voto a banchieri senza scrupoli, mafiosi,
politicanti e faccendieri:
Vota un lavoratore come te, vota Partito Comunista dei Lavoratori!

Con preghiera di massima diffusione

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Regionale Marche

12/02/13

Sinistra subalterne, litigano sul quorum e per stare con il PD

ARTICOLO DEL MANIFESTO DEL 10 FEBBRAIO 2013

(PER LEGGERE CLICCA SULL'IMMAGINE ED INGRANDISCI)

Abrogare il concordato!



Le dimissioni del Papa sono le dimissioni di un Monarca , a capo del regime teocratico assolutista della Chiesa e del Vaticano. Gli enormi scandali morali e finanziari che hanno investito la Chiesa internazionale, a partire dal “caso pedofilia”; La feroce lotta interna alle gerarchie ecclesiastiche, senza esclusioni di colpi, attorno al controllo del potere clericale e dell'enorme capitalismo ecclesiastico, rappresentano lo sfondo di questo fatto inedito.
La battaglia anticapitalista per l'abrogazione del Concordato, dei privilegi fiscali del clero, dell'assistenza pubblica alle casse vaticane ( otto per mille, insegnanti di religione, scuole e cliniche ecclesiastiche, oneri di urbanizzazione girati alla Chiesa..) è oggi, dunque, più attuale di ieri. 
La rivendicazione dell'esproprio dello IOR, santuario della finanza criminale, implicato in tutti gli scandali della Prima e Seconda Repubblica ( dall'Ambrosiano al Monte dei Paschi), è parte integrante della lotta al capitale finanziario, per un'alternativa anticapitalista. 
Pertanto il PCL non partecipa alla recita commossa del “dolore” o dell'”elogio” reverente verso il Papa dimissionario da parte di liberali, sinistre, giustizialisti. Continua e rilancia la propria lotta contro il potere clericale come parte della lotta più generale per un governo dei lavoratori.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

10/02/13

Intervento di Ferrando al presidio del PCL a Montecitorio

Il Partito Comunista dei Lavoratori davanti a Montecitorio!



(foto di Alice Zorba)


Si è conclusa oggi alle 17 la manifestazione-comizio del Partito Comunista dei 

Lavoratori sotto Montecitorio. Di fronte ad alcune centinaia di militanti del 

partito Marco Ferrando ha affermato: “Siamo oggi l'unica sinistra coerente e 

autonoma che non ha mai tradito i lavoratori, l'unica falcemartello sulla 

scheda, il PCL è l'unico partito che sostiene le ragioni del mondo del lavoro e 

propone la Repubblica dei Lavoratori. Solo la rivoluzione può cambiare le cose” 

Si è tenuta oggi pomeriggio di fronte alla Camera dei Deputati - a piazza 


Montecitorio - la manifestazione-comizio del PCL. 


Dal palco, di fronte ad alcune centinaia di militanti del Partito Comunista dei 

Lavoratori, sono intervenuti tra gli altri: Luigi Sorge, candidato alla presidenza 

della Regione Lazio per il PCL; Francesco Doro, membro del comitato centrale 

della FIOM; Franco Grisolia, della direzione del PCL e dirigente nazionale 

CGIL; Eva Matassini del Collettivo Studentesco Rivoluzionario fiorentino; Leila 

Pereira, presidente Associazione Libellula. 


Nel suo intervento Marco Ferrando ha sostenuto: “Il Partito Comunista dei 

Lavoratori è oggi l'unica sinistra coerente ed autonoma che non ha mai 

sostenuto e votato politiche antioperaie e antipopolari, l'unica falcemartello 

sulla scheda. Siamo i soli che non si sono svenduti ai liberali del PD, come SEL 

che, malgrado l'accordo Bersani-Monti, spera ancora in qualche entratura 

ministeriale; mentre gli ex ministri Ferrero e Diliberto, nel disperato tentativo 

di rientrare in parlamento, hanno sciolto i propri partiti nella lista 

liberalquesturina dei magistrati Ingroia-Di Pietro-De Magistris, che sono così 

di “sinistra” e “garantisti” che ora vogliono addirittura abolire i processi 

d'appello. 

“Il Partito Comunista dei Lavoratori” - ha continuato Ferrando - “rivendica 

apertamente un programma anticapitalista: per la nazionalizzazione – senza 

indennizzo - delle grandi industrie che licenziano o inquinano a partire dalla 

Fiat e dall'Ilva; per la nazionalizzazione tramite esproprio – salvaguardando i 

piccoli risparmiatori - del sistema bancario e l'annullamento del debito 

pubblico verso gli istituti di credito sia italiani che esteri; per l'indipendenza 

dello stato italiano dalla chiesa e per una piena laicità delle istituzioni 

intendiamo abrogare il concordato tra Italia e Vaticano, espropriando lo Ior ed 

aprendo i suoi libri contabili”. 

“Vogliamo che la terza repubblica” - ha concluso Ferrando - “sia la Repubblica 

dei Lavoratori, per una svolta di classe della politica italiana, perché solo la 

rivoluzione può cambiare le cose”. 



Roma, 9 febbraio 2013 


p. Ufficio Stampa Pcl 
Michele Terra

Goldoni (PCL): siamo noi l’unico vero partito operaio!



COMUNICATO STAMPA:

“Politicanti di professione, ricchi imprenditori, atleti prezzolati, le liste di camera e senato delle Marche sono piene di personaggi che tentano solo di accaparrarsi una bella poltrona!”, lo afferma Mauro Goldoni, capolista del Partito Comunista dei Lavoratori nelle Marche per la Camera dei Deputati.
Il giovane operaio di Cerreto D’Esi, 37 anni, sposato con una figlia, non ha dubbi: “L’unico partito operaio, composto interamente da lavoratori, pensionati e studenti, è il Partito Comunista dei Lavoratori. E infatti presentiamo l’unico programma radicale che propone un’uscita dalla crisi a favore dei lavoratori ed a spese dei banchieri dei capitalisti senza scrupoli e dei loro politici corrotti. Prima proposta fra tutte la nazionalizzazione delle banche e delle grandi aziende che falliscono”.
“Siamo stanchi” ribadisce Goldoni, “di perdere il posto di lavoro, vedere tagliati i servizi essenziali ed essere subissati di tasse ingiuste, mentre lo Stato regala i nostri soldi agli speculatori pagando il debito pubblico o i buchi lasciati dagli scandali bancari. Serve una scelta precisa e noi l’abbiamo presa: stiamo con i lavoratori e non con chi licenzia, stiamo con gli sfruttati non con chi li sfrutta!”.
Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Regionale Marche



06/02/13

PCL Marche: il 9 febbraio tutti a Roma!



Il 9 febbraio i candidati, i militanti ed i simpatizzanti marchigiani del Partito Comunista dei Lavoratori partiranno per Roma alla volta di Montecitorio!

Davanti al Parlamento, insieme alle delegazioni provenienti da tutta Italia, daranno vita, a partire dalle 14.30, ad un presidio ed un comizio per denunciare il nefasto operato dei precedenti governi e dichiarare fin da ora la propria ostilità ad un prossimo governo di faccendieri al soldo di banchieri e capitalisti senza scrupoli, sia esso di centrodestra che di centrosinistra! 

Con gli interventi dei suoi candidati e del portavoce nazionale Marco Ferrando il Partito Comunista dei Lavoratori chiederà ai lavoratori, ai pensionati, ai disoccupati ed agli studenti italiani di votare l’unica Falce e Martello presente sulla scheda elettorale, simbolo della sola lista anticapitalista che difende strenuamente i diritti dei lavoratori contro gli attacchi degli sfruttatori di ogni sorta!

LEGGI DI PIU' SUL SITO NAZIONALE [CLICCA QUI]

VIENI ANCHE TU - CONTATTACI: pclancona@alice.it - 3395433912

Intervista di Rai3 a Ferrando (PCL) del 05/02/2013

Per visualizzare l'intervista cliccare sul link qui sotto:

04/02/13

Intervista di La7 a Marco Ferrando (PCL)

BERLUSCONI: UN PIANO ANTIOPERAIO



L'annuncio di Berlusconi sull'IMU, serve a coprire l'impatto ben più devastante 
del suo programma generale: 80 miliardi di tagli alla spesa pubblica, con cui
finanziare l'ulteriore taglio dell'IRES e dell'IRAP a vantaggio dei profitti. 
In poche parole un altro colpo annunciato alle prestazioni sociali,per ingrassare 
chi già si è arricchito negli anni di crisi. Nel quadro di quel fiscal compact e 
pareggio di bilancio in Costituzione che Berlusconi ha votato assieme a Bersani, 
a sostegno di Monti.

L'abolizione dell'IMU sulla prima casa ( varata da Monti, Bersani, Berlusconi), 

e la restituzione del maltolto, assumono un valore positivo e importante 
solo in contrapposizione al programma generale di Berlusconi: dentro un 
programma generale di tassazione progressiva dei grandi redditi, di patrimoniale 
ordinaria e straordinaria sulle grandi ricchezze, di ripudio del fiscal compact, 
di abolizione del debito pubblico verso le banche. In altri termini, fuori e 
contro il programma generale del capitalismo italiano, condiviso da tutti i 
partiti padronali.

Solo un governo dei lavoratori può restituire al mondo del lavoro e alla 

popolazione povera il maltolto degli ultimi 20 anni.

MARCO FERRANDO
Partito Comunista dei Lavoratori
portavoce nazionale

Intervista di Libera TV a Marco Ferrando (portavoce nazionale PCL)

03/02/13

Qualche dichiarazione a favore del Partito Comunista dei Lavoratori dal mondo della cultura

Il cantautore Pardo Fornaciari:

Il Giornalista Fulvio Abbate:

VIA I BANCHIERI E TUTTI I LORO PARTITI

 
Mentre Napolitano presidia Bankitalia e la sicurezza dei banchieri, Ingroia sa solo chiedere indagini della Magistratura e l'”allontanamento dei partiti dalle banche”. Quasi dovessimo tutelare l'”autonomia” dei banchieri, proprio nel momento in cui l'intero sistema bancario si configura come “associazione a delinquere”, ben al di là della presenza o meno delle fondazioni.

E' la riprova che i “giustizialisti” sono solo liberali travestiti.

Il movimento operaio ha interesse ad assumere un'altra parola d'ordine:” Via i banchieri e tutti i loro partiti”. Solo la nazionalizzazione delle banche,senza indennizzo per i grandi azionisti, può liberare la popolazione povera dalla rapina dei banchieri e dai partiti finanziati dalle banche.

Solo una soluzione anticapitalista può estirpare alla radice corruzione e malaffare.
 
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

01/02/13

Articolo de La Repubblica del 01/02/2013

per leggere l'articolo cliccare sull'immagine ed ingrandire