29/06/15

PERSISTONO LE DRAMMATICHE VICENDE REALATIVE ALLA CONTAMINAZIONE, IN QUESTO CASO DI “ESCHERICHIA”, RINVENUTA IN DUE PUNTI DELL’ACQUEDOTTO DI FABRIANO.



La nuova, drammatica vicenda di natura ecologica-ambiantale, con la quale novemila fabrianesi si sono visti privare dell’uso dell’acqua potabile, conferma la totale insensibilità della classe politica fabrianese nei confronti del diritto più inalienabile dei propri cittadini, rappresentato dalla tutela della salute. Il P.C.L. sez. di Ancona, da sempre vigile e sensibile a tutte le gravi contaminazioni avvenute nel territorio fabrianese, si chiede come mai solo in questi ultimi giorni di Giugno 2015, ci si sia resi coscienti di questa contaminazione da “escherichia”, dopo i tanti casi d’inquinamento delle risorse idriche avvenuti nella città di Fabriano. Le “assicurazioni” fornite dal sindaco di Fabriano, sig. Sagramola, non sono solo del tutto insufficienti, ma al contrario, per il metodo “informativo”, volto al più intollerabile “ottimismo” e paternalismo, non fanno altro che alimentare la preoccupazione tra la popolazione fabrianese. Non si possono assolutamente dimenticare le altre gravi vicende legate all’inquinamento delle risorse idriche che hanno tormentato i cittadini di Fabriano, come la nota e mai risolta contaminazione da tetracloroetilene avvenuta nel quartiere Santa Maria-vecchio campo sportivo verificatosi circa tre decenni fa (primi anni 80 del secolo scorso!) Per tutto ciò, il P.C.L. sez. di Ancona, ripropone la necessità, ormai divenuta di natura vitale, di compiere un esame epidemiologico tra la popolazione delle aree urbane del fabrianese, investite da tutte queste continue contaminazioni. Tale provvedimento risulta del tutto fondamentale, a causa delle terribile patologie tumorali molteplici che hanno generato moltissimi decessi che pongono ufficialmente, la popolazione di Fabriano con una delle più alte percentuali di decessi per patologie tumorali in tutto il territorio italiano.


PCL sez. Ancona

25/06/15

Intervento della compagna Alessandra Pierosara del PCL al direttivo provinciale Fillea cgil Ancona area "sindacatoèunaltracosa" per conferenza organizzativa

È vero che la conferenza di organizzazione non decide cosa farà la Cgil nei prossimi mesi, ma tra le righe si capisce qual'è la linea che seguirà: quella concertiva e non conflittuale. Sono contraria a quanto scritto nel documento per la conferenza di organizzazione perché di fatto smobilita tutto il potenziale di lotta messo in campo in occasione dello sciopero del 12 Dicembre, senza dare alcuna continuità di azione che abbia come primo obiettivo la cacciata del governo Renzi, il ripristino e l'estensione dell'Articolo 18, il ripudio di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro e della riforma sulle pensioni, la legge Fornero. Almeno si potrebbe iniziare a promuovere e a raccogliere le firme per il referendum abrogativo del Jobs Act, anche se lo stesso sarà possibile solo nel 2017, sarebbe già qualcosa. Trovo inoltre negativo e scarsamente democratico il fatto che le beghe tra maggioranza ed emendatari siano state scritte nero su bianco proprio nel documento, anche se non in modo esplicito, soprattutto perché dopo le elezioni RLS in FCA se c'è un modello sindacale che si è rivelato vincente questo è quello della FIOM. Ad esempio alla FCA di Termoli, dove per la prima volta è stata eletta una donna, Stefania Fantauzzi dell'area "Il sindacato è un'altra cosa". Non si parla invece dell'istituzione di una cassa di resistenza nazionale, che tanto sarebbe utile nelle lotte e nelle vertenze. Ad esempio nell'azienda nella quale lavoravo, dove molti sono stati costretti a firmare la mobilità volontaria perchè in ristrettezze, e per avere una copertura salariale nel più breve tempo possibile. Un nuovo statuto dei lavoratori? Forse peggiorativo di quello precedente? Il ripristino del vecchio Statuto dei lavoratori, questo si che ci vorrebbe per la sopravvivenza dell'organizzazione, per far si che sia di nuovo possibile fare attività sindacale, quando ormai la totale ricattabilità, la possibilità di essere spiato e demansionato non lo consentono più. Da qualche dirigente di questa categoria ci era stato detto che la battaglia si sarebbe combattuta durante la stesura dei decreti attuativi, che nelle commissioni ci sarebbero stati dei compagni, gente che avrebbe combattuto per i diritti di tutti i lavoratori, ma che di fatto ha solo ratificato i voleri di Confindustria e di tutti i potentati da Renzi rappresentati.

23/06/15

Intervento del consigliere Zamparini Marco al primo consiglio comunale del 18 giugno 2015

 

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Innanzitutto inizierei il mio intervento ringraziando le 175 persone che mi hanno dato l’opportunità di rappresentarli in questo consiglio comunale. Un risultato storico per la sinistra cerretese.Ci tengo fin da subito a precisare che sarò duro e intransigente, e non cederò a favoritismi di nessun genere, ne a ricatti,farò semplicemente una vera opposizione,volta a tutelare le fasce più deboli,i lavoratori e i disoccupati del nostro paese. I 175 voti che abbiamo preso, sono voti liberi da ogni ricatto di potere e soprattutto sono stati ottenuti senza fare cene, banchetti e promesse di ogni genere,quindi sono consensi di coscienza,consapevoli e di rottura con un ventennio di mal politica, basata solo su gli interessi privati a discapito della collettività. I fatti lo dimostrano palesemente, ad oggi ci ritroviamo con un debito di oltre 9 milioni di euro, ed è chiaro a tutti a chi sono da attribuire le responsabilità, questo non lo dico io, ma sono i dati che parlano molto chiaro. Tutto questo debito, insieme ai tagli dallo stato centrale, influiranno di sicuro negativamente sui possibili futuri investimenti da parte del comune. Il voto popolare è vero vi ha dato ragione, e noi lo rispettiamo, ma c’è da dire che se siamo arrivati ad una situazione finanziaria cosi pesante, ed a una gestione oculata del servizio pubblico, io oserei dire che gli stessi cittadini che continuano a votare le stesse persone e lo stesso modo di far politica, sono del tutto corresponsabili della situazione in cui verte oggi il nostro comune, direi che ogni popolo ha ciò che si merita. Sono stati anni di continui rimpasti tra partiti di finta sinistra e liste civiche, dove molte persone senza etica e coerenza politica si sono buttate da una parte all’altra come se niente fosse, dimenticando volutamente valori come l’onestà e la trasparenza. Di tutto ciò ne è testimone il commissariamento dello scorso anno, vi ricordo che nella tornata elettorale del 2014, i soliti noti, rimanendo dietro le quinte, crearono una lista civica , che dopo solo 74 giorni cadde. Due assessori si astennero in giunta sul bilancio e furono per questo revocati, poi dopo alcuni giorni 8 consiglieri, 4 di maggioranza e tutta la minoranza, decisero di far cadere la allora giunta Ciappelloni. Meschinamente non andarono neanche al confronto con i cittadini in consiglio comunale, facendo credere a tutti che dimettersi era l’unica soluzione possibile, mentre sapevamo bene che la sfiducia doveva essere portata in consiglio comunale, dove i tempi e le procedure sarebbero state le stesse, con la differenza che si sarebbe discusso di fronte ai cittadini, ma era chiaro che certe cose i cittadini non le potevano scoprire. Voglio vedere questa volta, poiché 4 di loro sono in questa maggioranza,come voteranno il bilancio di previsione che si dovrà approvare entro il 30 luglio, dove le scelte da prendere non saranno indolore. Avete riprovato a fare accordi segreti con il pd anche in questa competizione elettorale, ma non è andata come avevate programmato, visto che qualcuno ha avuto il coraggio di rompere gli schemi. Ad oggi ci ritroviamo con una maggioranza fatta di alcune persone completamente estranee alla vita politica locale ed altre che la volta scorsa erano sia in maggioranza che in minoranza. Alcuni che erano assessori o presidenti del consiglio con la ciappelloni, li ritroveremo anche questa volta in giunta o in altre cariche, direi che la confusione vi fa da padrona. Come possiamo noi che siamo sempre stati fuori questi giochi di potere, e che non ci riconosciamo in questo modo di concepire la politica, votare a favore del vostro presidente del consiglio,della vostra giunta e soprattutto della vostra linea programmatica? Voi tutti sapete benissimo a quanto ammonta l’enorme debito che ha il nostro comune e di chi sono le responsabilità, ma paradossalmente nel vostro programma elettorale, non avete neanche avuto il coraggio di parlarne, avete fatto finta che non esistesse, che dire!! Un programma che sembra un libro dei sogni, sappiamo bene tutti che il comune non può sostenere investimenti almeno per i prossimi 5 anni, quindi fateci sapere dove troverete i soldi per realizzare: nuovi parcheggi, percorsi pedonali e ciclabili,l’abbattimento delle barriere architettoniche lungo i marciapiedi e quant’altro. Prima fate promesse a destra e a manca, poi vi giustificate col dire che farete tutto ciò, solo se riuscirete a prendere dei finanziamenti. Cosi siamo buoni tutti a fare politica. Non avete ancora capito che senza l’aiuto e l’appoggio dei cittadini e delle associazioni di volontariato, la politica non può andare da nessuna parte. Ora per ripartire la prima cosa da fare e soprattutto a costo zero, è la creazione di una vera e propria democrazia partecipativa, dove l’amministrazione comunale attraverso consigli comunali aperti e assemblee pubbliche, riavvicini e coinvolga nelle decisioni più importanti, tutte quelle persone attive nel nostro comune, ricreando quel tessuto sociale che da anni non esiste più a Cerreto. Ovviamente io farò la mia parte come opposizione e sarò anche propositivo e costruttivo, portando tutte le nostre idee in consiglio comunale,fermo restando che anche da parte vostra ci debba essere la totale disponibilità ad informarci e tenerci aggiornati costantemente. Tutto ciò che è accaduto in questi anni però, non può e non deve passare in sordina, quindi quanto prima presenterò una mozione in consiglio comunale volta a creare una commissione di indagine sul debito finanziario (come previsto dall’articolo 31,comma 4 della legge n°142/1990 e dall’articolo 25,comma 1, dello statuto comunale). Come minoranza consiliare pretendo che settimanalmente mi vengano messe a disposizione tutte le delibere di giunta e tutto il materiale inerente il vostro operato in un’ apposita cartella personale. Inoltre credo sia opportuno che ogni qual volta venga convocato un consiglio comunale, almeno 15 giorni prima dovrà essere convocata la conferenza dei capigruppo, come succede in molti altri comuni, dove maggioranza e opposizione decidono insieme gli ordini del giorno,le mozioni,le interpellanze e le interrogazioni da presentare al vaglio del consiglio comunale. Visto che entro il prossimo 30 luglio bisognerà approvare il bilancio,su quest’ultima mia richiesta, chiedo una risposta immediata, poiché ritengo che sarebbe assurdo pensare che solo voi decidiate le proposte e gli argomenti da portare alla discussione del consiglio comunale. Dato che tutti hanno predicato la partecipazione e la trasparenza, che si cominci dall’interno delle istituzioni a mettere in atto i buoni propositi sbandierati in campagna elettorale.

21/06/15

CON L’AUMENTO DRAMMATICO DEI DECESSI DI OPERAI NEI LUOGHI DI LAVORO, SI CONFERMA IL SISTEMA DISUMANO DEL “JOBS ACT”, IMPOSTO DAL GOVERNO RENZI.



La lunga scia di sangue versato dai lavoratori nelle realtà industriali italiane, conferma il vero volto immorale della politica sul lavoro attuata dal governo Renzi con il suo Jobs Act che oltre a non generare occupazione, sta gradualmente annientando la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro. Il P.C.L. sez. di Ancona, con infinita commozione e solidarietà per le tante vittime causate dai drammatici incidenti sul lavoro “si permette” di citare le statistiche rese pubbliche dall’Osservatorio Sicurezza sul lavoro della Vega Engineering di Mestre, sulla base dei dati forniti dall’I.N.A.I.L.. Secondo tale “statistica”, la mortalità causata da incidenti sul lavoro, nel primo quadrimestre del 2015 ha subito un incremento del 13,8, rispetto allo stesso periodo del 2014 (233 vittime contro le 196 dell’anno 2014!) tutto questo, prosegue la nota del P.C.L. sez. di Ancona grazie alle politiche di odio atavico che il governo Renzi ha sviluppato contro tutti i lavoratori italiani. Uno degli ultimi spaventosi incidenti mortali, avvenuto nell’ILVA di Taranto che ha visto coinvolto un giovane lavoratore, Alessandro Morricella, deceduto dopo lunghe sofferenze causate dalle gravi ustioni a seguito di una colata ghisa liquida che aveva ridotto il corpo dello sventurato lavoratore in una torcia umana!! A seguito di questa agghiacciante vicenda, con aperto disprezzo per la vita umana  e tutti i valori etico-morali, il Presidente del Consiglio Renzi, non si è neppure degnato di inviare alla famiglia dello sventurato lavoratore un telegramma di condoglianze per la morte di un giovane di soli 35 anni. Questo fatto, continua la nota del P.C.L. sez. di Ancona conferma il cinismo che tale “personaggio” ha per tutti i lavoratori del nostro paese e, quindi non ci si può che rallegrare della disfatta elettorale, avvenuta nei ballottaggi per le elezioni di molti comuni italiani che, speriamo, sia l’inizio della fine del governo Renzi. Infine, il tentativo illegale volto alla istallazione delle telecamere all’interno delle imprese in chiara funzione anti-operaia, rappresenta l’isterismo filo-padronale ed incostituzionale dell’esecutivo di “destra economica” del governo Renzi.


                                                                                            PCL sez. Ancona

12/06/15

VALUTAZIONE POLITICA SULLE RECENTI ELEZIONI AMMINISTRATIVE E, GRANDE APPREZZAMENTO PER IL RIULTATO ELETORALE DEL P.C.L. NEL COMUNE DI CERRETO D’ESI NELL’ANCONETANO.



Le recenti elezioni amministrative hanno registrato in molti enti locali, sia regionali che comunali, un autentico “sparti-acque”, rappresentato dal contenimento della pericolosa “onda lunga”, con cui il renzismo ricercava una vera e propria “deriva autoritaria”. Il P.C.L. sez di Ancona, ripropone la statistica reale del risultato elettorale amministrativo del 31/05/2015 che ha sancito il “confortante” insuccesso elettorale del P.D. “renziano” che rispetto alle elezioni europee, dove aveva ottenuto il 40,5 % dei consensi, è passato al 25% circa in questa ultima tornata elettorale. Anche nella Reg. Marche per le elezioni amm.ve regionali, si è acuito un pericoloso “distacco” tra l’opinione pubblica marchigiana e la presunta classe politica regionale, a causa della umiliante sudditanza di quest’ultima ai “poteri forti” territoriali, in primis al potentato economico dei Merloni. L’immobilismo, associato alla mancanza di una reale politica industriale da parte del centro-sinistra-destra ha favorito il sostegno “silenzioso” al falso modello mono-settoriale con il quale decine di imprese “hanno chiuso i battenti” favorendo una disoccupazione di massa nel territorio marchigiano. Il neo-Presidente, l’ex sindaco di Pesaro Ceriscioli, a causa delle sue pseudo-strategie politiche, indirizzate al sistema neo-liberista e renziano, non poteva che proseguire la conduzione del suo predecessore, sig. Spacca, del quale appare sempre di più “una faccia della stessa medaglia”! Infine, “dulcis in fundo”, il P.C.L. sez di Ancona, non può esimersi dal denunciare il più immorale fallimento della lista “altre marche-sinistra unita”, la quale riproponendo i soliti personaggi, alcuni di quali legati al “potere forte merloniano”, come qualche ex parlamentare, non potevano che subire una disfatta elettorale che addirittura ha impedito, per l’esiguità dei voti ottenuti, l’ingresso di almeno un consigliere nella Reg. Marche. In aperta contro-tendenza, rispetto a questo scenario drammatico per una “sinistra alternativa” degna di questo nome, si evidenzia il risultato elettorale del P.C.L. nel comune di Cerreto d’Esi, importante località del comprensorio fabrianese. Il raggiungimento del 10,63% dei consensi elettorali per il rinnovo del consiglio comunale di Cerreto d’Esi con l’elezione di un consigliere di minoranza, costituisce il giusto premio a chi, con grande passione, coerenza e infinita onesta intellettuale, si è battuto in difesa di tutti i meno-abbienti e, contro la crisi generata da certi presunti imprenditori-politici che hanno imposto migliaia di licenziamenti su tutta la reg. Marche.


         PCL  sez. Ancona

09/06/15

Volantino nazionale PCL Giugno 2015




Volan
IL BULLO FIORENTINO E' SENZA PIUME.

SIA LA CLASSE A DARGLI IL BENSERVITO!

Renzi ha preso un colpo alle elezioni del 31 maggio.

Negarlo è penoso: in un anno di governo del bullo fiorentino, il PD ha perso due milioni di voti. La truffa degli 80 euro è evaporata da tempo: dati con una mano, sono stati ripresi con l'altra, con tanto di interessi. Il governo ha quindi mostrato il suo vero volto: ha distrutto l'articolo 18, attaccato la scuola pubblica, alzato le tasse dirette o indirette su chi lavora. Lo sforzo di presentare tutto questo come una “svolta di progresso” è fallito. L'uomo solo al comando è rimasto più solo, in compagnia di Marchionne e dei padroni.

La crisi del renzismo, però, è oggi capitalizzata da altri nemici del mondo del lavoro, non meno pericolosi del bullo. Salvini è capo di una Lega, già immersa nei diamanti, che negli ultimi 20 anni ha sempre governato contro il lavoro, distruggendo il sistema pensionistico (1995), accrescendo la precarizzazione (legge 30 del 2002), tagliando scuola e sanità pubblica (2008/2011). Eppure si presenta come amico del popolo, cercando di aizzarlo contro i migranti per distoglierlo dall'opposizione a industriali e banchieri! Il plurimilionario Beppe Grillo (che perde voti) non è da meno. Dice che il lavoro non c'è e quindi “non vale la pena difenderlo”, che il sindacato in quanto tale va abolito, che tutto si risolve con un reddito di cittadinanza: contrappone disoccupati e lavoratori, fregando entrambi. I milionari si fregano le mani...

Bisogna liberarsi di truffatori e ciarlatani, delle tre destre che oggi si contendono il potere: quella di governo (Renzi) e le due di “opposizione” (Salvini e Grillo). Le une e le altre vogliono solo lucrare voti e potere, dividendo gli sfruttati a vantaggio dei capitalisti . E' necessario che la classe lavoratrice unisca le forze attorno a un programma che risponda unicamente agli interessi dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati. Un programma che rivendichi la ripartizione del lavoro, la riduzione dell'orario a parità di paga e il salario ai disoccupati che cercano lavoro. Un programma contro il capitale finanziario, che faccia pagare la crisi a chi l'ha provocata, a difesa dei salari, del lavoro, della scuola, della sanità, delle pensioni.

C'è bisogno di una sinistra che ricostruisca tra i lavoratori e le lavoratrici la coscienza della propria classe. Tutti quelli che negli ultimi 20 anni hanno parlato di sinistra (dai gruppi dirigenti del PCI a quelli di Rifondazione) si sono ciclicamente venduti alla classe dominante e ai suoi partiti, in cambio di ministeri e assessorati. Non solo hanno distrutto la sinistra, ma l’hanno screditata a tal punto, che oggi milioni di lavoratori preferiscono astenersi dal voto, sfiduciati, o farsi ingannare dagli imbroglioni “populisti”.

I lavoratori hanno bisogno di un loro partito, autonomo e contrapposto a tutti i loro nemici, unicamente dedito alla loro causa. Un partito che li possa rappresentare e difendere contro il capitalismo. Una partito che riconduca ogni lotta degli sfruttati alla prospettiva di un governo dei lavoratori: l'unico governo che possa fare pulizia. La Grecia ci insegna che ribellarsi al capitalismo è possibile, come hanno fatto milioni di lavoratori e lavoratrici in quel paese, mandando gambe all'aria i vecchi partiti dei banchieri. Ma ci insegna anche che la riforma del capitalismo è un'utopia. Che un negoziato con gli strozzini per continuare a pagargli il debito non porta da nessuna parte, se non a nuove umiliazioni e sacrifici. In Italia, come in Grecia, come in tutta Europa, solo una rivoluzione sociale può liberare il lavoro da chi lo sfrutta.

Il Partito Comunista dei Lavoratori, l'unico partito che non ha mai tradito gli operai, si batte in ogni lotta per questa prospettiva.

Partito Comunista dei Lavoratori

02/06/15

ELEZIONI COMUNALI CERRETO D' ESI:IL PCL AL 10,63% ELEGGE MARCO ZAMPARINI CONSIGLIERE DI MINORANZA




A Cerreto d' Esi ,piccolo paese nel distretto industriale del fabrianese devastato dalla crisi,il Partito Comunista dei Lavoratori riesce per la prima volta nella sua storia  e dalla sua fondazione, ad eleggere un consigliere comunale di opposizone con un risultato elettorale che mai si era registrato neanche ai tempi passati del PCI. La militanza costante e coerente sui valori dell'anticapitalismo, sui valori della classe lavoratice,sui valori dell'opposizone costante alle ingiustizie e alle repressione sociale del lavoratore e della sua dignità,ci hanno permesso di costruire un percorso politico di rottura con il sistema socio economico della famiglia Merloni, roccaforte del potere democristiano-piddino colpevole della rovina del nostro territorio devastato dallo sfruttamento e rovinato dai continui processi di delocalizzazione delle nostre fabbriche ormai divenute miraggio in un deserto.Il segnale ricevuto dai 175 elettori del nostro paese che ci hanno votato e  sostenuto in queste elezioni amministrative segnano la necessita e la richiesta per un cambiamento politico culturale sul versante dei lavoratori e sul versante dell'indipendenza di classe e della rivolta sociale verso i fautori del disatro nel nostro territorio e nel nostro piccolo  comune.Per quanto ci riguarda, il nostro obbiettivo primario rimane invariato ed anzi assume proporzioni ancora più elevate e rilevanti e cioè: instituire il governo dei lavoratori  su scala nazionale e locale vero obbiettivo del PCL  unico partito rivoluzionario presente nel panorama della sinistra  radicale ormai rovinata da processi riformisti e borghesi che, come in passato, non garantiscono  posti nei salotti buoni della politica clientelare . La nostra volontà è quella di continuare a sostenere tutte le lotte dei lavoratori che si oppongono ai licenziamenti,alle riduzioni del salario,alla riduzione dei diritti primari e che si riconoscono nelle lotte politiche sindacali per tutelare la propria libertà collettiva ed individuale. Questa è la strada che mai noi abbandoneremo,questo è l'unico percorso che può sconfiggere il sitema capitalistico, vera piaga della nostra storia. O si risponde con eguale durezza e fermezza all'attacco del capitale e dei potentati che lo tutelano, o  i lavoratori saranno destinati per sempre ad essere sconfittti e massacrati.Questa sarà la nostra linea politica che porteremo anche in un piccolo consiglio comuanle  di paese, sperando che produca una scintilla che possa infiammare la necesssaria lotta di classe ancora spenta e soffocata da quelle burocrazie partitiche e sociali che non stanno a pieno dalla parte dei lavoratori!!

PCL Nucleo Montano
sez. Ancona