24/02/14

Cartiere Miliani in vendita agli austriaci? Sarebbe l'ennesimo disastro fabrianese

 
 
Le indiscrezioni che circolano in questi giorni a Fabriano sono scioccanti ma non imprevedibili: il gruppo industriale "Fedrigoni S.p.a.”, proprietario delle storiche cartiere Miliani, si starebbe accingendo alla cessione delle cartiere ad una società industriale austriaca.  Ciò rappresenterebbe il capolinea per tutto il  distretto industriale fabrianese.
 
Il Partito Comunista dei Lavoratori denuncia l’incredibile clima d’omertà di certi burocrati sindacali e politici che circonda questa drammatica vicendache affosserà definitivamente l'intero comprensorio.
 
Oggi i risultati di 12 anni di "adeguamento" politico-sindacale alla dialettica padronale dei Fedrigoni è sotto gli occhi di tutti: c'è il pericolo concreto che le ex Cartiere Miliani si tramutino in una nuova “Antonio Merloni” o in un'altra "Indesit"!
E’necessaria una risposta di massa, sul piano della lotta sindacale per mettere realmente il potere nelle mani dei lavoratori! Serve un programma radicale basato sulla nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio delle aziende che chiudono, licenziano, calpestano i diritti dei lavoratori, per un’autorganizzazione democratica dei lavoratori stessi e l'autogestione della produzione industriale. 
Le politiche industriali e sociali del territorio  devono essere controllate e coordinate da organismi eletti dai lavoratori e dai cittadini, con incarichi immediatamente revocabili e senza alcun privilegio in difesa di tutto il distretto industriale fabrianese.
O vincono le ragioni dei lavoratori o trionfano gli interessi del capitale!
 
Per questo proponiamo uno sciopero ad oltranza di tutte le Cartiere Miliani, l'occupazione degli stabilimenti e la nazionalizzazione delle cartiere!
 
Chiediamo inoltre che le RSU delle ex Miliani cessino di avere rapporti consociativi con certi dirigenti esterni delle ex Miliani, che hanno contribuito all’immobilismo creando le premesse per questo nuovo “terremoto” che si abbatterà da qui a breve su tutta la città di Fabriano. I sindacati devono rompere qualsiasi forma di cogestione e riaffermare il proprio ruolo di lotta sociale per i diritti dei lavoratori.
 
 
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Ancona

18/02/14

CARTIERE MILIANI: NUOVA SENTENZA DI CONDANNA (GIUSTISSIMA) EMESSA DAL TRIBUNALE CIVILE DI ANCONA CONTRO L'IMPRESA FABRIANESE, PER UN LICENZIAMENTO ILLEGALE INFLITTO AD UN LAVORATORE NEL 2007!

L'ennesima sentenza pronunciata dal tribunale civile di Ancona contro l'ex Cartiere Miliani, per un assurdo e illegale provvedimento di licenziamento inflitto ad un suo dipendente nel lontano 2007, finalmente rende giustizia contro la tracotanza ed il dispotismo della direzione "esterna" del personale delle Miliani che, ormai, si è tramutata in una vera e propria "struttura politica" anti-operaia ed anti-aziendale.
Il PCL sez. di Ancona, da sempre attento alle vicissitudini delle Miliani, unica industria scampata temporaneamente alla grave crisi di tutto il distretto industriale fabrianese, per merito esclusivo dei propri lavoratori, osserva con sconcerto l'ormai incontestabile pericolo che tale figura di "consulente politico" rappresenta contro il prestigioso complesso industriale cittadino.
Le pratiche di sottogoverno e di rapporti consociativi con alcune organizzazioni pseudo-sindacali stanno deteriorando la professionalità e il rapporto tra i lavoratori e le Cartiere Miliani stesse.
Per tutto questo, e per le innumerevoli cause di lavoro in cui le ex Cartiere Miliani sono state condannate dal tribunale civile di Anconaper i licenziamenti illegali e politici inflitti da questa strana figura consulentistica a tanti lavoratori, il PCL sez. di Ancona rinnova la richiesta urgente di dimissioni del "dirigente-consulente", che da circa 10 anni è anche un pensionato decisamente "benestante"!

Fabriano, 12/02/2014
Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

14/02/14

Solidarietà a Cremaschi per le violenze subite!

 
Esprimiamo la solidarietà dei comunisti marchigiani a Giorgio Cremaschi, leader dell'opposizione interna di sinistra della CGIL, per l'aggressione oggi a Milano da parte di picchiatori antidemocratici che difendono, con la violenza, le indifendibili posizioni della maggioranza CGIL. Demonizziamo inoltre l'immediata presa di distanza di Landini, che in questo XVII congresso, ha "venduto l'anima" per qualche poltrona, sostenendo inspiegabilmente il documento della Camusso.
Noi continueremo comunque la nostra battaglia congressuale per il sosegno al documento "il sindacato è un'altra cosa". E quello che è successo oggi è solo un altro motivo per votarlo.
Cliccando qui potete leggere un articolo a proposito.
 
Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento regionale Marche 

Furbi come una volpe

Negli anni 20 nella tanta amata America democratica, come pure nell’Italia fascista si imprigionavano, si fucilavano, si mettevano sulla sedia elettrica tutti i lavoratori che venivano accusati di preparare l’espropriazione delle officine, delle fabbriche e delle miniere appartenenti ai capitalisti.
Dov’è oggi la sinistra? C’è bisogno di sinistra?
I marxisti rivoluzionari oggi come ieri che preparano l’espropriazione e rivendicano la nazionalizzazione delle fabbriche che licenziano sotto controllo dei lavoratori senza indennizzo per i grandi azionisti, che promuovono la ripartizione del lavoro esistente tra tutti a parità di salario con la progressiva diminuzione dell’orario di lavoro vengono SISTEMATICAMENTE allontanati, boicottati, censurati su tutti i media nazionali e locali, da un paese che è all’80° posto al MONDO come diritto all'informazione dei cittadini.
Questo avviene in collaborazione con la stessa sinistra che dichiara di essere tale.
Dov’è oggi la sinistra? C’è bisogno di sinistra?
Perché censurare sistematicamente nei TG le immagini di lotte e occupazioni operaie, come ad esempio avviene oggi nella logistica e non ultima alla Detroit etc?
Se allora il fascismo ti imprigionava e ti fucilava, oggi il regime ti isola dalla società e favorisce il suicidio… come avvenuto pochi giorni fa’ per responsabilità padronali e del loro sistema di profitti e ricatti…
Stamane sui giornali e sulla bocca di mezza città la morte della madre del presidente della Regione faceva stupore e compassione…ma il suicidio dell’operaio che si è tolto la vita pochi giorni fa’… non ha avuto neanche l’omaggio di un trafiletto se non sentire dalla bocca di piccoli borghesi di merda…” Uno in meno da mantenere”….
Gli ideali di allora come quelli di oggi che hanno portato alla morte lavoratori che hanno lottato per la libertà, insoddisfatti perché sempre in cerca di qualcosa di meglio, sono parte e vivono nelle battaglie del Partito Comunista dei Lavoratori.
E’ nostro dovere, ricordare sempre e onorare chi visse e morì per la rivoluzione socialista portando la loro forza e la loro esperienza nella lotta quotidiana e alla costruzione della rivoluzione che verrà!
Se ne vadano tutti governino i lavoratori…!!!
 
“Non ricorrere alle analogie con le rivoluzioni dei secoli passati, sarebbe semplicemente privarsi dell’esperienza storica dell’umanità. L’oggi si distingue sempre dalla giornata di ieri. Ciò non di meno non ci può istruire sulla giornata di ieri se non procedendo con delle analogie. (Trotsky)
 
Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez.Ancona-Nucleo Montano

10/02/14

ELECTROLUX: LA MANNAIA SU SALARI E DIRITTI DELLA MULTINAZIONALE SVEDESE È IL PRIMO ATTO CHE A CASCATA TRAVOLGERA' TUTTI I LAVORATORI, ANCHE NELLE MARCHE

Le proposte (RICATTI!) formulate dalla multinazionale svedese ai lavoratori della Electrolux costituiscono una vera e propria strategia che da qui a breve si estenderà a tutti i lavoratori delle industrie italiane, i quali, se vorranno continuare a lavorare dovranno dimezzarsi i salari ed i diritti di tutto il mondo del lavoro. È questo il messaggio che la multinazionale svedese invia a tutti i propri lavoratori: "per evitare (solo temporaneamente, in realtà si tratta di un semplice rinvio!) i processi di delocalizzazione sempre incombenti, dovete sottostare a qualsiasi condizione!".
Il PCL di Ancona denuncia, ormai in termini disperati e ripetitivi, che l'arma  con la quale l'alta finanza e il padronato hanno sparato contro il mondo del lavoro italiano è stata caricata da politici ed affaristi senza scrupoli, con il concorso delle burocrazie sindacali confederali, le quali accettando il modello Marchionne hanno fatto credere che solo con certi odiosi sistemi si potessero rendere le imprese italiane competitive e che i lavoratori debbano accettare passivamente qualsiasi aut-aut..
La drammatica vicenda dell'Electrolux ha già scatenato i progetti lobbisti di certi presunti manager marchigiani, in particolare nel distretto industriale fabrianese, in primis di qualche celeberrimo consulente delle Cartiere Miliani, che vorrebbe clonare il modello Electrolux, per annientare i diritti dei lavoratori di questa impresa fabrianese. Tutto questo forse per occultare il sistema di parentopoli nelle assunzioni che sta affossando l'azienda e la sua pesante condanna penale subita per i terribili fatti avvenuti nella ThyssenKrupp, in cui, giova rammentarlo, sono deceduti sei lavoratori in circostanze tragiche, di cui anche il signore in proposito ha delle evidenti responsabilità.

Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Ancona