22/05/14

Pesaro: la situazione delle scuole è drammatica

 
La situazione delle scuole di Pesaro, dai nidi sino alle superiori, è drammatica. Il problema, come è noto a tutti, è di carattere nazionale, ma esistono anche gravi responsabilità a livello locale. Il Comune ha da tempo tagliato tutti i fondi per la manutenzione ordinaria, tanto che in varie scuole gruppi di genitori volontari si sono accollati l'onere di tinteggiare e affrontare altri lavori ordinari, permettendo ai bambini di passare le loro giornate in ambienti decorosi. La provincia ha addirittura messo in vendita il terreno di Villa Caprile, così importante per la scuola agraria.
La mensa, per nidi, scuole dell'infanzia e scuole primarie, ha un costo elevatissimo, ma a causa dell'esternalizzazione del servizio il cibo mangiato dai bambini viene cucinato ad almeno 10 km di distanza dalle loro scuole.
Le scuole dell'infanzia comunali sono nel caos: le insegnanti vivono in una perenne condizione di incertezza a causa delle continue esternalizzazioni e statalizzazioni, che nel nostro territorio significa innanzitutto il passaggio nelle mani delle cooperative, nel caso specifico della Labirinto. Non è un caso: le coop sono uno dei capisaldi del potere economico e politico del centrosinistra liberale. Questo passaggio porta a un decadimento dell'offerta formativa (le nostre scuole comunali potevano vantare una didattica all'avanguardia), l'aumento del numero di bambini per classe (il rapporto bambino/insegnante è di 1/15 nelle scuole comunali e di 1/25 nelle scuole statali) e un peggioramento delle condizioni lavorative delle future insegnanti, costrette a lavorare con la cooperativa.
I nidi, infine, hanno un costo che definire esagerato è riduttivo. Il Comune dichiara di spendere 1000€ per ogni bambino, ma ciò non può giustificare il costo elevato che ricade sulle famiglie. Le risorse per i nidi andrebbero trovate innanzitutto sciogliendo il Patto di stabilità, inoltre si potrebbero tagliare drasticamente gli stipendi dei dirigenti comunali. L'istruzione è un diritto sacrosanto dal primo anno di vita fino alla vecchiaia, il Partito Comunista dei Lavoratori rivendica la totale gratuità del servizio per i bambini figli di disoccupati e lavoratori, il ritorno del servizio mensa all'interno delle scuole, l'aumento dell'orario di apertura dei nidi e delle scuole dell'infanzia e il ritorno ad una gestione comunale.
 
Giammarco Romagna
Partito Comunista dei Lavoratori
candidato sindaco al comune di Pesaro

Ascoli Piceno: gli affari della giunta Castelli (Forza Italia)

La provincia è stata trasformata in una discarica: con i proventi derivanti dallo "stoccaggio" nella discarica di Relluce di immondizie provenienti da altre parti del paese, Castelli e la sua giunta hanno potuto accendere mutui per 65 milioni di euro.
Ora però la discarica è stracolma e si arrivati alla necessità di aprire un'altra vasca.
Speculazioni, pessima gestione del territorio e populismo da due soldi!
Ma se il centro-destra ascolano ha dato una  simile prova non c'è nessuna garanzia che il centro-sinistra ascolano rappresenti una valida alternativa. Basti pensare che un altro disastro della giunta Castelli, la svendita dei parcheggi alla ditta privata SABA, è stato in sostanza avallato dal centro-sinistra nonostante i danni che questo arreca ed arrecherà alla cittadinanza.

Luca Morganti
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Ascoli Piceno

21/05/14

Elezioni a Serra de'Conti: il volantino del PCL

Cliccando sulle immagini ed ingrandendo potrete leggere il volantino elettorale del Partito Comunista dei Lavoratori per le elezioni di Serra de'Conti (AN) 
 
 
 

Cerreto D'Esi: CHIEDIAMO CHIAREZZA SULLA SCUOLA DELL’INFANZIA “HANSEL E GRETEL”

Tutti i cerretesi o quanto meno chi ha  bimbi tra i 3 e i 6 anni ,si saranno accorti che da gennaio presso la Scuola dell’infanzia Hansel e Gretel, si stanno svolgendo dei lavori di risanamento e di manutenzione straordinaria. Ma come!!!! Non è una scuola costruita nel 2005 per l’importo complessivo di euro.905.184,57 di cui euro. 878.029,04 per lavori soggetto a ribasso e euro 27.155,53 per la sicurezza non soggetto a ribasso pagata con un intero mutuo chiesto alla Cassa DD.PP? Andiamo per ordine. Non appena hanno iniziato a scavare lungo tutto il perimetro esterno dell’edificio, abbiamo visto che i canali scavati erano  mezzi  pieni d’acqua come fosse una piscina sotterranea. A quel punto abbiamo chiesto dei chiarimenti al Sindaco, attraverso una richiesta ben specifica protocollo n°918. Il materiale richiesto e’ il seguente: le delibere di giunta comunale dell’Amministrazione Porcarelli e di quella Alessandroni , a quando la fine dei lavori, le motivazioni di un così imminente intervento ed i nomi delle imprese appaltate per costruirla, anche se a quest’ultima richiesta non e’ pervenuta ancora una risposta, ma ci adopereremo. Abbiamo già richiesta l’agibilità .
L’architetto del Comune e  attuale direttrice dei nuovi lavori alla scuola ci ha così risposto:”Che i lavori presso la scuola materna avranno termine il 20.03.2014, fatto salvo eventuali interruzioni per il prolungarsi del maltempo. Che pertanto i bambini potranno usufruire dell’area esterna senza alcun problema, all’inizio della buona stagione (maggio). Che i lavori sono stati eseguiti in questo periodo, perché i tempi del finanziamento Ministeriale, hanno obbligato questa tempistica.. essendo i lavori prevalentemente esterni, non hanno implicato l’impossibilità dell’utilizzo del giardino, in quanto le condizioni climatiche, comunque non lo avrebbero permesso..Per quanto riguarda i lavori mal eseguiti in sede di realizzazione del plesso scolastico, si informa che la sottoscritta  dal 2007( data in cui si e’ preso servizio presso questo ente), ha sollevato all’Amministrazione la problematica di difetti costruttivi della scuola, rimarcando e sottolineando fino al 2011 le varie  responsabilità dell’imprese e dei tecnici. Si è poi optato, per un intervento risolutivo, usufruendo di  un contributo interamente a carico del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.”
Dalla deliberazione della giunta comunale n°68 del 03/10/2013. Presenti: Alessandroni David, Sergio Gubinelli, Santarelli Walter, Chiucchi Adelaide. Assenti: Italo Mazzolini e Giuseppe Vito, riportiamo quanto segue.
“L’Amministrazione ha posto tra gli obiettivi da realizzare nel mandato politico-amministrativo la messa in sicurezza dei plessi scolastici comunali. Che la scuola Hansel e Gretel costruita nel 2005 presenta da sempre vizi di costruzione.
Che la problematica subito emersa, consiste nella presenza in alcuni ambienti di un’evidente umidità di risalita che danneggia gran parte dei muri perimetrali e interni, provocando inflorescenze e muffe POCO IDONEE ALL’USO DEI LOCALI PER ATTIVITA’ DIDATTICHE, con il tempo dette risalite di umidità potrebbero minare anche la stabilità della struttura di fondazione.
Che nonostante i vari tentativi di mettere in mora la ditta realizzatrice delle opere non si è riusciti a risolvere la problematica.
Che la causa di detta umidità è imputabile alla realizzazione della maglia delle fondazioni senza canali di aereazione esterni, provocando pertanto la condensa dell’umidità costituita anche dal riscaldamento a pavimento. Che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con Decreto n°343 del 3.10.2012 ha concesso a questo Ente la possibilità di un finanziamento di € 200.000.000, per sanare detta situazione..
..Che pertanto L’ufficio Tecnico Comunale avvalendosi anche della consulenza dell’Ing. Lorenzetti Alfredo (ex direttore lavori e progettista della scuola materna) ha predisposto un progetto esecutivo di adeguamento per la BONIFICA E MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA SCUOLA. Il progetto prevede la realizzazione di un cavedio tutt’intorno e la realizzazione di alcuni fori atti ad arieggiare la fondazione,ed alcuni interventi preventivi sul cordolo di fondazione atte  a garantirne e assicurarne la stabilità. Questi INTERVENTI DA FARE SERVONO PER RENDERE IDONEA E A NORMA LA STRUTTURA SCOLASTICA.”
Allora qui ci chiediamo,  la struttura era  a norma e idonea per svolgere attività scolastiche? Da nove anni la scuola è stata sempre regolarmente aperta anche durante i lavori ma, nessun altro era a conoscenza , a parte l’Amministrazione comunale attuale , dei problemi della scuola? Una scuola nuova il cui progetto venne approvato dall’allora sindaco Porcarelli Giovanni e dalla sua giunta (Centocanti Antonio, Latini Giuliana,Carlucci Franco) il 28 luglio 2003 deliberazione della giunta comunale n°107, a firma dei tecnici: Ing.Alfredo Lorenzetti,Geom. Trampini, p.i. Girolamini, L’Ing. Buscarini, L’Arch. Fagnani.
A questo punto ognuno è libero di credere anche agli asini che volano!!!. Sta di fatto che tutta quell’acqua a noi puzza un po’!! Quindi riteniamo sia doveroso denunciare pubblicamente temi che ci riguardano da vicino  e chiedere  agli organi competenti ossia la Procura della Repubblica, di che tipo erano le acque sotto la scuola (nere, saponate o bianche)? e se c’è stato o ci sia qualche rischio per i bimbi che la frequentano, visto che la responsabile dei lavori e dell’Ufficio tecnico  scrive  che le dette umidità di risalita e tutte le sue conseguenze rendono la struttura  poco idonea all’uso dei locali per attività didattiche e  che con il tempo potrebbero minare anche la stabilità della struttura di fondazione .
VERGOGNA!!!! Non si può coprire le  porcate fatte da specifiche persone, attingendo ai FONDI PUBBLICI evitando di far pagare chi sbaglia , dimenticando che con 200.000€ spesi per risanare una scuola nuova mal costruita dall’inizio, un Comune come il nostro avrebbe certo potuto fare ben altre cose. In conclusione, riteniamo opportuno rimarcare a  chiunque si permetterà di criticarci e  di far passare questo nostro atto come mera campagna elettorale e strumentale, noi rispondiamo e risponderemo duramente perché la nostra richiesta formale al Comune di Cerreto d’Esi, di acquisire  il materiale, è stata presentata in data 04/03/2014 numero protocollo 918 periodo ben lontano  dalla data delle elezioni.  Da oltre 10 anni siamo stati e siamo l’unica forza politica   che si e’ sempre battuta nel denunciare pubblicamente tutto ciò che non era chiaro nel nostro paese , mettendo da parte personalismi o quant’altro visto che uno dei nostri obbiettivi e’ la collettività e non l’individualità. Sta di fatto che per coerenza politica, noi faremo questa segnalazione alla Procura della Repubblica cercando di coinvolgere tutti quei cittadini interessati  a sottoscrivere tale atto, che chiede solo CHIAREZZA E TRASPARENZA PUBBLICA.
PCL sez. Nucleo Montano

19/05/14

CLAMOROSO: BARBARA SPINELLI PROPONE L'ALLEANZA DELLA LISTA TSIPRAS... CON GRILLO... IN ITALIA E IN EUROPA.


Incredibile. A pochi giorni dal voto, la principale esponente e ispiratrice della lista Tsipras in Italia, Barbara Spinelli, rilascia su Il Manifesto ( 16 Maggio) un'intervista di apertura spericolata al M5S di Grillo e Casaleggio. Non si tratta di qualche frase infelice, ma di una argomentata proposta di alleanza politica.

“Spero che la lista per Tsipras abbia la forza e l'indipendenza di giudizio per aprire un dialogo con i 5 Stelle... Ci sono molte cose in comune...molte posizioni di Grillo sono completamente condivisibili, e fra l'altro simili se non identiche alle nostre. M5s potrebbe svolgere un ruolo importante... Mi chiedo però cosa faranno i suoi eletti nel Parlamento europeo. Se non si alleano con altri.. saranno condannati a un ruolo di testimonianza..” Spinelli aggiunge il plauso della Lista Tsipras al comportamento assunto dal M5S in Parlamento sul caso Genovese, dichiara identità di posizioni con M5s su mafia e corruzione, afferma che lo scandalo Expo favorirà Grillo nelle urne, ma “potrebbe favorire anche noi” data l'analogia di posizioni...
L'unica differenziazione con Grillo espressa nell'intervista riguarda l'opposizione di Spinelli al.. blocco dell'Expo: “E' difficile fermare le macchine ora”.

C'è da restare allibiti. Ma in che mani si è messo ciò che resta della sinistra italiana?

Invece di denunciare la natura reazionaria del M5s, la sua campagna ossessiva contro la “peste rossa”, il suo civettamento con le pulsioni xenofobe, il suo progetto di Repubblica plebiscitaria fondata sul dominio della Rete e sulla cancellazione di ogni partito e sindacato, la sua proposta antioperaia di chiusura delle fabbriche in crisi con l'ammortizzatore di un salario di cittadinanza di 600 euro per gli operai licenziati, la sua rivendicazione di “abolizione dell'Irap” a vantaggio dei padroni finanziata dal taglio al pubblico impiego... la giornalista Barbara Spinelli propone a nome della lista Tsipras l'alleanza con il M5s. Persino in sede europea, con un blocco parlamentare comune. E nel nome di una larga “ comunanza di posizioni”!

Non si tratta solo e tanto di una posizione elettoralmente demenziale e suicida ( se c'è la comunanza larga di posizioni, perchè non votare direttamente Grillo, che conta assai più di Spinelli?). Si tratta soprattutto di una manifestazione plateale dell'equivoco di fondo della lista Tsipras all'italiana. Una lista dominata da un cenacolo di giornalisti liberal progressisti del quotidiano borghese Repubblica, che non ha niente a che vedere con la classe dei lavoratori e le sue esigenze sociali, e che anche per questo non garantisce neppure una loro linea di difesa sul terreno democratico.

Quale che sarà l'esito del voto, una cosa è certa: la ripresa del movimento operaio, della sua lotta di classe, della sua stessa contrapposizione alla reazione, non passerà per i salotti intellettuali liberali presso cui si sono imboscati i gruppi dirigenti della sinistra .
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

ELEZIONI EUROPEE, ELEZIONI TRUFFA IL PCL CONTRO TUTTI GLI IMBROGLIONI



 
In Italia le elezioni europee sono innanzitutto un concorso pubblico di recitazione fra due ciarlatani, l'uno contro l'altro armati: uno di governo ( Renzi) e uno di “opposizione” ( Grillo). Entrambi a tutela del capitalismo, entrambi avversari dei lavoratori, entrambi a caccia del loro voto. Il piccolo Bonaparte Matteo Renzi, all'ombra della truffa di “80 euro”( a carico dei beneficiari) ha decretato la più selvaggia precarizzazione del lavoro ( senza incontrare una sola ora di sciopero), e propone una riforma elettorale talmente reazionaria che al confronto la legge truffa del 53 è un manuale di democrazia. Il comico milionario Beppe Grillo rivendica la chiusura di tutte le aziende in crisi con 600 euro di “cittadinanza”per i licenziati, e invoca una Repubblica del Capo, osannato dalla platea della Rete, sulle ceneri della “peste rossa”. E' il progetto di un movimento reazionario.

Il vecchio frodatore fiscale Berlusconi è travolto da una concorrenza così spietata.

Eppure se milioni di lavoratori, precari, disoccupati, sono attratti dai loro peggiori avversari, la principale responsabilità è dei gruppi dirigenti delle sinistre politiche e sindacali. Che per anni hanno tradito i lavoratori, votando i loro sacrifici e privandoli di ogni difesa. E che oggi balbettano davanti ai demagoghi reazionari cui hanno aperto la strada (e che li prendono a schiaffi), senza promuovere alcuna mobilitazione, senza esercitare alcuna reale opposizione, senza indicare alcuna autonoma alternativa a un sistema capitalistico fallito. Lasciando così campo libero al concorso truffa antioperaio.

L'imboscamento dei resti delle sinistre italiane nella lista civica Tsipras, all'ombra di un cenacolo di intellettuali liberal progressisti, è solo l'ultimo riflesso simbolico di questo abbandono del campo.

Il PCL- l'unico partito che non ha mai tradito gli operai- non ha potuto prender parte alle elezioni europee per via di una legge elettorale reazionaria. Di fronte all'assenza di ogni presenza autonoma e riconoscibile di una sinistra di classe, non diamo alcuna indicazione di voto.

Ci contrapponiamo a tutti gli imbroglioni. Denunciamo la natura truffaldina di queste elezioni europee per le ragioni sociali dei lavoratori. Solleviamo l'esigenza di una svolta unitaria e radicale di lotta del movimento operaio, attorno ad un suo autonomo programma, come unica via per rovesciare i rapporti di forza e aprire dal basso un nuovo scenario politico. Ci battiamo per un governo dei lavoratori e una Repubblica dei lavoratori, quale unica alternativa reale alla crisi capitalistica in Italia e in Europa.

L'alternativa non è tra Euro e Lira, ma tra capitale e lavoro.

Sviluppare tra i lavoratori la coscienza della necessità di un'alternativa rivoluzionaria al capitalismo, è il nostro lavoro quotidiano. Organizzare nel PCL e attorno al PCL l'avanguardia più combattiva e cosciente della classe operaia e dei movimenti, è il processo di costruzione del partito rivoluzionario.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

14/05/14


ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014: ASSEMBLEA PUBBLICA CON I CANDIDATI DEL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

PER UNA CERRETO PIU’ EQUA, SOLIDALE E RISPETTOSA DELL’AMBIENTE
LE PROPOSTE POLITICHE DEL PCL PER IL PAESE E PER L’EUROPA

 

CERRETO D’ESI - 16 MAGGIO 2014

ORE 21.00 - SALA DELLO STEMMA

 

INTERVERRANNO:

 
MAURO GOLDONI
CANDIDATO SINDACO CERRETO D’ESI
 
EUGENIO GEMMO
DIREZIONE NAZIONALE PCL
 
DAVIDE MARGIOTTA
COMITATO POLITICO NAZIONALE PCL
 


10/05/14

EXPO, PRANZO DI GALA PER I CAPITALISTI E I LORO POLITICI: SE NE VADANO TUTTI, GOVERNINO I LAVORATORI!

Non si trattava del grande rilancio dell'economia italiana in un contesto ,” finalmente”,di “massima vigilanza, moralità, trasparenza”? Tutti i partiti di governo, di ogni colore e ad ogni livello, avevano fatto la fila per presentare l'EXPO di Milano come la vetrina prestigiosa della nuova Repubblica. Monti, Letta, Renzi si sono solennemente spesi per questo annuncio. Ma anche il governatore Maroni. Ma anche il sindaco Pisapia. E al loro seguito tutto lo stuolo cortigiano di intellettuali e giornalisti di complemento. Di più. Le immancabili burocrazie sindacali hanno regalato per l'occasione a uomini d'affari e costruttori contratti straordinari low cost, con le massime garanzie di libero sfruttamento del lavoro. Perchè si trattava di correre contro il tempo per afferrare “il treno della storia”. Naturalmente... nell'”interesse generale del Paese”.

L'unico treno che passava era il vecchio eterno treno delle mazzette. Contro cui ora si scaglia il coro degli ipocriti, dei finti indignati, dei manettari giustizialisti e “progressisti”. Di quelli che per 20 anni ci avevano raccontato la leggenda di un possibile capitalismo “onesto,” affidato all'onestà degli uomini, alla trasparenza del mercato, alla sorveglianza dei magistrati. Una balla ciclopica. La verità è che il capitale e il suo mercato sono inseparabili dalla corruzione. Che più si è liberato il mercato, più sono proliferate le mazzette. Che le mazzette non sono una devianza, ma la norma. Non una distorsione dell'economia, ma un suo lubrificante. Perchè sono una benzina del profitto, che è l'unica locomotiva di questo mondo capovolto che si chiama capitalismo. Tutti i sacrifici che vengono imposti agli operai, ai precari, ai disoccupati, e che rimpinguano il portafoglio degli uomini d'affari, finiscono inevitabilmente ( anche) in mazzette. I cui costi sono a loro volta scaricati sui lavoratori stessi e sulla maggioranza della società ( taglio delle spese sociali, esternalizzazioni, prezzi e tariffe dei servizi). I partiti di governo e il loro personale politico sono solo gli amministratori delegati di questo gigantesco casinò. Che nessuna magistratura borghese potrà mai debellare come dimostra il clamoroso fallimento di Mani Pulite, a distanza di 20 anni.

Ora Grillo e Casaleggio inzupperanno il pane nella nuova Tangentopoli, come 20 anni fa fecero la Lega e Di Pietro. Ma come 20 anni fa sarà solo speculazione elettorale per avere il voto degli allocchi.

Solo un governo dei lavoratori può fare pulizia. Può abolire la giostra degli appalti e del loro mercato. Espropriare senza indennizzo le aziende corruttrici salvando al tempo stesso i posti di lavoro. Nazionalizzare sotto controllo operaio la grande industria edilizia e del cemento, regno tradizionale della criminalità organizzata vecchia e nuova. Nazionalizzare le banche, senza indennizzo per i grandi azionisti, grande nascondiglio di corruzione e evasione. Abolire il segreto commerciale e industriale, santuario dell'imboscamento di mazzette, e porre l'intera economia, e ogni bilancio, sotto il controllo dei lavoratori.

Solo la classe operaia può costruire un mondo nuovo. Liberando la società dalla dittatura dei capitalisti, del loro sfruttamento e delle loro mazzette. Cacciando al tempo stesso i loro partiti e i loro buffoni, siano essi buffoni di governo o di “opposizione”.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

COMUNICATO STAMPA DI SOLIDARIETA' AI COMPAGNI DELL'USB DENUNCIATI

Il Partito Comunista dei Lavoratori solidarizza con i compagni e le compagne di Usb denunciati per la manifestazione contro i candidati del Pd. Il Pd si scandalizza per le contestazioni? Visto quello che fa dovrebbe meravigliarsi se non ci fossero!

Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime tutta la propria solidarietà ai compagni e alle compagne di Usb denunciati dalla questura per la contestazione ai dirigenti e ai candidati del Pd avvenuta l'altra sera.
Il Pd da oltre un anno governa con una maggioranza parlamentare assieme a piduisti ed ex fascisti del MSI; promuove politiche contro i lavoratori e i precari; sostiene le inutili grandi opere come la Tav; concorda le riforme istituzionali per una svolta autoritaria con il piduista criminale Berlusconi.
Il Pd bolognese si scandalizza per le contestazioni? Dovrebbe meravigliarsi se non ci fossero!
Al sindaco Merola, che ha chiamato i contestatori squadristi, facciamo notare che l'Usb non è il SAP, e poi dovrebbe aver imparato la lezione di Violante che invitava "a capire le ragioni dei ragazzi di Salò", soprattutto ora che con alcuni degli eredi del neofascismo il Pd è alleato.
Michele Terra
Segreteria nazionale PCL

07/05/14

Pesaro: incontro pubblico con Ferrando e Romagna


Elezioni amministrative 2014:

"Un programma comunista per la nostra città"

 

assemblea pubblica con

Marco Ferrando

portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori

 
Giammarco Romagna

candidato sindaco per Pesaro del Partito Comunista dei Lavoratori

 

GIOVEDI 8 MAGGIO DALLE ORE 21 PRESSO L'EX CIRCOSCRIZIONE CINQUE TORRI, largo dei Volontari del Sangue, Pesaro.

 


06/05/14

Cerreto d'Esi: FALLIMENTO POLITICO- CULTURALE ….CAMBIARE E’ D’OBBLIGO!

ANALISI POLITICA DEL CANDIADTO SINDACO DEL PCL SULLE ELEZIONI COMUNALI DI CERRETO D’ ESI

La pressante e perdurante crisi economica e sociale  farà da retroscena anche alle elezioni comunali del nostro piccolo paese ormai entrato in una crisi che da tempo sembra ormai e purtroppo in tutti i suoi aspetti irreversibile. La crescita esponenziale della perdita dei posti di lavoro e dell’ aumento della disoccupazione a causa della chiusura e della delocalizzazione di ormai quasi tutte le attività produttive presenti sul nostro territorio comunale, l’ormai numero improponibile di alloggi vuoti e di strutture abitative appena iniziate o per nulla costruite, la carenza dei servizi sociali in tutte le sue formule, in una comunità ragionevole e basata su principi sani e di reciproco rispetto, dovrebbero, o almeno si spera, far emergere il fallimento politico amministrativo e la totale subordinazione ai potentati locali delle due principali liste che si contenderanno  probabilmente  la poltrona per il nuovo sindaco.
In questa breve analisi politica non metteremo a paragone con le altre due  liste il M5S che si è costituito da non tantissimo tempo e che al quale non possiamo imputare colpe nella gestione comunale e nell’intervento locale. Siamo convinti e sicuri però del fatto che il nostro pensare, le nostre prospettive, i nostri obbiettivi sono diametralmente opposti rispetto a chi non mette per niente in discussione il “peccato originale” e cioè il fallimento del capitalismo, del liberismo economico e di tutti i suoi apparati fautori del declino della nostra società.
Entrando nello specifico dell’analisi politica locale di fatto ai nastri di partenza si presentano due liste dette “civiche,” che non lo sono affatto, che tranquillamente  avrebbero potuto presentarsi in insieme, entrambi espressione di una politica distante dai cittadini e dalle reali esigenze dei lavoratori.
La lista “Impegno Comune per Cerreto d’Esi” (PD-VIVI CERRETO l’una maggioranza e l’altra parte dell’opposizione nella vecchia giunta comunale uscente), la nuova armata “Branca Leone”, è chiaramente segnata dalla necessità di unirsi per la sopravvivenza politica clientelare  ed istituzionale delle cariche locali, per divenire in maniera unitaria i principali referenti politici del sistema di potere in mano alla causa della famiglia Merloni che da anni sfrutta il Partito Democratico in tutto il territorio  montano, per imporre e dettare legge sulle questioni economiche, lavorative e sociali. E’ impressionante la lucidità e l’abilità di Vivi Cerreto nel ricollocarsi sempre nell’orbita dei fans del libero mercato, di essere finta opposizione quando è conveniente ai propri patriarchi, che delinea in maniera inequivocabile la reale natura trasformista di questa finta associazione culturale “nata per risvegliare il paese” (così si era presentata alle passate elezioni) anche essa subordinata alla causa di pochi che mai si è preoccupata concretamente della situazione effettiva e drammatica dei lavoratori e delle nostre famiglie. Questa ennesima dinamica di basso profilo politico, che ha prodotto una grossa spaccatura nella sezione locale PD, ha lanciato il raggruppamento e la lista “Uniti per Cerreto” espressione del rimpasto tra una parte degli iscritti al partito di Renzi e gli orfani del Popolo della Libertà che sembrava non avere, almeno in maniera apparente,  una lista di riferimento da appoggiare  . Esponenti della vecchia corte berlusconiana e una parte del Pd , si sono coalizzati ed uniti in un listone a dir poco confuso  che non porterà nulla alla collettività, ma che sicuramente tuteleranno e porteranno avanti i reali interessi del vero manovratore ed ideatore che ha voluto con forza la presentazione di questa lista con l’aiuto e la complicità di individui che non riescono a dare il giusto peso alla tessera di partito e il senso politico di essa, che non sono per nulla consapevoli dell’essenza e del significato della militanza come noi l’attuiamo: coerenza ed onestà politica che vanno contro la compra-vendita dei voti per mezzo di false promesse in campagna elettorale. Voti che si ruberanno tra loro  che saranno utilizzati non per la causa della classe lavoratrice,ma per i fini e i profitti di pochi.
Il senso di tutto questo breve ragionamento sulle due liste sopra citate di fatto si traduce con una semplice espressione: FALLIMENTO POLITICO-CULTURALE in passato e nel prossimo futuro!!!!!FALLIMENTO per la passata giunta comunale che non ha per niente percepito la gravità della crisi che attanagliava il nostro territorio  su tutti i fronti e soprattutto riversata principalmente sulle spalle dei lavoratori.  FALLIMENTO per non aver detto o aver fatto un atto concreto nei confronti di chi sta generando povertà e sta azzerando sotto ogni aspetto un intero territorio attraverso i processi di delocalizzazione che hanno prodotto la chiusura e lo spostamento di quasi tutte le fabbriche presenti sul territorio comunale. FALLIMENTO per aver sempre appoggiato e consentito lo sviluppo dell’industria pesante, principalmente metalmeccanica, garantendo piani regolatori di comodo e di favore che hanno innescato un processo di cementificazione assurdo fuori dalle reali esigenze dei Cerretesi a tutela dei profitti di pochi, a discapito dello sviluppo di settori alternativi che dovevano essere trainanti e centrali per lo sviluppo del nostro paese e del benessere generale (agricoltura). Da  un ventennio a questa parte, senza andando più a ritroso, vi era solo la necessita da parte dei nostri amministratori  di rispondere “sì signore” e prendere ordini come dividere la torta. Ora però le fette sono finite e sul piatto vi sono rimaste solo le briciole che non servono e non bastano più a riempire le varie pance di riferimento.
Queste scelte sbagliate hanno incrementando di fatto il debito del nostro comune.
Consapevoli di tutto questo, noi del Partito Comunista dei Lavoratori ci presentiamo a queste elezioni  con l’unico strumento che può cercare di creare la rottura e la discontinuità con le passate amministrazioni comunali: il programma dei lavoratori e delle loro reali esigenze. L’unico programma che mette al centro dell’ amministrazione comunale la tutela del lavoro contro la disoccupazione, la gratuità dei servizi sociali(asilo, mensa, trasporti) per chi perde il lavoro e per chi ha basso reddito, fine totale dell’esperienza della grande industria mono settoriale e sviluppo radicale verso il settore agricolo e turistico, imposte maggiori per i grandi immobili e per la terza casa di proprietà .
Tutto questo cambiamento può essere innescato solo sulla base di due concetti semplici ed elementari:
- anche nella nostra comunità paghi chi ha di più
- maggiore tutela per i settori più colpiti dall’effetto drammatico della crisi capitalistica peggiore e devastante degli ultimi settant’anni!!!
Mauro Goldoni
Partito Comunista dei Lavoratori
Candidato sindaco al comune di Cerreto D'Esi
 

04/05/14

Alluvione di Senigallia: il capitalismo distrugge il territorio e le nostre vite! Per la sicurezza del territorio e dei cittadini!

 
Senigallia, 04 maggio 2014
A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche
COMUNICATO STAMPA:
La tragedia di Senigallia è solo l’ultima di un’infinita serie di catastrofi che devastano, ogni anno di più, tutto il nostro Paese.
Frane e alluvioni, morti e feriti, paesi evacuati, ponti e strade distrutte, città intere senza acqua o luce: tutto questo è il prodotto, da una parte dei terribili sconvolgimenti climatici che colpiscono il nostro pianeta da una parte a causa dell’inquinamento sregolato e dello sviluppo “insostenibile”; dall’altra a causa dell’eccessiva cementificazione e del dissesto idrogeologico del territorio. Due facce della stessa medaglia: l’ingordigia del Capitalismo che, in nome del profitto a tutti i costi, distrugge il nostro territorio e le nostre vite.
Il Partito Comunista dei Lavoratori, voce isolata nella sinistra e nei movimenti ambientalisti italiani, torna a proporre un programma radicale e di classe contro tali disastri:
1.   Tutti gli investimenti dedicati alle grandi opere inutili (come la Tav), le spese militari folli (come gli F35), siano immediatamente dirottati in favore di un grande piano pubblico di piccole opere diffuse di risanamento del territorio e di prevenzione del dissesto idrogeologico, che riqualifichi l’intero Paese e crei nuovi posti di lavoro
2.   Imposizione di misure radicali contro la cementificazione e le speculazioni edilizie e contro l’eccessivo inquinamento sia in Italia che a livello internazionale 
3.   L’approccio alla Protezione Civile nel nostro Paese deve cambiare completamente: non più agire solo in stato di emergenza, favorendo sprechi, inefficienze e speculazioni, ma concentrarsi sulla prevenzione, più efficace, tempestiva ed economica
Il faro delle nostre battaglie rimane comunque il superamento di sistema insostenibile e distruttivo. Per un’economia pianificata, in cui l’interesse pubblico e la difesa dell’ambiente siano al primo posto, che solo un governo del popolo e dei lavoratori possono garantire.
 
Con preghiera di massima diffusione
Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Regionale Marche

02/05/14

Cerreto D'Esi (AN): FALLIMENTO POLITICO-CULTURALE….E’ L’ORA DEI VERI CONTENUTI!!!

 
La pressante e perdurante crisi economica e sociale a sfondo capitalistico farà da retroscena anche alle elezioni comunali del nostro piccolo paese ormai entrato in una crisi che da tempo sembra ormai e purtroppo in tutti i suoi aspetti irreversibile. La crescita esponenziale della perdita dei posti di lavoro e dell’ aumento della disoccupazione a causa della chiusura e della delocalizzazione di ormai quasi tutte le attività produttive presenti sul nostro territorio comunale, l’ormai numero improponibile di alloggi vuoti e di strutture abitative appena iniziate o per nulla costruite, la carenza dei servizi sociali in tutte le sue formule, in una comunità ragionevole e basata su principi sani e di reciproco rispetto, dovrebbero, o almeno si spera, far emergere il fallimento politico amministrativo e la totale subordinazione ai potentati locali delle due principali liste che si contenderanno  probabilmente  la poltrona per il nuovo sindaco.
In questa breve analisi politica non metteremo a paragone con le altre due  liste il M5S che si è costituito da non tantissimo tempo e che al quale non possiamo imputare colpe specifiche nella gestione comunale e nell’intervento locale. Siamo convinti e sicuri però del fatto che il nostro pensare, le nostre prospettive ,i nostri obbiettivi sono diametralmente opposti rispetto a chi non mette per niente in discussione il “peccato originale” e cioè il fallimento del capitalismo, del liberismo economico e di tutti i suoi apparati fautori del declino della nostra società.
Entrando nello specifico dell’analisi politica locale di fatto ai nastri di partenza si presentano due liste dette “civiche,” che non lo sono affatto ,che tranquillamente  avrebbero potuto presentarsi in insieme, entrambi espressione di una politica distante dai cittadini e dalle reali esigenze dei lavoratori.
La lista “Impegno Comune per Cerreto d’Esi” (PD-VIVI CERRETO l’una maggioranza e l’altra opposizione della vecchia giunta comunale uscente), la nuova armata “Branca Leone”, è chiaramente segnata dalla necessità di unirsi per la sopravvivenza politica clientelare  ed istituzionale delle cariche locali, per divenire in maniera unitaria i principali referenti politici del sistema di potere in mano alla causa della famiglia Merloni che da anni sfrutta il Partito Democratico in tutto il territorio  montano, per imporre e dettare legge sulle questioni economiche, lavorative e sociali. E’ impressionante la lucidità e l’abilità di VIVI CERRETO  nel ricollocarsi sempre o quasi dalla parte dei presunti vincitori, di essere finta opposizione quando è conveniente ai propri patriarchi, che delinea in maniera inequivocabile la reale natura trasformista di questa finta associazione culturale “nata per risvegliare il paese”(così si era presentata alle passate elezioni) anche essa subordinata alla causa di pochi che mai si è preoccupata concretamente della situazione effettiva e drammatica dei lavoratori e delle nostre famiglie . Questa ennesima dinamica di basso profilo politico ,che ha prodotto una grossa spaccatura nella sezione locale PD, ha lanciato il raggruppamento e la lista “Uniti per Cerreto” espressione del rimpasto tra una parte degli iscritti del partito di Renzi e la destra reazionaria borghese che sembrava non avere, almeno in maniera apparente,  una lista di riferimento da appoggiare  e sfruttare. Esponenti storici della social democrazia Cerretese e  i finti “ sinistroidi radical chic”, si sono coalizzati ed uniti in un listone a dir poco confuso  che non porterà nulla alla collettività, ma che sicuramente tuteleranno e porteranno avanti i reali interessi del vero manovratore ed ideatore che ha voluto con forza la presentazione di questa lista con l’aiuto e la complicità di individui che non riescono a dare il giusto peso alla tessera di partito e il senso politico di essa, che non sono per nulla consapevoli dell’essenza e del significato della militanza come noi l’attuiamo: coerenza ed onestà politica che vanno contro la compra-vendita dei voti per mezzo di false promesse in campagna elettorale.
Il senso di tutto questo breve ragionamento sulle due liste sopra citate di fatto si traduce con una semplice espressione: FALLIMENTO POLITICO-CULTURALE in passato e nel prossimo futuro!!!!! FALLIMENTO  per la passata giunta comunale che non ha per niente percepito la gravità della crisi che attanagliava il nostro territorio  su tutti i fronti e soprattutto riversata principalmente sulle spalle dei lavoratori privati. FALLIMENTO per non aver detto o aver fatto un atto concreto nei confronti di chi sta generando povertà e sta azzerando sotto ogni aspetto un intero territorio attraverso i processi di delocalizzazione che hanno prodotto la chiusura e lo spostamento di quasi tutte le fabbriche presenti sul territorio comunale. FALLIMENTO per aver sempre appoggiato e consentito lo sviluppo dell’industria pesante, principalmente metalmeccanica, garantendo piani regolatori di comodo e di favore che hanno innescato un processo di cementificazione assurdo fuori dalle reali esigenze dei lavoratori Cerretesi a tutela dei profitti di pochi, a discapito dello sviluppo di settori alternativi che dovevano essere trainanti e centrali per lo sviluppo del nostro paese e del benessere generale (agricoltura). Da  un ventennio a questa parte, senza andando più a ritroso, vi era solo la necessita da parte dei nostri amministratori  di rispondere “sì signore” e prendere ordini come dividere la torta. Ora però le fette sono finite e sul piatto vi sono rimaste solo le briciole che non servono e non bastano più a riempire le varie pance di riferimento.
Queste scelte sbagliate hanno incrementando di fatto il debito del nostro comune.
Consapevoli di tutto questo, noi del Partito Comunista dei Lavoratori ci presentiamo a queste elezioni  con l’unico strumento che può cercare di creare la rottura e la discontinuità con le passate amministrazioni comunali: il programma dei lavoratori e delle loro reali esigenze. L’unico programma che mette al centro dell’ amministrazione comunale la tutela del lavoro contro la disoccupazione, la gratuità dei servizi sociali (asilo, mensa, trasporti) per chi perde il lavoro e per chi ha basso reddito, fine totale dell’esperienza della grande industria mono settoriale e sviluppo radicale verso il settore agricolo e turistico, imposte maggiori per i grandi immobili e per la terza casa di proprietà .
Tutto questo cambiamento può essere innescato solo sulla base di due concetti semplici ed elementari:
- anche nella nostra comunità paghi chi ha di più
- maggiore tutela per i settori più colpiti dall’effetto drammatico della crisi capitalistica peggiore e devastante degli ultimi settant’anni!!!
 
Mauro Goldoni
Partito Comunista dei Lavoratori
Candidato Sindaco per il comune di Cerreto D'Esi      
 

IL PCL SOLIDARIZZA CON LA MADRE DI FEDERICO ALDROVANDI

 
IL PCL da la piena solidarietà alla madre di Federico Aldrovandi, Patrizia Moretti, che dopo aver perso il proprio figlio per mano delle forze dell'ordine oggi ha subito una spregevole provocazione ad opera di uno sparuto gruppo di reazionari (sit-in contro la sentenza di colpevolezza degli aggressori del giovane).

Federico Aldrovandi, nel 2005, decise di tornare a casa a piedi dopo aver trascorso la serata ad un locale del bolognese. Fermato per un controllo da una pattuglia delle forze viene picchiato a sangue e alla sola età di 18 anni perde la vita. I colpevoli della mattanza il 6 luglio 2009 vengono condannati in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per "eccesso colposo in omicidio colposo". Il 21 giugno 2012, dopo l'iter giudiziario, la corte di cassazione ha confermato la condanna. Oggi il Coisp (sindacato di polizia) ha manifestato per i quattro agenti condannati definitivamente per l'omicidio colposo di Federico Aldrovandi. Il sit-in di protesta si è svolto, senza dignità, sotto l'ufficio della madre del 18enne morto. IL gruppetto, alimentato da un' insano corporativismo, si è radunato in piazza Savonarola a pochi metri dalla sede del municipio di Ferrara dove lavora Patrizia Moretti madre di Federico. Coraggiosamente la signora è scesa dal suo ufficio per difendere la dignità di suo figlio contro il sit-in delle forze dell'ordine che anche oggi hanno mostrato quello che sono...
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

01/05/14

Primo Maggio 2014: il volantino nazionale del PCL

Cliccando sulle immagini di seguito ed ingrandendo potrete leggere il volantino nazionale che i militanti del PCL diffonderanno nelle piazze e nei cortei di tutto il Paese in occasione della Festa dei Lavoratori del primo maggio 2014