19/05/14

ELEZIONI EUROPEE, ELEZIONI TRUFFA IL PCL CONTRO TUTTI GLI IMBROGLIONI



 
In Italia le elezioni europee sono innanzitutto un concorso pubblico di recitazione fra due ciarlatani, l'uno contro l'altro armati: uno di governo ( Renzi) e uno di “opposizione” ( Grillo). Entrambi a tutela del capitalismo, entrambi avversari dei lavoratori, entrambi a caccia del loro voto. Il piccolo Bonaparte Matteo Renzi, all'ombra della truffa di “80 euro”( a carico dei beneficiari) ha decretato la più selvaggia precarizzazione del lavoro ( senza incontrare una sola ora di sciopero), e propone una riforma elettorale talmente reazionaria che al confronto la legge truffa del 53 è un manuale di democrazia. Il comico milionario Beppe Grillo rivendica la chiusura di tutte le aziende in crisi con 600 euro di “cittadinanza”per i licenziati, e invoca una Repubblica del Capo, osannato dalla platea della Rete, sulle ceneri della “peste rossa”. E' il progetto di un movimento reazionario.

Il vecchio frodatore fiscale Berlusconi è travolto da una concorrenza così spietata.

Eppure se milioni di lavoratori, precari, disoccupati, sono attratti dai loro peggiori avversari, la principale responsabilità è dei gruppi dirigenti delle sinistre politiche e sindacali. Che per anni hanno tradito i lavoratori, votando i loro sacrifici e privandoli di ogni difesa. E che oggi balbettano davanti ai demagoghi reazionari cui hanno aperto la strada (e che li prendono a schiaffi), senza promuovere alcuna mobilitazione, senza esercitare alcuna reale opposizione, senza indicare alcuna autonoma alternativa a un sistema capitalistico fallito. Lasciando così campo libero al concorso truffa antioperaio.

L'imboscamento dei resti delle sinistre italiane nella lista civica Tsipras, all'ombra di un cenacolo di intellettuali liberal progressisti, è solo l'ultimo riflesso simbolico di questo abbandono del campo.

Il PCL- l'unico partito che non ha mai tradito gli operai- non ha potuto prender parte alle elezioni europee per via di una legge elettorale reazionaria. Di fronte all'assenza di ogni presenza autonoma e riconoscibile di una sinistra di classe, non diamo alcuna indicazione di voto.

Ci contrapponiamo a tutti gli imbroglioni. Denunciamo la natura truffaldina di queste elezioni europee per le ragioni sociali dei lavoratori. Solleviamo l'esigenza di una svolta unitaria e radicale di lotta del movimento operaio, attorno ad un suo autonomo programma, come unica via per rovesciare i rapporti di forza e aprire dal basso un nuovo scenario politico. Ci battiamo per un governo dei lavoratori e una Repubblica dei lavoratori, quale unica alternativa reale alla crisi capitalistica in Italia e in Europa.

L'alternativa non è tra Euro e Lira, ma tra capitale e lavoro.

Sviluppare tra i lavoratori la coscienza della necessità di un'alternativa rivoluzionaria al capitalismo, è il nostro lavoro quotidiano. Organizzare nel PCL e attorno al PCL l'avanguardia più combattiva e cosciente della classe operaia e dei movimenti, è il processo di costruzione del partito rivoluzionario.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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