26/09/13

CITTA’ DI FABRIANO: L’ANNULLAMENTO DELLA “VENDITA” DELL’EX ARDO RAPPRESENTA LA DEFINITIA ESTINZIONE DI TUTTO IL DISTRETTO INDUSTRIALE.

La sentenza emessa dalla seconda sez. del tribunale civile di Ancona, che ha sancito l’annullamento della “cessione” della ex Ardo in favore della J.P. dell’industriale Porcarelli, costituisce l’epilogo drammatico, ma non imprevedibile, dell’annientamento di tutto il comparto industriale fabrianese.
Il PCL sez. di Ancona, oltre ad esprimere una doverosa solidarietà ai 700 lavoratori che avevano ottenuto il “riassorbimento” nella nuova società, la J.P., non può esimersi dal denunciare l’ignobile “operazione politica” con la quale, sia la classe politica che il sindacato confederale fabrianese, avevano illuso questi lavoratori, che rappresentavano solo una piccola frazione, rispetto ai 3500 della precedente proprietà, escluso il cosiddetto indotto.
A seguito di tale vendita (meglio definire svendita!) si era diffusa ad arte una vera e propria “guerra tra poveri”, tra i lavoratori reintegrati e gli esclusi, la quale non poteva che approdare nella morte occupazionale di tutti i lavoratori.
La totale assenza di un progetto di investimenti, associato ad un reale piano industriale volto alla diversificazione ed alla riconversione industriale, non poteva che generare la fine di tutta la principale realtà industriale fabrianese.
In questa terribile realtà, in cui versa tutto il territorio fabrianese, sono necessari, non solo la totale mobilitazione e lotta di tutte le industrie locali, ma anche il ripristino del valore della solidarietà tra tutti i lavoratori, illusi dalla politica corporativa ed anti-democratica esercitata da certe organizzazioni pseudo-sindacali e politiche, che hanno favorito questo autentico terremoto economico-sociale per la città di Fabriano.

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Prov. Ancona

16/09/13

CITTA’ DI FABRIANO: CON L’IMMINENTE LIQUIDAZIONE DELL’IMPERO BERLUSCONIANO, CI SARANNO GRAVI PROBLEMI PER LE CARTIERE MILIANI – FEDRIGONI GROUP?

Le vicende giudiziarie che continuano a coinvolgere il “Cav.” Berlusconi, oltre a porre in fibrillazione tutto il mondo politico italiano, avranno delle inevitabili ricadute su questo potentato politico-finanziario?
Il PCL sez. di Ancona, nel rinnovare il suo sostegno al principio della Costituzione della Repubblica Italiana per cui tutti i cittadini della nostra nazione devono essere uguali nei confronti della legge, ritiene doveroso formulare alcuni interrogativi.
Il primo riguarda la necessità che le ormai accertate responsabilità penali dell’ex-premier Berlusconi, dopo i famosi tre gradi di giudizio, non debbano avere delle ripercussioni occupazionali sul gruppo economico-finanziario gestito da questa grande famiglia.
Il secondo riguarda le inevitabili problematiche che investirebbero il già martoriato territorio fabrianese a causa della crisi di tutto il suo distretto industriale.
Le Cartiere Miliani – Fedrigoni Group, unica realtà industriale scampata al tracollo economico di tutte le imprese fabrianesi (in primis il gruppo Merloni), subirebbe drammatici contraccolpi, proprio perché legata indissolubilmente ai “finanziamenti” di Banca Mediolanum, attraverso il Sig. Ennio Doris, “braccio destro” del Cav. Berlusconi e parente strettissimo di un dirigente di primo piano delle Miliani – Fedrigoni Group.
Il silenzio del Sindacato Confederale e di tutta la classe politica fabrianese davanti a quest’ennesimo scempio, compiuto contro i lavoratori, conferma il grado di sottomissione della classe politica nazionale nei riguardi di “certi poteri forti”, alcuni dei quali, forse perché legati allo pseudo-centrosinistra nazionale, non hanno mai subito alcuna inchiesta giudiziaria.
Perché???
Fabriano,  15/09/2013
Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

10/09/13

BOLDRINI INCONTRA GLI OPERAI INDESIT: I LAVORATORI NON SI LASCINO ABBINDOLARE DA VANE PROMESSE, SERVONO SOLUZIONI RADICALI


Fabriano, 10 settembre 2013
 

A tutti gli organi di stampa e informazione

della Regione Marche

COMUNICATO STAMPA:

Questa settimana l’onorevole Laura Boldrini, Presidente della Camera dai natali marchigiani, riceverà gli operai ed i sindacalisti dell’Indesit per ascoltare le loro istanze contro i 1425 licenziamenti annunciati dall’azienda.

E’ legittimo, in una situazione così drammatica, che si cerchino interlocutori nella politica e nelle istituzioni, ma i lavoratori non si illudano che queste figure possano risolvere i loro drammi.

Non si lascino abbindolare da vane promesse fatte da chi, pur dimostrando una certa sensibilità, più o meno sincera, verso i più deboli, ha alla fine sempre scelto di stare con i potenti. Ne è la dimostrazione l’ultima scelta fatta dalla Boldrini prima candidandosi con SEL nell’ambito di un’alleanza con il gotha politico degli industriali italiani e dei Merloni stessi (il PD), poi scegliendosi un ruolo di mero arbitrio e di scarsa agibilità politica come quello di Presidente della Camera.

I licenziamenti dell’Indesit vengono da lontano: da anni di attacchi feroci ai diritti dei lavoratori in tutto il Paese, attacchi che necessitano risposte altrettanto radicali. Rinegoziare il momento o il numero dei licenziamenti con l’intervento di qualsivoglia politico borghese equivale ad una sconfitta per tutto il movimento operaio che rimanderà solo i licenziamenti.

Le uniche rivendicazioni degli operai, da portare avanti senza mediazioni o compromessi, occupando fin da subito tutti gli stabilimenti e indicendo lo sciopero ad oltranza non possono che essere:

1)il blocco totale dei licenziamenti con la divisione, a parità di salario, del lavoro esistente tra tutti

2)la nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio dell’intera Indesit

Solo unendosi su questi obiettivi e rimanendo impenetrabili alle false promesse il movimento operaio può tornare a vincere.

Con preghiera di massima diffusione

 
Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona

 

Incontro Boldrini-operai Indesit, PCL: 'No a vane promesse, servono soluzioni radicali'

Questa settimana l’onorevole Laura Boldrini, Presidente della Camera dai natali marchigiani, riceverà gli operai ed i sindacalisti dell’Indesit per ascoltare le loro istanze contro i 1425 licenziamenti annunciati dall’azienda. E’ legittimo, in una situazione così drammatica, che si cerchino interlocutori nella politica e nelle istituzioni, ma i lavoratori non si illudano che queste figure possano risolvere i loro drammi.
Non si lascino abbindolare da vane promesse fatte da chi, pur dimostrando una certa sensibilità, più o meno sincera, verso i più deboli, ha alla fine sempre scelto di stare con i potenti.
Ne è la dimostrazione l’ultima scelta fatta dalla Boldrini prima candidandosi con SEL nell’ambito di un’alleanza con il gotha politico degli industriali italiani e dei Merloni stessi (il PD), poi scegliendosi un ruolo di mero arbitrio e di scarsa agi...bilità politica come quello di Presidente della Camera.

I licenziamenti dell’Indesit vengono da lontano: da anni di attacchi feroci ai diritti dei lavoratori in tutto il Paese, attacchi che necessitano risposte altrettanto radicali. Rinegoziare il momento o il numero dei licenziamenti con l’intervento di qualsivoglia politico borghese equivale ad una sconfitta per tutto il movimento operaio che rimanderà solo i licenziamenti.

Le uniche rivendicazioni degli operai, da portare avanti senza mediazioni o compromessi, occupando fin da subito tutti gli stabilimenti e indicendo lo sciopero ad oltranza non possono che essere:
 
1)il blocco totale dei licenziamenti con la divisione, a parità di salario, del lavoro esistente tra tutti
 
2)la nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio dell’intera Indesit. 

Solo unendosi su questi obiettivi e rimanendo impenetrabili alle false promesse il movimento operaio può tornare a vincere.

Partito Comunista dei Lavoratori
Sez. Ancona

04/09/13

IL PROCESSO AL COMPAGNO SAVAS MATSAS è finito con un autentico trionfo contro la nazista Alba Dorata

Cari compagni del CRQI

qualche ora fa il processo durato due giorni del segretario dell'EEK e

dell'ex rettore dell'Università Tecnica Nazionale di Atene e` finito con
un autentico trionfo contro la nazista Alba Dorata: sia il procuratore
che il giudice hanno deliberato "non colpevole" per entrambi gli accusati.

E` stata un prima sconfitta in tribunale della nazista Alba Dorata.

Fino ad ora, aveva goduto di una sorta di immunita` legale illimitata.

E` una grande vittoria non solo dell'EEK ma per tutto il CRQI. Vogliamo

ringraziare, prima di tutto, tutti i compagni delle sezioni del CRQI che
hanno fatto azioni di solidarieta` nei rispettivi paesi.

Ringraziamo anche le migliaia di lavoratori, intellettuali, attivisti,

combattenti sociali e anti-imperialisti in tutto il pianeta,
dall'Argentina, Uruguay, Venezuela, Brasile e tutta l'America latina a
tutti i paesi d'Europa, Est e Ovest, Nord e Sud, dalla Russia e
l'Ucraina all'India e al Sud Africa, dalla Tunisia, Palestina/Israele e
Marocco alla Turchia, dall'Australia al Canada e, last not least, gli
Stati Uniti d'America.

La lezione e` chiara: la minaccia fascista generata dalla crisi

capitalista mondiale puo` e deve essere sconfitta dalla mobilitazione
internazionale della classe operaia e oppressa, guidata dalle iniziative
dell'avanguarda rivoluzionaria.

Hasta la victoria sempre!

Per conto del CC dell'EEK
Savvas Michael-Matsas