La sentenza emessa dalla seconda sez. del tribunale civile
di Ancona, che ha sancito l’annullamento della “cessione” della ex Ardo in
favore della J.P. dell’industriale Porcarelli, costituisce l’epilogo drammatico,
ma non imprevedibile, dell’annientamento di tutto il comparto industriale
fabrianese.
Il PCL sez. di Ancona, oltre ad esprimere una doverosa
solidarietà ai 700 lavoratori che avevano ottenuto il “riassorbimento” nella
nuova società, la J.P., non può esimersi dal denunciare l’ignobile “operazione
politica” con la quale, sia la classe politica che il sindacato confederale fabrianese,
avevano illuso questi lavoratori, che rappresentavano solo una piccola
frazione, rispetto ai 3500 della precedente proprietà, escluso il cosiddetto
indotto.
A seguito di tale vendita (meglio definire svendita!) si era
diffusa ad arte una vera e propria “guerra tra poveri”, tra i lavoratori
reintegrati e gli esclusi, la quale non poteva che approdare nella morte
occupazionale di tutti i lavoratori.
La totale assenza di un progetto di investimenti, associato
ad un reale piano industriale volto alla diversificazione ed alla riconversione
industriale, non poteva che generare la fine di tutta la principale realtà
industriale fabrianese.
In questa terribile realtà, in cui versa tutto il territorio
fabrianese, sono necessari, non solo la totale mobilitazione e lotta di tutte
le industrie locali, ma anche il ripristino del valore della solidarietà tra
tutti i lavoratori, illusi dalla politica corporativa ed anti-democratica esercitata
da certe organizzazioni pseudo-sindacali e politiche, che hanno favorito questo
autentico terremoto economico-sociale per la città di Fabriano.
Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Prov. Ancona
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