30/11/13

CITTA' DI FABRIANO: L'ARTICOLO PUBBLICATO IN UN NUMERO DEL SETTIMANALE L'ESPRESSO NEL MESE DI NOVEMBRE RIVELA IL RAPPORTO DI COMMISTIONE TRA LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA E CERTI POTENTATI NAZIONALI.

Il recente articolo pubblicato nel mese di novembre di questo anno nel settimanale L’Espresso evidenzia, senza ombra di dubbio, i rapporti oscuri ed inquietanti tra certi poteri forti che operano nelle Marche e la criminalità organizzata, per i progetti relativi agli smaltimenti illegali di rifiuti, tra i quali, alcuni nocivi per la salute dei cittadini.
Il PCL sez. di Ancona, nell’auspicare un rigoroso intervento dei cosiddetti organi inquirenti (la magistratura), invita tutti i cittadini a consultare il sito internet espresso.repubblica.it, nella categoria inchieste, per accertare la veridicità della notizia, davvero incredibile e vergognosa!
Risulta evidente, prosegue la nota del PCL sez. di Ancona, che a certe grandi famiglie non era sufficiente la desertificazione occupazionale che hanno imposto sia nel territorio marchigiano che campano, ma addirittura, forse per “contenere i costi”, non hanno esitato a contribuire alla catastrofica contaminazione avvenuta, con il contributo di organizzazioni malavitose, della zona della regione Campania, al centro delle cronache nazionali e mondiali.
Tutto ciò conferma il totale disinteresse e le pratiche illegali, con le quali certi signori, tanto esaltati dal centro-sinistra-destra, hanno eliminato uno dei diritti inalienabili più fondamentali per i cittadini: il diritto alla salute!!

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

Fabriano 29/11/2013

23/11/13

Consultorio di Jesi - abortire un'idea sbagliata


Jesi, 22 novembre 2013

 

A tutti gli organi di stampa e informazione

della Regione Marche

COMUNICATO STAMPA:

Consultorio di Jesi: Abortire un’idea sbagliata!

 

Con l’approssimarsi della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, siamo ancora una volta costretti a denunciare, nella nostra regione, un grave attacco alla libertà di scelta e alla dignità della donna perpetrata da chi per secoli l’ha resa oppressa e subordinata alla decisione maschile: la Chiesa.

La scorsa settimana, a Jesi, ha suscitato rabbia e indignazione il “materiale informativo” affisso nella bacheca del Consultorio. In questo spazio, utilizzato dal “Centro Aiuto alla Vita”, è stato affisso un volantino contro l’aborto in cui veniva raccontata la storia drammatica di una donna statunitense pentitasi della scelta di aver interrotto la gravidanza. La storia era imperniata su un racconto a dir poco splatter e con particolari raccapriccianti: "Vedevo il barattolo riempirsi del mio bambino fatto a pezzi".

Nella bacheca sono state esposte foto di feti in tutte le varie fasi della gestazione in modo da dimostrare, attraverso un bombardamento visivo, che già dal primo mese vi è già un bambino formato: “a tre mesi comincio (dice il feto) ad essere espressivo, a dimostrare quel che sento: benessere, dolore paura…”

Oltre ad essere una tortura psicologica, nulla è più infondato scientificamente!

Lasciare spazio al fanatismo religioso in una struttura a cui le donne si rivolgono per risolvere i propri piccoli o grandi problemi, spesso in condizioni psicologiche vulnerabili, rappresenta un vile attacco all’autodeterminazione della donna e alla legge, conquistata con dure lotte, sull’interruzione volontaria di gravidanza.

Tali abusi in un consultorio pubblico non debbono essere più permessi. Questo attacco solleva ancora una volta i numerosi problemi che le donne devono affrontare ogni giorno: dal riuscire a procurarsi la pillola del giorno dopo alla difficoltà di accesso ai servizi socio-sanitari come i consultori; dalla mancanza di educazione sessuale sull’utilizzo di contraccettivi allo scarso ricorso alla pillola abortiva in luogo dell’invasivo intervento chirurgico; per finire con gli obiettori di coscienza che ancora operano nelle strutture pubbliche che hanno il potere di negare, a loro piacimento, le cure richieste e di disporre della vita e del futuro delle donne.

Le donne oltre a dover superare gli ostacoli di un potere dominante che non le vuole rendere autonome, che le mette in posizioni importanti solo quando possono asservire il proprio scopo, che ascolta le loro rivendicazioni solo per manifesto elettorale o solo perché possono ostacolare interessi economici, che le rende merce di scambio su cui basare l’intera politica italiana e oltre a dover subire un’inferiorità economica devono anche essere denigrate, aggredite e rese colpevoli da una religione che difende solo i propri privilegi e da uno Stato che non fa nulla per difenderle.

Volete abortire peccatrici? Bene: ma che sia fatto con dolore fisico e psicologico: è questo il dettato ultimo della caritatevole e amorevole religione! D’altronde, come afferma l’Arcivescovo di Sidney, meglio stuprare un bambino che abortire!

La questione solleva l’importanza della battaglia per ottenere una sanità davvero pubblica, in cui non ci sia spazio per gli obiettori di coscienza, perché non può essere permesso un tale oltraggio. Non bisogna permettere che spazi di pubblico dominio e di pubblica utilità siano nelle mani di pochi, retrogradi maschilisti che si permettono di fare la morale decidendo sul futuro delle singole donne.

In questo periodo marcato da una forte spinta reazionaria, il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene le ragioni di una totale autodeterminazione  delle donne  contro ogni forma di oppressione e sottomissione che sia essa perpetuata dalla politica, dalla religione o dall’economia:

 

-VIA DALLA SANITA PUBBLICA GLI OBIETTORI DI COSCIENZA

 

-PIU’ EDUCAZIONE SESSUALE PER I GIOVANI (MASCHI E FEMMINE), AL FINE DI VIVERE UNA VITA SESSUALE PIU’ SICURA, COMPLETA E LIBERA POSSIBILE

 

-COMPLETA LIBERTA’ DI ACCESSO ALLE CURE PER LE DONNE: COMPRESI GLI ANTICONCEZIONALI, LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO E LA PILLOLA ABORTIVA

 

-SUPPORTO SANITARIO, MEDICO E PSICOLOGICO, ALLE DONNE CHE SCELGONO DI ABORTIRE

 

Con preghiera di massima diffusione

 

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona

 cliccando sull'immagine qui sotto potrete leggere il volantino della vergogna
 

17/11/13

Ecco la vera "fabbrica di Nichi": Vendola "a disposizione" degli assassini e degli sfruttatori!

 
[CLICCA QUI] CLICCANDO QUI POTRETE ASCOLTARE L'AUDIO INTEGRALE DELLA NAUSEANTE TELEFONATA TRA VENDOLA E ARCHINA' (CAPO RELAZIONI ESTERNE DELL' ILVA), CHE E' ATTUALMENTE MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA DA TRASMISSIONI E GIORNALI (FAZIO HA DIFESO VENDOLA A SPADA TRATTA!). VEDIAMO SE VENDOLA ORA NEGHERA'.
 
VENDOLA "A DISPOSIZIONE..."
 
“Sono a disposizione.. dica a Riva che il Presidente non si è defilato”: queste parole di Vendola al portavoce del padrone dell' Ilva sono molto più rilevanti di una risata. Perchè descrivono la subordinazione dei gruppi dirigenti della sinistra (cosiddetta “radicale”)agli interessi del capitalismo e alle sue regole del gioco. Non siamo di fronte a “uno scandalo”. Il vero scandalo sta nella normalità di una funzione di rappresentanza delle esigenze delle classi dominanti: la stessa che ieri portava i dirigenti-ministri di Rifondazione a votare la guerra in Afghanistan o la riduzione dell'IRES per industriali e banchieri, oggi porta il governatore della Puglia a “mettersi a disposizione” di Riva. Lenin diceva” agenzie della borghesia nel movimento operaio”, per descrivere la funzione sociale dei dirigenti riformisti. Nulla di più vero, di più attuale, di più triste.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

08/11/13

Fabriano 15/11/13 - Visita Letta, Prodi, Spacca: il volantino di contestazione del PCL

Il 15/11/2013, alle ore 18.00, in Piazza del Comune, il PCL di Fabriano, darà vita ad un presidio di contestazione alla visita di Prodi, Letta e Spacca in occasione delle celebrazioni della fondazione Merloni.
Cliccando sull'immagine qui sotto ed ingrandendo potrete leggere il volantino che verrà distribuito al corteo dai nostri militanti.
 
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Ancona
 
 
 

05/11/13

VISITA DEL PREMIER ON. LETTA E AGGRAVAMENTO DEI PROBLEMI PER LA CITTA' DI FABRIANO.

L'imminente visita del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Letta, nella città di Fabriano, in occasione delle celebrazioni (o auto-celebrazioni) della "Fondazione Merloni", costituisce un autentico affronto ai drammatici problemi di tutto il territorio fabrianese.
Il PCL sez. di Ancona rinnova la sua disperata protesta contro il disegno politico delle "grandi intese", tutto indirizzato al sostegno di un "potentato economico-politico" regionale, responsabile della drammatica crisi che investe tutto il distretto industriale cittadino.
Non è casuale, prosegue la nota del PCL sez. di Ancona, che oltre alla presenza dell'On. Letta a Fabriano per celebrare la "Fondazione Merloni", sia prevista congiuntamente la partecipazione il giorno 13/11/2013, dell'ex Premier, prof. Prodi.
E' questa l'esemplare conferma della reale commistione esistente tra la presunta classe politica italiana e certi "poteri forti" marchigiani, che con il loro modello di sviluppo mono-settoriale, hanno imposto un autentico tracollo economico e sociale a tutto il distretto industriale fabrianese.
L'unica risposta a tale manifestazione in favore di certe "grandi famiglie" regionali è la mobilitazione unitaria di tutti i soggetti politici antagonisti, contrapposti a questo scempio, attuato contro migliaia di cittadini fabrianesi.
Fabriano, 03/11/2013

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

01/11/13

O di qua’ o di la’.

Il debito pubblico aumenta sempre più e non lo facciamo noi lavoratori, sia ben chiaro!

I “nostri” capitalisti parassitari sono sempre alla disperata ricerca di nuove risorse, alla necessità di sempre e continue riduzioni fiscali. Oggi più di ieri, “centro del pensiero” e la continua riduzione delle tasse sui capitalisti…E IO LAVORATORE…PAGO!!!
Chi mi rappresenta…coloro che chiedono il mio voto per riformare la BCE? Coloro che separano il debito “legittimo” da quello “illegittimo”?
So che queste dirigenze non potranno mai vergognarsi di fronte ai lavoratori perché LORO si esibiscono davanti alle CLASSI DIRIGENTI e non davanti alla CLASSE LAVORATRICE, per prendere il loro bel certificato di “zerbini” e sperare ad un proprio futuro “poltronaro” o ruolo di governo.
Gli pseudo-comunisti ci vogliono portare fuori dall’euro o creare una sorta di moneta comune del Sud Europa: sempre e solo però per peggiorare le condizioni di NOI LAVORATORI o per meglio CONTRATTARE  con il capitalismo.
Tutte queste FANTASIE che cercano di essere COMPATIBILI CON IL CAPITALISMO hanno frantumato il cervello ad una INTERA GENERAZIONE.
Oggi NOI LAVORATORI tutti, dobbiamo scegliere, o con il CAPITALE o con il LAVORO…abbandoniamo capitalisti e banchieri con tutti i loro apparati e diamoci un FINE, l’unica reale prospettiva è: lottare per  l’alternativa degli “Stati uniti socialisti d’Europa”. O socialismo o barbarie, o l’emancipazione dei lavoratori o una profonda regressione sociale, o un GOVERNO dei LAVORATORI o un governo di fetenti col sorriso a 32 denti.

LORO HANNO FALLITO…E NOI DOBBIAMO PRENDERCI E LOTTARE PER UNA 
REPUBBLICA DEI LAVORATORI.

SOLO LA RIVOLUZIONE CAMBIA LE COSE!!!

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona