20/10/12

Il PCL di Pesaro aderisce al comitato referendario contro l'abrogazione dell'articolo 18!

La sezione pesarese del Partito Comunista dei Lavoratori dichiara fin da subito la sua adesione al comitato sorto nella provincia al fine di coordinare l'attività di raccolta firme per il referendum contro l'abrogazione dell'articolo 18, conscio della ferma necessità di procedere tramite qualsiasi mezzo di mobilitazione ad arginare la area montante di provvedimenti reazionari ed antipopolari che il governo Monti sta sistematicamente mettendo in atto per salvare banche e padronato dal serio rischio di precipitare entro la voragine del debito pubblico, e di cui l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori altro non è che la più odiosa punta di diamante.
Nel dichiarare la propria adesione il PCL afferma anche la sua volontà di mettersi fin da subito a disposizione del comitato per qualsiasi attività comune di propaganda e raccolta firme che sarà messa in atto da ora in avanti.

Partito Comunista dei Lavoratori
Sez. Pesaro
pclpesaro@virgilio.it

Fabriano: siamo sull'orlo della catastrofe sociale

 
La drammatica crisi economica e sociale che sta investendo tutto il territorio fabrianese ha trovato accoglienza su tutti i principali organi d’informazione locali e regionali.
Il Partito Comunista dei Lavoratori si chiede dove siano finiti oggi quei personaggi, quelle forze politiche e sociali, che per lunghi decenni hanno esaltato il modello fabrianese fondato sul mono-settore e sullo strapotere di poche ricchissime famiglie che hanno sempre fatto il bello e cattivo tempo. Un modello che il PCL, insieme a pochi altri, ha sempre contestato, anche in tempi non sospetti, quando tutto sembrava andare a gonfie vele.
Non ricordano più “certi signori” del centro-sinistra-destra le loro campagne denigratorie contro i pochi cittadini di questa città che con passione ed onestà morale denunciavano i pericoli di un modello di sviluppo insostenibile e che, complice la crisi e la globalizzazione era destinato alla sua implosione catastrofica?
Come risponderanno ora quei politici, quei sindacalisti, quelle istituzioni, alle migliaia di lavoratori che stanno perdendo il proprio posto di lavoro? E chi si occuperà dei lavoratori del cosiddetto “indotto” che già hanno perso lavoro, reddito e dignità?
Perché l’amministrazione comunale si limita a convocare riunioni “di commissione”, in cui il diritto di parola è riservato solo ai propri consiglieri, assessori ed alcuni imprenditori locali con l’esclusione anti-democratica delle vere vittime di questa crisi, ovvero i lavoratori fabrianesi e le loro famiglie?
 
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Ancona
 

19/10/12

Manifestazione nazionale NO MONTI DAY


Per prenotare il pullman da Ancona contattarre
il numero 3286752745