28/04/14

Elezioni di Cerreto: Il PCL l'unico Partito a favore dei lavoratori!

 
 
Cerreto d’Esi, 26 aprile 2014
 
A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche
COMUNICATO STAMPA:
Elezioni amministrative 2014 di Cerreto D’Esi - Goldoni (PCL): siamo noi l’unico vero partito presente alle elezioni
Ufficialmente presentata la lista del Partito Comunista dei Lavoratori per le comunali di Cerreto D’Esi (AN)
<>, queste sono alcune delle parole d’ordine di Mauro Goldoni, candidato  sindaco a Cerreto d’Esi (AN) per il Partito Comunista dei Lavoratori, che prosegue: << Siamo l’unica forza coerentemente anticapitalista e sempre dalla parte dei lavoratori presente a questa tornata elettorale! Restiamo fuori da ogni coalizione di centro sinistra non per settarismo, ma  per rilanciare e costruire una politica che si interessi e tuteli le ragioni dei lavoratori e delle loro famiglie, in netta contrapposizione con chi si siederà sui banchi del  consiglio comunale come referente per i profitti e i guadagni di pochi, in continuità di chi ha sempre amministrato il nostro territorio per generazioni!>>.
Inoltre il 38 enne operaio della Desi Mobili afferma: <  in questi anni da parte di nessun esponente politico del nostro paese una dura e concreta presa di posizione nei confronti dei processi di delocalizzazione del lavoro, finanziati con soldi pubblici dal governo centrale e dalla giunta regionale Spacca, risorse non utilizzate e redistribuite  per investimenti di crescita e di tutela sociale, ma regalate e destinate a chi ha distrutto il lavoro e ha contribuito ad impoverire il nostro territorio. Solo chi è a stretto contatto con la crisi (operai, precari, disoccupati, pensionati) può comprendere le ragioni della presentazione del nostro programma: unico strumento alternativo per le ragioni dei lavoratori e dei nostri figli, in piena rottura con gli interessi di banche e grandi gruppi industriali locali>>.
Il PCL sarà presente alle elezioni di Cerreto con una lista giovane, interamente composta da lavoratori, precari e disoccupati. Gli altri candidati sindaco del PCL nelle Marche sono il giovanissimo studente-lavoratore Gianmarco Romagna (per le comunali di Pesaro), e l’agguerrito pensionato Giorgio Bendelari (per Serra de’Conti).
 
 Con preghiera di massima diffusione
 
Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona

Comunicato stampa sul 25 aprile a Fano

 
Consideriamo ipocrita l'attacco mediatico e le condanne, arrivate anche da ambienti "di presunti" antifascisti, nei confronti dei compagni che questo 25 aprile a Fano hanno animato la manifestazione cittadina, colpevoli di aver lanciato due uova contro la sede del centro-destra e di aver bruciato la bandiera di Forza Nuova.
Tutto questo mentre scritte di stampo nazista appaiono davanti alla sede dell'Anpi e alla Sinagoga. Molti tra coloro che oggi accusano i compagni di essere violenti non condannano la violenza (quella sì reale) della società capitalista e durante tutto l'anno si adoperano per sdoganare il fascismo e offendere la memoria della Resistenza partigiana, mettendo sullo stesso piano partigiani e soldati della RSI.
Noi condanniamo il fascismo come uno degli strumenti che il capitalismo ha adottato nel corso della sua sanguinaria storia per reprimere il movimento operaio e le minoranze etniche, religiose, civili e politiche.
Per questa ragione l'antifascismo non è finito il 25 aprile del 1945, ma è vivo e vegeto in tutti i compagni che lottano per un altro mondo e un'altra società, che oggi come 70 anni fa non può che essere il socialismo.

Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Pesaro

27/04/14

IL PCL ALLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI DI PESARO..


Il Partito Comunista dei Lavoratori si presenta alle prossime elezioni amministrative di Pesaro con un programma apertamente anticapitalista. Saremo l'unica falce e martello presente sulla scheda elettorale, l'unico partito di sinistra che non si presenta in coalizione con Matteo Ricci, sostenuto persino dalla lista di Fiumani. Rivendichiamo apertamente un’alternativa rivoluzionaria, l’unica in grado di fermare l'attacco in atto ai danni dei lavoratori.
Il nostro programma parte dal rifiuto  di subordinarsi al Patto di Stabilità che strangola i Comuni.
Rivendichiamo la gratuità di tutti i servizi comunali per i lavoratori disoccupati e un piano serio di aiuti e sussidi per i lavoratori in cassa integrazione e mobilità. Assistiamo ad una schizofrenica situazione in cui abbonda la necessità di interventi concreti sul territorio, mentre migliaia di lavoratori sono costretti a restare inattivi. E' il momento di programmare grandi interventi riguardanti il recupero del dissesto idrogeologico, la bonifica del Foglia, l'edilizia scolastica. Riteniamo invece del tutto inutili e dannose opere faraoniche quali il casello di Santa Veneranda e l'ospedale a Fosso Sejore. I veri problemi della sanità sono le liste d'attesa e la carenza di servizi che costringono a rivolgersi ai privati. La sede ospedaliera può essere migliorata e potenziata senza alcun bisogno di deturpare un altro spazio verde.
Gli sfratti aumentano in maniera vertiginosa, mentre si continua a costruire e a lasciare vuote le nuove costruzioni. La soluzione a questa piaga sociale è immediata: requisizione delle case sfitte e delle proprietà della Chiesa (esclusi i luoghi di culto) da mettere a disposizione della popolazione bisognosa. Pesaro è anche campionessa di esternalizzazioni e privatizzazioni: siamo per la ripubblicizzazione dei servizi, delle case di riposo e delle scuole dell'infanzia. Ogni finanziamento pubblico alle scuole private va immediatamente abolito.
Partiamo da Pesaro consapevoli che la battaglia che è necessario condurre non può essere vinta in un singolo comune: il nostro obiettivo è un governo dei lavoratori per i lavoratori. Presenteremo il nostro programma in maniera più dettagliata, insieme al nostro candidato sindaco, il venticinquenne Giammarco Romagna, e i candidati alla carica di consigliere, il 28 aprile presso la Sala Rossa del Comune di Pesaro dalle ore 18.
Intorno al nostro programma abbiamo registrato interesse anche da parte di alcuni compagni di Rifondazione Comunista, disposti a candidarsi nella nostra lista. Dopo le dichiarazioni pubbliche del compagno Giovanni Del Monte siamo giunti però alla conclusione che i nostri obiettivi non collimano. Prendiamo le distanze dalle dichiarazioni apparse ieri (23 aprile) su Il Resto del Carlino. Il nostro obiettivo non è quello di non far ottenere un consigliere alla lista “La Sinistra”, il nostro obiettivo è quello di portare, all'interno di una campagna elettorale stantia, delle parole d'ordine rivoluzionarie, un punto di vista diametralmente opposto a quello comune. Molto più dei voti che prenderemo ci interessa sfruttare la campagna elettorale per tentare di risvegliare l'interesse nei tanti lavoratori e studenti che sognavano un altro mondo possibile e che ora si sentono stanchi e delusi da questa politica. Nei confronti dei partiti che compongono “La Sinistra” ci consideriamo leali avversari politici, questo non ci impedisce di collaborare su singole battaglie di cui condividiamo il fine. Non ci saranno dunque compagni del Prc nella nostra lista, in quanto preferiamo non confondere l'obiettivo, pur legittimo, esternato da Del Monte, con il nostro che è ben altro e ben più alto. 
 
Partito Comunista dei Lavoratori
sezione di Pesaro

24/04/14

UN 25 APRILE DA RIVOLUZIONARI. CONTRO IL GOVERNO RENZI. CONTRO IL CAPITALISMO. PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI

La sollevazione partigiana del 45 rovesciò il regime nazifascista. Le aspirazioni più profonde di quella giovane generazione andavano ben al di là: ponevano in discussione il regime capitalista che aveva generato il fascismo, e le classi dirigenti che lo avevano sostenuto e foraggiato. La “rossa primavera” delle canzoni partigiane parlava di socialismo e di potere dei lavoratori.


LA RESISTENZA: UNA RIVOLUZIONE TRADITA

Ma le direzioni della sinistra italiana a partire dal PCI di Togliatti tradirono la Resistenza Partigiana. In accordo con Stalin, e le sue intese di spartizione con le potenze capitaliste “democratiche”, salvarono il capitalismo italiano. Si accordarono con la DC e i partiti borghesi per una soluzione di governo di unità nazionale, che salvaguardasse la proprietà dei capitalisti, rimettesse in sella i vecchi prefetti, amnistiasse i fascisti. Il ministro di Grazia e Giustizia era Togliatti, a braccetto di De Gasperi. Fu la pugnalata alla schiena di una rivoluzione possibile. La Costituzione borghese del 48 concordata fra De Gasperi e Togliatti sigillò il tradimento della Resistenza. “ Una rivoluzione promessa in cambio di una rivoluzione mancata” scrisse Calamandrei. Era la verità.

Tutto ciò che seguì, nella lunga pagina del dopoguerra ( dalla repressione degli operai e dei comunisti sino allo stragismo di Stato) è la riprova dell'ipocrisia della “democrazia” borghese: come diceva Lenin “un paradiso per i ricchi, un inganno per gli sfruttati”. La letteratura della Costituzione serviva a mascherare questa verità.


MATTEO RENZI: UN ASPIRANTE BONAPARTE

Oggi gli ultimi eredi del PCI dopo infiniti trasformismi hanno concluso la propria carriera nel PD di Matteo Renzi. Relegati a ultima ruota di scorta dal partito liberale da loro stessi fondato. Un partito divenuto il comitato elettorale di un piccolo Bonaparte in pectore, che rompe definitivamente con ciò che resta della Costituzione borghese del 48 per puntare ad una propria soluzione di comando. Con una legge elettorale truffa peggiore di quella dei fascisti del 23 ( legge Acerbo) che assegna a una minoranza la maggioranza del Parlamento, e pone il Parlamento sotto il controllo stabile del governo. Una enormità. Che serve solo a rendere più rapide, stabili, governabili, le politiche di precarizzazione selvaggia del lavoro, dei tagli sociali, delle privatizzazioni, a uso e consumo dei profitti dei capitalisti e delle banche. E' il progetto di una Repubblica reazionaria.

Il fatto che oggi manchi ogni reale opposizione a sinistra a questo progetto e al governo Renzi; che le burocrazie di CGIL e FIOM coprano la truffa populista degli 80 euro, a sua volta funzionale a mascherare quel progetto; che le stesse sinistre cosiddette “radicali” non promuovano una mobilitazione nazionale contro questa infamia, ed anzi preferiscano imboscarsi in liste civiche di liberal progressisti, misura non solo la capitolazione dei gruppi dirigenti della sinistra italiana. Ma lo spazio che di fatto offrono con questa politica all'opposizione populista di Beppe Grillo e al suo progetto di Repubblica plebiscitaria senza partiti e sindacati sotto il controllo della ( sua ) Rete. Oggi il nuovo bipolarismo Renzi/Grillo trascina la deriva della democrazia borghese italiana.


PER UNA REPUBBLICA DEI LAVORATORI.
PER UNA SINISTRA CHE NON TRADISCA

Passato e presente ci chiamano dunque a un bilancio e alla necessità di una svolta.
Occorre costruire una sinistra rivoluzionaria, che stia sempre e solo dalla parte dei lavoratori, che rompa con la compromissione coi loro avversari, che leghi ogni battaglia immediata, sociale e democratica, ad una prospettiva di rivoluzione. Il capitalismo non ha più nulla da offrire né in termini sociali né in termini di democrazia. La sua sopravvivenza trascina con sé una regressione storica sempre più profonda delle condizioni sociali e dei vecchi diritti costituzionali. Solo una rivoluzione socialista, solo un governo dei lavoratori che rifondi la società da cima a fondo, può impedire una deriva reazionaria. In Italia e in Europa.

Per questo l'unico modo di onorare realmente la memoria del 25 aprile è di lottare per la Liberazione dalla dittatura del capitale, la speranza per cui tanti partigiani combatterono e morirono.

Dare un partito a quella speranza. Dare un partito al programma di una Repubblica dei lavoratori, è l'impegno quotidiano del Partito Comunista dei Lavoratori. L'unico partito che non ha mai tradito gli operai.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

Articolo del Corriere Adriatico sul compagno Bendelari - candidato sindaco del PCL al comune di Serra De'Conti (AN)

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19/04/14

Serra De'Conti (AN) - il PCL per Bendelari sindaco: ecco il programma

 
Elezioni Amministrative 2014 a Serra De'Conti
Programma Del Partito Comunista Dei Lavoratori
Premessa:
Il P.C.L. sarà presente nella competizione elettorale del 25 maggio p.v. con l'impegno di rappresentare nel consiglio comunale una voce fuori dal coro,la vera sinistra che non tradisce!
I nostri eletti si impegneranno a contribuire al ripristino dei tanti diritti da troppo tempo gravemente lesionati che hanno determinato il distacco dei cittadini dai loro rappresentanti.
È nostra convinzione che il diritto al lavoro deve essere garantito nei territori dove l'ingegno umano lo produce.
È per questo motivo che da anni combattiamo contro le delocalizzazioni che rischiano di desertificare ulteriormente anche le nostre piccole realtà.
Saremo vigili e attenti affinché i nuovi progetti di ulteriore urbanizzazione siano rispettosi dell'ambiente e non deturpino l'esistente.
Sarà nostro impegno proporre una verifica sull'urbanizzazione sino ad oggi realizzata affinché quanto sinora costruito sia stato eseguito rispettando l'ambiente circostante.
Programma
1)Rispettosi dell'ambiente chiederemo che l'amministrazione comunale verifichi periodicamente la situazione idrogeologica del nostro territorio onde intervenire prima che si creino situazioni di disagio dovute a condizioni climatiche sfavorevoli, convinti come siamo, che sia meglio prevenire, intervenendo prima, piuttosto che doverlo fare a disastro avvenuto e per questo sarà impegno dei nostri eletti chiedere una attenta e costante manutenzione delle nostre strade e dei nostri corsi d'acqua.
2)Difendere il diritto dei nostri concittadini a condurre una
vita dignitosa, chiedendo all'amministrazione comunale di attuare progetti associativi e di solidarietà che coinvolgano le realtà esistenti nel nostro territorio in collaborazione con i comuni limitrofi. Da anni ci battiamo come P.C.L. affinché anche i nostri giovani abbiano spazi idonei per gestire il loro tempo libero, soddisfacendo autonomamente i loro specifici interessi. La vita associativa degli anziani è una realtà radicata da anni nel nostro comune, perché la stessa condizione non deve crearsi per i nostri giovani? Riteniamo a tutt'oggi valida la proposta che avanzammo nella scorsa legislatura riguardante la costruzione di un progetto associativo tra le varie componenti del volontariato che operano nel nostro comune anche in collaborazione con i comuni limitrofi ed altri enti istituzionali.
3)La grave crisi economica che ha purtroppo colpito anche il nostro territorio impegnerà chi governerà il nostro Comune ad un maggiore controllo sull'intero tessuto abitativo affinché siano evitate richieste di affitti privati a volte al limite dello strozzinaggio, premiando con accordi tra ente locale e proprietari coloro che non approfittano della grave situazione socio economica che penalizza diverse famiglie e diverse attività. Da oltre 30 anni nel nostro Comune non si costruiscono alloggi di edilizia popolare convenzionata. Ripristinare una commissione consigliare che si interessi di queste problematiche può divenire un segnale forte presso i nostri concittadini, di un ulteriore impegno degli eletti in favore di quanti non sono in grado di "aprire" mutui per pagarsi la costruzione di una casa o acquistare un locale per avviare un'attività in proprio.
4)La costruzione di nuovi progetti culturali dovrà essere avviata impegnando quanti nella nostra comunità intendono realizzare, una loro idea ed intendono condividerla con altri...ciò richiede una razionalizzazione attenta ed oculata delle risorse disponibili.
5)Ripristinare servizi specialistici nei nostri poliambulatori al momento soppressi.
6)L'impegno dei nostri eletti sarà anche quello di contribuire a rendere sempre più accogliente e solidale la nostra piccola comunità prestando particolare attenzione a quelle situazioni di disagio create da calamità naturali, carestie, malattie e guerre, attraverso il sostegno ad un progetto permanente che con incontri, conferenze e dibattiti, superi la semplice illustrazione, troppe volte deformata da un'interpretazione di parte. La pace è un impegno che va oltre le etnie, le religioni e le nazioni.
7)Ripristinare i cartelli con la scritta "comune denuclearizzato" agli ingressi stradali del nostro Paese.
8)Promuovere la partecipazione dell'intera collettività serrana alla vita culturale,associativa e politica del nostro Paese.
Per queste e tante altre ragioni invitiamo le elettrici e gli elettori a votare per il Partito Comunista dei Lavoratori, l'unica sinistra coerentemente sempre dalla parte dei lavoratori, dei disoccupati, dei pensionati e degli studenti
 

13/04/14

LE ACCUSE DELL'A.D. DELLE MILIANI CONTRO IL PCL SONO FARNETICANTI E TENDENZIOSE.

In un importante incontro, tenutosi a Verona nell'ultima decade del mese di Febbraio, tra l'ilarità generale, l'AD delle Miliani, in presenza di tutti i massimi rappresentanti sindacali e di molti dirigenti di tutto il gruppo industriale Fedrigoni Group, ha rivolto delle ridicole accuse contro il PCL, ritenendolo responsabile della interruzione delle trattative per la vendita di tutto il gruppo industriale, in favore della Delfort Group.
Il PCL sez. di Ancona, appresa tale notizia, "ringrazia" il Sig. Alfonsi per l'attenzione e la grande importanza che concede ad una piccola forza politica come la nostra.
La realtà è naturalmente opposta ai "teoremi fantasiosi" dell'AD delle Miliani e, forse, va ricercata su precise volontà politiche, proprio del Sig. Alfonsi Claudio, che continua a ricorrere al più squallido "scaricabarile", per nascondere le responsabilità.
Ma perché il dirigente delle Miliani si occupa delle strategie politiche del PCL, quali quelle delle nazionalizzazioni, e non dei gravi problemi che l'industria fabrianese continua ad avere negli assetti societari, a causa della totale mancanza di ricambio generazionale nel management delle Miliani? Perché non dice niente sul sistema di sottogoverno che tuttora caratterizza la non-gestione delle risorse umane nelle Cartiere Miliani?
Come mai il Sig. Alfonsi non si esprime sulla perdurante campagna elettorale che qualche suo accolito persiste nello svolgere all'interno dell'impresa fabrianese in favore del premier, non eletto, Matteo Renzi, del resto sponsorizzato da un suo parente strettissimo, il Sig. Ennio Doris, esponente di primo piano della Banca Mediolanum, di Berlusconiana memoria?
Alla faccia della coerenza e della serietà, egr. Sig. Alfonsi, a differenza del PCL, mostrate a tutti i vostri trasversalismi e trasformismi ormai consolidati!
Per tutto ciò il PCL sez. di Ancona ritiene incondivisibile la scelta dell'onoris causa A.D. dell'Miliani ed esprime nuovamente grande preoccupazione per il futuro delle Cartiere Miliani.

Fabriano, 06/04/2014

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

01/04/14

Il PCL alle prossime elezioni comunali di Cerreto d ’Esi

Il Partito Comunista dei Lavoratori alle prossime amministrative si presenterà con una propria lista di militanti ,lavoratori,disoccupati attivi nel nostro territorio. La drammaticità della crisi sempre più nera a discapito delle fasce più deboli che vedono un impoverimento irreversibile sul piano economico ma anche nei diritti primari,spinge ancora una volta il PCL ad una presentazione indipendente fuori da ogni coalizione borghese di centro sinistra  , pilastro primario delle ragioni e della forza dei vari potentati locali di qualsiasi colore o tendenza essi siano,per riportare sul nostro territorio un opposizione sociale anche all’interno del consiglio comunale, che crei i presupposti per far  cadere il muro servile,clientelare a favore di chi di questo territorio ne ha fatto un officina di profitti, ridotto ormai ad una polveriera sociale arrivata al collasso .La presentazione di un programma alternativo contro la crisi  ,condiviso nella teoria e nella pratica,diviene l’unico strumento rimasto per rilanciare e tutelare tutti quei lavoratori,quei giovani che sono destinati ad un futuro segnato da precarietà, affanno, disoccupazione .La necessità di tutelare i propri incarichi,la necessità di rimanere fedeli alle istituzioni ed ai “personaggi” più vicini,sicuramente produrrà un rimescolamento della passata giunta comunale che si ricomporrà per rispondere  alle esigenze dei profitti  del capitale,a danno delle reali esigenze dei lavoratori e dei cittadini più colpiti dalla crisi .Il dato più desolante e vergognoso registrato in questi ultimi cinque anni di amministrazione da maggioranza alla finta opposizione ,è stato quello della mancata critica e presa di posizione nei confronti delle delocalizzazioni della maggior parte dei siti produttivi presenti sul nostro territorio comunale arrivando  ormai alla crisi sociale più grave dell’ultimo mezzo secolo.  L’importanza di mantenere intatti gli equilibri tra amministratori e le varie anime della borghesia di tutto il territorio montano ha portato nel tempo alla perdita della funzione principale  che un consiglio comunale dovrebbe avere ed esercitare:la tutela indiscriminata dei propri cittadini senza nessuna differenza di appartenenza, e di ceto sociale .Di fatto si è verificato tutto il contrario:ancora una volta è prevalso il senso di tutela al potere a discapito del lavoro salariato sul quale è stato scaricato tutto il peso della crisi economica. La nostra piccola comunità è l’emblema e la cartina tornasole di chi denuncia ormai da più di un ventennio i risvolti di un sviluppo socio economico basato tutto sull’industrializzazione metal meccanica mono settoriale che ha precluso lo sviluppo di un economia alternativa più vicina ed utile alle varie esigenze della popolazione. Per mezzo di questo sistema vizioso,oggi ci ritroviamo con uno strato sociale di popolazione disagiata che subisce le scelte politiche nazionale e locali che hanno protetto una piccola minoranza che ancora una volta vede aumentare in maniera esponenziale i profitti e gli utili .Come PCL il nostro obbiettivo è quello, nella futura competizione elettorale nel sistema borghese,di costruire un programma e un gruppo di lavoro che si riconosca nell’anticapitalismo e che creda  che l’unica strada percorribile sia quella di una nuova giunta comunale fortemente rappresentativa ed influenzata dai lavoratori e soprattutto vicina alle loro istanze. E’ ora di chiudere definitivamente il tempo dei grandi manager,degli  assicuratori e di chi per troppo tempo ha utilizzato il voto popolare per interessi privati fautori della situazione durissima della nostra piccola comunità .La presentazione coerente del nostro programma servirà per cercare di rompere definitivamente le catene che legano da troppo tempo il destino di migliaia di individui con i futili interessi dei capitalisti.
Mauro Goldoni
Partito Comunista dei Lavoratori
Candidato Sindaco al comune di Cerreto D'Esi (AN)