31/12/13

Ottimisti nella Volontà.

Per l’Italia non c’è nessuna possibilità di progresso sulla via del capitalismo se non risollevarsi a spese dei lavoratori e sulla loro pelle (come già in gran parte è stato fatto!).
Il putridume della nostra società, la degenerazione del capitalismo italiano che sempre più rappresenta alla luce del sole “ un comitato d’affari con la borghesia”, ha assolutamente bisogno che gli ultimi burocrati riconosciuti “istituzionalmente” come rappresentanti del mondo del lavoro vengano distrutti, o per meglio dire, DOMINATI dal capitalismo ( guarda caso, proprio nel momento della sua massima fragilità) legandoli al suo seguito, al suo perpetuo rapporto di sfruttamento.
Prima nei fatti, poi anche a parole i socialdemocratici hanno non solo rinunciato alla rivoluzione se mai l’avessero sognata, ma anche alle riforme dove oggi non hanno più terreno. Oggi i traditori dei lavoratori mettono sul tavolo i pochi diritti rimasti e contrattano su quest’ultimi…salvaguardando così la loro riconoscibilità di dirigenza burocratica al tavolo del padronato. Contribuendo così a dar man forte all’ideologia dominante di continuare a: detassare i capitalisti a spese del lavoro che in questa fase storica viene distrutto per pagare la loro crisi.
Vent’anni fa tutti declamavano la tanta annunciata “ prosperità futura”, oggi alla prova dei fatti assistiamo ad un declino senza precedenti dove la rivoluzione assume sembianze di “nostalgia sognatrice”, dove i lavoratori sono stati ridotti a collante dell’unità nazionale a salvezza della società borghese, al populismo e al nuovo fascismo.
Grandi rinunce, apatia e indifferenza che i nostri padri, nonni e bisnonni nemmeno passava per l’anticamera del cervello! Rivoltati ora, non nella tomba! Questo è il loro monito di fronte alla degenerazione del capitalismo in putrefazione sociale e culturale.
Non esiste spettacolo storico più nauseante e ripugnante di questa decomposizione del lascito di lotte storiche passate e di tutte le loro speranze.
Anche se i governi non hanno più mezze misure e cercano di sbarazzarsi completamente delle “minime” pressioni delle organizzazioni operaie…anche se il fascismo è in agguato cercando di mobilitare sempre più le classi che si trovano immediatamente sopra al proletariato…questo non riuscirà a fermare la lotta per la libertà! Credo che esista un livello sotto al quale la classe lavoratrice non possa essere costretta a scendere.
La speranza nella ricostruzione della 4° Internazionale per la liberazione dell’umanità dall’oppressione, dallo sfruttamento, dalla gigantesca irrazionalità che il capitalismo ci impone…l’autonomia dei comunisti, il loro programma rivoluzionario, l’opposizione di principio ai governi borghesi, la rottura con i centristi e riformisti, la loro tattica, il loro rifiuto per l’estremismo. La consapevolezza di una rottura con lo stato borghese per  la rivoluzione sociale e la necessità della dittatura del proletariato mi danno puro ottimismo nella volontà di costruire un futuro migliore.
Solo la rivoluzione cambia le cose!
Buon 2014 a pugno chiuso!

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez. Ancona Nucleo Montano

12/12/13

Indesit: la fine delle trattative inesistenti.

“ Quando c’è un voto popolare e democratico, siamo sempre in presenza di un fatto positivo”. Così stamane aprono i giornali sul voto dei lavoratori Indesit dove si conferma ancora una volta la linea “antidemocratica e antioperaia”. Più la crisi capitalistica avanza, più si è costretti a subire le politiche manageriali senza scontro e per di più sul terreno cercato dal padronato. Si presenta come “interesse generale” l’interesse privato dei capitalisti che sono i principali beneficiari…ma la cosa sembra non interessi più o viene adeguatamente nascosta.
I sindacati gialli Cisl e Uil, Ugl avevano già da tempo sottoscritto l’accordo con i manager  dell’azienda ad esclusione della Fiom contraria. “Si tratta di un importante risultato e saremo vigili sulla sua attuazione”…(dichiarano i sindacati gialli destroidi…e noi ci crediamo).
I lavoratori della Indesit sono stati costretti ha scegliere  non avendo alternative: a cinque anni di cassa integrazione e mobilità o licenziamenti come successe alla Antonio Merloni. Dopo il voto a senso unico propagandato come unica prospettiva e alternativa, i dirigenti Fiom si allineano firmando anche loro l’accordo, precisando che tale firma arriva soltanto dopo “un atto democratico in cui hanno rappresentato i lavoratori” e siccome la Fiom ha assoluto rispetto per i lavoratori si è subordinata un’altra volta alla dialettica del padronato.
Oggi si acclama di come tutti debbano rendersi conto di questo fatto importante, perché finalmente dopo tante passeggiate a Roma sotto il Ministero allo Sviluppo economico “i lavoratori sentono l’unità dei propri rappresentanti” , dove si ripristina ( in verità non è mai stato l’inverso) “un confronto costruttivo” che sta per: SI FA COME DICIAMO NOI, E VOI SIETE LIBERI DI ESSERE D’ACCORDO CON QUELLO CHE ABBIAMO GIA’ DECISO.
Le responsabilità della CGIL, il più grande sindacato dei lavoratori d’Italia con capacità di direzione di massa del movimento operaio ha delle responsabilità ENORMI, dovute alle sue direzioni politiche e sindacali e alla sua burocrazia. Susanna Camusso invece di concertare su “elaborati tavoli da pranzo” con il padronato e portare avanti il programma di Confindustria dichiarando come se non bastasse che “lo sciopero generale non serve a niente, è una forma di manifestazione obsoleta”: 1. Farebbe meglio a prendere sottobraccio Squinzi ed andare a cena fuori, lasciando la direzioni a giovani delegati di fabbrica che fanno della loro vita un fine per emancipare le condizioni dei lavoratori e che grazie alle SCELTE SCELLERATE DELLA BUROCRAZIA imposte dall’alto si ritrovano a pagare in prima persona vedendo distrutto il lavoro fatto fin lì, e cosa peggiore causando un ulteriore arretramento sulla coscienza dei lavoratori, annullando il movimento operaio, privandolo di un punto di riferimento, indebolendo tutti i movimenti di massa a partire da quello studentesco.

VERGOGNA!!! Una rabbia enorme invade i lavoratori per la vostra complicità.

A fronte di continui attacchi ai diritti dei lavoratori non si può che rispondere in un modo: costruire il PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI che si ponga all’altezza di ogni situazione eliminando privilegi e sfruttatori, riportando con la LOTTA di CLASSE, il rovesciamento all’ASSERVIMENTO ridando dignità a 16 milioni di lavoratori che ad oggi non hanno più ne diritto di sciopero, ne di consultazione, figurarsi il diritto di votare i suoi dirigenti e cacciare via i traditori di classe. Un partito che non chieda più precarietà, ma anzi si promulga a CANCELLARE le leggi capestro fatte finora. Un partito che non permetta più licenziamenti, delocalizzazioni, disoccupazione, aumento dell’età pensionabile, crollo del potere di acquisto, smantellamento dei servizi e dello stato sociale.
Se si tolgono i diritti ai lavoratori si tolgono a tutta la società.
In un quadro mondiale dove la voce centrale dominante e quella di concorrere alla riduzione delle TASSE sui CAPITALISTI, noi lottiamo e ci battiamo per l’esatto contrario, ci battiamo per una repubblica dei lavoratori, per un governo dei lavoratori su un programma anticapitalista. Questa è l’unica alternativa per le future generazioni, e l’unica coerente rivendicazione politica oggi più attuale che mai e oggettivamente praticabile.
Loro hanno fallito, tutti hanno fallito ma continuano a legiferare all’interno delle regole del capitalismo quale animale in putrefazione. Prima che rialzino la testa con una nuova valanga reazionaria…riprendiamoci il nostro futuro!
Per gli “ Stati uniti socialisti” d’Europa unica reale prospettiva di progresso per il mondo del lavoro e non del capitale e della maggioranza della società europea!

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez. Ancona

CITTÀ DI FABRIANO: L'AUMENTO DELL'IMPOSTA RELATIVA ALLA TARES RAPPRESENTA UN OLTRAGGIO VERSO TUTTI I CITTADINI, PROVATI DALLA CRISI DEL DISTRETTO INDUSTRIALELOCALE.

La vicenda, davvero incredibile, riguardante il pagamento della tassa "TARES" da parte dell'amministrazione comunale, presieduta dal Sindaco, sig. Sagramola, costituisce un atto odioso contro tutti i cittadini fabrianesi.

La maggioranza politica che governa la città di Fabriano, sembra non accorgersi della catastrofica crisi di tutto il distretto industriale, provocato da certi "poteri forti" che forse, proprio nel Sindaco, sig. Sagramola, hanno individuato il proprio "referente politico"!
Le legittime contestazioni di tutti i cittadini onesti, nei riguardi di tale, esorbitante tassazione, che rischia di far precipitare oltre la soglia di povertà migliaia di cittadini, già privati di un loro posto di lavoro, conferma il vero volto della giunta Sagramola, del tutto insensibile alle necessità della popolazione fabrianese.
Il PCL sez. di Ancona, nel rinnovare la solidarietà a tutti i fabrianesi penalizzati da tale imposta, che giova rammentarlo, è una delle più alte di tutto il territorio nazionale, rivendica da subito una totale mobilitazione di tutta la città, la quale, in virtù dei valori morali e costituzionali, deve richiedere, da parte della "sinistra alternativa" le dimissioni dell`attuale giunta comunale che governa la città di Fabriano.
È da considerare vergognoso il vuoto politico che la sedicente "sinistra fabrianese" ha creato anche su questa vicenda significativa, regalando alla "destra cittadina" l'opportunità volta all'appropriazione e alla strumentalizzazione di questa inaccettabile vicenda.

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

10/12/13

Cafè Revolution n° 55 (dicembre 2013)

Cliccando sulle immagini qui sotto potrete leggere il numero 55 (dicembre 2013) di Cafè Revolution, l'allegato mensile per la zona di Fabriano (AN) e dintorni al Giornale Comunista dei Lavoratori.
 
 
 
 
 
 

 

 

 
 
 
 


01/12/13

Rifiuti tossici in Campania:Spunta l'Indesit dei Merloni

Dal sito Internet delL'Espresso
 
Per la commissione parlamentare l'azienda si è avvantaggiata "con certezza" dell'opera di smaltimento criminale dei casalesi. Le indagini della Criminalpol, dimenticate in un cassetto per quasi 20 anni, sono adesso agli atti del processo contro Chianese, considerato l'inventore del traffico illecito di sostanze tossiche. L'Espresso e RE Inchieste hanno ricostruito le intercettazioni e i rapporti esclusivi con i "manager" della società. Che si difende: "Mai coinvolta in attività illecite" 
               
 
 

30/11/13

CITTA' DI FABRIANO: L'ARTICOLO PUBBLICATO IN UN NUMERO DEL SETTIMANALE L'ESPRESSO NEL MESE DI NOVEMBRE RIVELA IL RAPPORTO DI COMMISTIONE TRA LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA E CERTI POTENTATI NAZIONALI.

Il recente articolo pubblicato nel mese di novembre di questo anno nel settimanale L’Espresso evidenzia, senza ombra di dubbio, i rapporti oscuri ed inquietanti tra certi poteri forti che operano nelle Marche e la criminalità organizzata, per i progetti relativi agli smaltimenti illegali di rifiuti, tra i quali, alcuni nocivi per la salute dei cittadini.
Il PCL sez. di Ancona, nell’auspicare un rigoroso intervento dei cosiddetti organi inquirenti (la magistratura), invita tutti i cittadini a consultare il sito internet espresso.repubblica.it, nella categoria inchieste, per accertare la veridicità della notizia, davvero incredibile e vergognosa!
Risulta evidente, prosegue la nota del PCL sez. di Ancona, che a certe grandi famiglie non era sufficiente la desertificazione occupazionale che hanno imposto sia nel territorio marchigiano che campano, ma addirittura, forse per “contenere i costi”, non hanno esitato a contribuire alla catastrofica contaminazione avvenuta, con il contributo di organizzazioni malavitose, della zona della regione Campania, al centro delle cronache nazionali e mondiali.
Tutto ciò conferma il totale disinteresse e le pratiche illegali, con le quali certi signori, tanto esaltati dal centro-sinistra-destra, hanno eliminato uno dei diritti inalienabili più fondamentali per i cittadini: il diritto alla salute!!

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

Fabriano 29/11/2013

23/11/13

Consultorio di Jesi - abortire un'idea sbagliata


Jesi, 22 novembre 2013

 

A tutti gli organi di stampa e informazione

della Regione Marche

COMUNICATO STAMPA:

Consultorio di Jesi: Abortire un’idea sbagliata!

 

Con l’approssimarsi della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, siamo ancora una volta costretti a denunciare, nella nostra regione, un grave attacco alla libertà di scelta e alla dignità della donna perpetrata da chi per secoli l’ha resa oppressa e subordinata alla decisione maschile: la Chiesa.

La scorsa settimana, a Jesi, ha suscitato rabbia e indignazione il “materiale informativo” affisso nella bacheca del Consultorio. In questo spazio, utilizzato dal “Centro Aiuto alla Vita”, è stato affisso un volantino contro l’aborto in cui veniva raccontata la storia drammatica di una donna statunitense pentitasi della scelta di aver interrotto la gravidanza. La storia era imperniata su un racconto a dir poco splatter e con particolari raccapriccianti: "Vedevo il barattolo riempirsi del mio bambino fatto a pezzi".

Nella bacheca sono state esposte foto di feti in tutte le varie fasi della gestazione in modo da dimostrare, attraverso un bombardamento visivo, che già dal primo mese vi è già un bambino formato: “a tre mesi comincio (dice il feto) ad essere espressivo, a dimostrare quel che sento: benessere, dolore paura…”

Oltre ad essere una tortura psicologica, nulla è più infondato scientificamente!

Lasciare spazio al fanatismo religioso in una struttura a cui le donne si rivolgono per risolvere i propri piccoli o grandi problemi, spesso in condizioni psicologiche vulnerabili, rappresenta un vile attacco all’autodeterminazione della donna e alla legge, conquistata con dure lotte, sull’interruzione volontaria di gravidanza.

Tali abusi in un consultorio pubblico non debbono essere più permessi. Questo attacco solleva ancora una volta i numerosi problemi che le donne devono affrontare ogni giorno: dal riuscire a procurarsi la pillola del giorno dopo alla difficoltà di accesso ai servizi socio-sanitari come i consultori; dalla mancanza di educazione sessuale sull’utilizzo di contraccettivi allo scarso ricorso alla pillola abortiva in luogo dell’invasivo intervento chirurgico; per finire con gli obiettori di coscienza che ancora operano nelle strutture pubbliche che hanno il potere di negare, a loro piacimento, le cure richieste e di disporre della vita e del futuro delle donne.

Le donne oltre a dover superare gli ostacoli di un potere dominante che non le vuole rendere autonome, che le mette in posizioni importanti solo quando possono asservire il proprio scopo, che ascolta le loro rivendicazioni solo per manifesto elettorale o solo perché possono ostacolare interessi economici, che le rende merce di scambio su cui basare l’intera politica italiana e oltre a dover subire un’inferiorità economica devono anche essere denigrate, aggredite e rese colpevoli da una religione che difende solo i propri privilegi e da uno Stato che non fa nulla per difenderle.

Volete abortire peccatrici? Bene: ma che sia fatto con dolore fisico e psicologico: è questo il dettato ultimo della caritatevole e amorevole religione! D’altronde, come afferma l’Arcivescovo di Sidney, meglio stuprare un bambino che abortire!

La questione solleva l’importanza della battaglia per ottenere una sanità davvero pubblica, in cui non ci sia spazio per gli obiettori di coscienza, perché non può essere permesso un tale oltraggio. Non bisogna permettere che spazi di pubblico dominio e di pubblica utilità siano nelle mani di pochi, retrogradi maschilisti che si permettono di fare la morale decidendo sul futuro delle singole donne.

In questo periodo marcato da una forte spinta reazionaria, il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene le ragioni di una totale autodeterminazione  delle donne  contro ogni forma di oppressione e sottomissione che sia essa perpetuata dalla politica, dalla religione o dall’economia:

 

-VIA DALLA SANITA PUBBLICA GLI OBIETTORI DI COSCIENZA

 

-PIU’ EDUCAZIONE SESSUALE PER I GIOVANI (MASCHI E FEMMINE), AL FINE DI VIVERE UNA VITA SESSUALE PIU’ SICURA, COMPLETA E LIBERA POSSIBILE

 

-COMPLETA LIBERTA’ DI ACCESSO ALLE CURE PER LE DONNE: COMPRESI GLI ANTICONCEZIONALI, LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO E LA PILLOLA ABORTIVA

 

-SUPPORTO SANITARIO, MEDICO E PSICOLOGICO, ALLE DONNE CHE SCELGONO DI ABORTIRE

 

Con preghiera di massima diffusione

 

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona

 cliccando sull'immagine qui sotto potrete leggere il volantino della vergogna
 

17/11/13

Ecco la vera "fabbrica di Nichi": Vendola "a disposizione" degli assassini e degli sfruttatori!

 
[CLICCA QUI] CLICCANDO QUI POTRETE ASCOLTARE L'AUDIO INTEGRALE DELLA NAUSEANTE TELEFONATA TRA VENDOLA E ARCHINA' (CAPO RELAZIONI ESTERNE DELL' ILVA), CHE E' ATTUALMENTE MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA DA TRASMISSIONI E GIORNALI (FAZIO HA DIFESO VENDOLA A SPADA TRATTA!). VEDIAMO SE VENDOLA ORA NEGHERA'.
 
VENDOLA "A DISPOSIZIONE..."
 
“Sono a disposizione.. dica a Riva che il Presidente non si è defilato”: queste parole di Vendola al portavoce del padrone dell' Ilva sono molto più rilevanti di una risata. Perchè descrivono la subordinazione dei gruppi dirigenti della sinistra (cosiddetta “radicale”)agli interessi del capitalismo e alle sue regole del gioco. Non siamo di fronte a “uno scandalo”. Il vero scandalo sta nella normalità di una funzione di rappresentanza delle esigenze delle classi dominanti: la stessa che ieri portava i dirigenti-ministri di Rifondazione a votare la guerra in Afghanistan o la riduzione dell'IRES per industriali e banchieri, oggi porta il governatore della Puglia a “mettersi a disposizione” di Riva. Lenin diceva” agenzie della borghesia nel movimento operaio”, per descrivere la funzione sociale dei dirigenti riformisti. Nulla di più vero, di più attuale, di più triste.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

08/11/13

Fabriano 15/11/13 - Visita Letta, Prodi, Spacca: il volantino di contestazione del PCL

Il 15/11/2013, alle ore 18.00, in Piazza del Comune, il PCL di Fabriano, darà vita ad un presidio di contestazione alla visita di Prodi, Letta e Spacca in occasione delle celebrazioni della fondazione Merloni.
Cliccando sull'immagine qui sotto ed ingrandendo potrete leggere il volantino che verrà distribuito al corteo dai nostri militanti.
 
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Ancona
 
 
 

05/11/13

VISITA DEL PREMIER ON. LETTA E AGGRAVAMENTO DEI PROBLEMI PER LA CITTA' DI FABRIANO.

L'imminente visita del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Letta, nella città di Fabriano, in occasione delle celebrazioni (o auto-celebrazioni) della "Fondazione Merloni", costituisce un autentico affronto ai drammatici problemi di tutto il territorio fabrianese.
Il PCL sez. di Ancona rinnova la sua disperata protesta contro il disegno politico delle "grandi intese", tutto indirizzato al sostegno di un "potentato economico-politico" regionale, responsabile della drammatica crisi che investe tutto il distretto industriale cittadino.
Non è casuale, prosegue la nota del PCL sez. di Ancona, che oltre alla presenza dell'On. Letta a Fabriano per celebrare la "Fondazione Merloni", sia prevista congiuntamente la partecipazione il giorno 13/11/2013, dell'ex Premier, prof. Prodi.
E' questa l'esemplare conferma della reale commistione esistente tra la presunta classe politica italiana e certi "poteri forti" marchigiani, che con il loro modello di sviluppo mono-settoriale, hanno imposto un autentico tracollo economico e sociale a tutto il distretto industriale fabrianese.
L'unica risposta a tale manifestazione in favore di certe "grandi famiglie" regionali è la mobilitazione unitaria di tutti i soggetti politici antagonisti, contrapposti a questo scempio, attuato contro migliaia di cittadini fabrianesi.
Fabriano, 03/11/2013

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

01/11/13

O di qua’ o di la’.

Il debito pubblico aumenta sempre più e non lo facciamo noi lavoratori, sia ben chiaro!

I “nostri” capitalisti parassitari sono sempre alla disperata ricerca di nuove risorse, alla necessità di sempre e continue riduzioni fiscali. Oggi più di ieri, “centro del pensiero” e la continua riduzione delle tasse sui capitalisti…E IO LAVORATORE…PAGO!!!
Chi mi rappresenta…coloro che chiedono il mio voto per riformare la BCE? Coloro che separano il debito “legittimo” da quello “illegittimo”?
So che queste dirigenze non potranno mai vergognarsi di fronte ai lavoratori perché LORO si esibiscono davanti alle CLASSI DIRIGENTI e non davanti alla CLASSE LAVORATRICE, per prendere il loro bel certificato di “zerbini” e sperare ad un proprio futuro “poltronaro” o ruolo di governo.
Gli pseudo-comunisti ci vogliono portare fuori dall’euro o creare una sorta di moneta comune del Sud Europa: sempre e solo però per peggiorare le condizioni di NOI LAVORATORI o per meglio CONTRATTARE  con il capitalismo.
Tutte queste FANTASIE che cercano di essere COMPATIBILI CON IL CAPITALISMO hanno frantumato il cervello ad una INTERA GENERAZIONE.
Oggi NOI LAVORATORI tutti, dobbiamo scegliere, o con il CAPITALE o con il LAVORO…abbandoniamo capitalisti e banchieri con tutti i loro apparati e diamoci un FINE, l’unica reale prospettiva è: lottare per  l’alternativa degli “Stati uniti socialisti d’Europa”. O socialismo o barbarie, o l’emancipazione dei lavoratori o una profonda regressione sociale, o un GOVERNO dei LAVORATORI o un governo di fetenti col sorriso a 32 denti.

LORO HANNO FALLITO…E NOI DOBBIAMO PRENDERCI E LOTTARE PER UNA 
REPUBBLICA DEI LAVORATORI.

SOLO LA RIVOLUZIONE CAMBIA LE COSE!!!

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

29/10/13

UN RISULTATO STORICO PER IL TROTSKISMO ARGENTINO

Argentina


Il Frente de isquierda de Trabajadores (FIT) ha riportato un risultato eccezionale nelle elezioni politiche argentine: il 5,17% su scala nazionale, con 1.150.000 voti. Sono stati eletti tre deputati rivoluzionari nelle circoscrizioni della provincia di Buenos Aire ( con quasi 500.000 voti), di Mendoza ( col 14%),di Salta ( col candidato del PO al 19%). I deputati eletti sono Nestor Petrola e Pablo Lopez del Partido Obrero (PO), sezione argentina del CRQI, e Nicolas Del Cano del Partido de Trabajadores Socialistas(PTS). Altri tre candidati hanno mancato la elezione per pochissimi voti. Il FIT ha inoltre riportato la elezione di 8 consiglieri provinciali che si aggiungono a quelli già eletti nel Nequen e a Cordoba.

Complessivamente un risultato storico per il PO e per il Frente: che raggruppa tre partiti trotskisti ( PO-PTS-Isquierda Socialista) accomunati da un programma apertamente rivoluzionario basato sulla prospettiva del potere dei lavoratori. Un programma che è stato al centro della campagna elettorale del Frente. A fronte della crisi politica del governo peronista , il trotskismo argentino emerge come punto di riferimento di un'avanguardia di massa della classe operaia e degli sfruttati. Non è un caso se lo straordinario risultato elettorale, si combina con l'affermazione dei trotskisti nelle elezioni sindacali di numerose e importanti fabbriche ( Craft, Pepsi Cola.. ) e di settore ( come tra gli edili di Buenos Aire).


E' un risultato che dimostra come un duro lavoro rivoluzionario controcorrente può alla lunga aprire una breccia, in condizioni favorevoli, nella coscienza operaia di una vasta avanguardia. Ma sopratutto è un risultato di eccezionale importanza per il rilancio del progetto di Rifondazione della Quarta Internazionale su scala mondiale, e dunque del CRQI quale strumento centrale di tale progetto.


IL PCL, sezione italiana del CRQI, incorporerà il successo del PO e del FIT nel lavoro di costruzione e radicamento del partito rivoluzionario in Italia.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

27/10/13

Sapere da dove si parte è il modo migliore per capire dove si deve arrivare

E' un cambiamento estetico.....

Queste sono alcune delle parole con le quali un noto sindacalista della UIL del  settore legno -costruzioni del nostro territorio, ha esordito in assemblea davanti ai lavoratori/ci della più grande aziende del settore legno della provoncia di Ancona,interessati e coinvolti in una nuova fase di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale che potrebbe forse in futuro causare la riduzione di personale e della forza lavoro.

Ancora una volta è prevalso il poco senso di responasabilità ed onesta' sindacale nei confronti dei lavoratori/ci, che sistematicamente vengono infatuati e condizionati su basi a dir poco traballanti , per salvaguardare  il mantenimento dei rapporti di privilegio che a volte si instaurano tra aziende e determinate sigle sindacali.

Il Partito Comunista dei Lavoratori,attivo con i propri militanti ed iscritti nel sindacato e nell'azienda ,rifiuta e denuncia questo modo a dir poco grottesco e strumentale di nascondere, su scala locale e nazionale,la grave situazione lavorativa ed economica che i lavoratori/ci di qualsiasi settore subiscono e stanno vivendo.Sapere la reale situazione permette comunque di creare un punto di equlibrio e di ripartenza per decidere come affrontare determinate situazioni,senza poi ritrovarsi in maniera incredula ed inaspettata a cadere dalle nuvole con tutti gli effetti del caso.La fase di cuscinetto e di alleggerimento della pillola ormai fanno parte di un retaggio sindacale fallito e sopratutto di basso profilo nei confronti di chi si deve,in teoria, rappresentare.Sapere  dove si parte è il modo migliore per capire dove si deve arrivare.....


Partito Comunista dei Lavoratori
 sez.Ancona            


   

25/10/13

A PROPOSITO DELLE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA STAMPA DALL'ON. ENRICO LETTA, NEL CORSO DELLA SUA VISITA AD ANCONA.

Le dichiarazioni rilasciate alla stampa, sia regionale che nazonale, da parte dell'On. Letta, Presidente edl Consiglio dei ministri dello stato italiano, durante la sua visita ad Ancona, non possono che suscitare irritazione ed il più profondo sdegno.
Il PCL sez. di Ancona si chiede come sia possibile perseverare nell'opera volta all'inganno e alla derisione per la drammatica sorte a cui andranno incontro migliaia di lavoratori che, da qui a breve, perderanno il proprio posto di lavoro a causa dei progetti di delocalizzazione in corso nel territorio marchigiano.
In questa triste, ma significativa vicenda, appaiono stupefacenti le valutazioni del primo Ministro Italiano che considera lo spostamento all'estero delle imprese nazionali come una non delocalizzazione!
Forse il Premier, On. Letta, non conosce la delibera della giunta regionale delle Marchen.1239 che di fatto costituisce un progetto di delocalizzazione delle imprese marchigiane operanti nel settoredella meccanica e del turismo, il cui costo è stato di euro 1.239.000 per la comunità marchigiana, a partire dal lontano 16/9/2003, data della delibera della Reg. Marche.
e' incredibile che anche il Primo Ministro, On. Letta, sia venuto ad Ancona per sponsorizzare i "progetti di delocalizzazione", con i soldi dei cittadini ed in ossequio a "certi poteri forti" della Reg. Marche che il suo governo "delle larghe intese" sostiene totalmente.
 
Fabriano, 26/10/2013
                                                                                                      Partito Comunista dei Lavoratori
 sez.Ancona                                                                                                     

21/10/13

Libertà per Rafael e Jei Jei

  Ieri un nutrito e colorato corteo ha attraversato le vie di Roma per ribadire la propria contrarietà alle manovre “lacrime e sangue” imposte dal governo Letta - Alfano, l'ennesimo governo di banchieri e industriali pronto a far pagare la crisi a lavoratori e pensionati.

La risposta alle ragioni sociali del corteo è stata la militarizzazione pressoché totale della città, con il dispiegamento di oltre 4000 agenti in assetto antisommossa. Durante alcuni tafferugli quindici compagni sono stati arrestati. Tra i fermati, anche i due compagni di Urbino, Rafael e Jei Jei. A loro, come ovviamente a tutti i compagni e le compagne in stato di fermo dopo la giornata di ieri, va la nostra solidarietà. 

Il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene le iniziative in solidarietà agli arrestati, con la certezza che Jei Jei e Rafael torneranno presto a casa e proseguiranno la battaglia politica insieme a tutti noi, nelle assemblee e nelle piazze, dove è il loro posto.

LIBERTA’ PER JEI JEI E RAFAEL!
NESSUNO DEVE RIMANERE SOLO!
LIBERTA’ PER TUTTI GLI ARRESTATI!


Partito Comunista dei Lavoratori – Sezione di Pesaro

17/10/13

Cafè Revolution numero 54

Cliccando sulle immagini ed ingrandendo potrete leggere il numero 54 di "Cafè Revolution", foglio di controinformazione distribuito nel Fabrianese e dintorni, allegato locale al Giornale Comunista dei Lavoratori. Buona lettura.  







 

16/10/13

Il 18 e il 19 ottobre 2013 tutti a Roma per manifestare!

Il Partito Comunista dei Lavoratori delle Marche sarà presente (con il resto del partito da tutta Italia) alle manifestazioni dei sindacati di base del 18 ottobre 2013 e al corteo dei movimenti no-tav e anti-austerity del 19 ottobre 2013.
Sotto cliccando ed ingrandendo potrete leggere il volantino fronte/retro che verrà distribuito dai militanti del PCL.
 




SOLIDARIETA' DEL PCL SEZ. ANCONA AI DUE LAVORATORI LICENZIATI DALLA DITTA APPALTATRICE RE-NOVO DI FABRIANO.

La vicenda davvero incredibile in cui sono stati coinvolti due lavoratori di una "ditta appaltatrice", la Re-Novo di Fabriano, che opera nel settore spedizioni delle ex Cartiere Miliani, culminata in un assurdo provvedimento di licenziamento, ripropone il dramma del trattamento disumano e totalmente precario a cui sono sottoposti i lavoratori di "certe cooperative".
Il PCL sez. di Ancona, da sempre vicino a questi lavoratori, privi di qualsiasi diritto costituzionale, e dimenticati da certe organizzazioni pseudo-sindacaliche non si sognano di offrire alcuna tutela contrattuale e di rispetto per la dignità umana, esprime la più commossa solidarietà ai due lavoratori ingiustamente licenziati.
Tutto questo è stato reso possibile grazie al meccanismo, davvero vergognoso, del "ruolo di soci", al quale molti dipendenti, di quasi tutte queste presunte cooperative, sono stati costretti a sottostare, dimezzando così i loro diritti contrattuali, rendendo più facilmente realizzabili i licenziamenti illegittimi ed immotivati, come in questa ultima, terribile vicenda.
 
Fabriano 12/10/2013
 
                                                                                                           Partito Comunista dei Lavoratori
          sez. Ancona
                                                                                                         

09/10/13

Pieno appoggio del PCL per l’occupazione dell’ex asilo da parte del CSA Fabbri.

Il Partito Comunista dei Lavoratori da il suo pieno appoggio  per lo stabile occupato dal CSA Fabbri salvandolo da un deterioramento causato da interessi e profitti facili, “privati”, contro qualsiasi interesse pubblico.
A parte i limiti o le particolarità, va comunque sostenuto..."l'esproprio"... di un edificio che era e che doveva rimanere pubblico. I giovani tra qualche anno non avranno più neanche le lacrime per piangere...quindi fanno bene a riappropriarsi degli spazi sociali loro tolti. Ne faranno buon uso!
Noi, da comunisti difendiamo ogni conquista democratica strappata dai giovani e lavoratori nella società borghese.
A chi obietta che queste azioni sono “incompatibili”, con le leggi dell’attuale società, rispondiamo semplicemente che è vero. Infatti ci battiamo per un’altra società e per un’altra Europa. E’ il capitalismo ad essere “incompatibile” con le esigenze della maggioranza della società. Solo un’economia democraticamente pianificata, basata sul controllo delle leve della produzione e del credito da parte dei lavoratori può consentire una riorganizzazione dei rapporti sociali in funzione dei bisogni dei molti e non del profitto dei pochi. In Italia e in Europa. 

Partito Comunista dei Lavoratori
Sez. Ancona