“ Quando c’è
un voto popolare e democratico, siamo sempre in presenza di un fatto positivo”.
Così stamane aprono i giornali sul voto dei lavoratori Indesit dove si conferma
ancora una volta la linea “antidemocratica e antioperaia”. Più la crisi
capitalistica avanza, più si è costretti a subire le politiche manageriali
senza scontro e per di più sul terreno cercato dal padronato. Si presenta come
“interesse generale” l’interesse privato dei capitalisti che sono i principali
beneficiari…ma la cosa sembra non interessi più o viene adeguatamente nascosta.
I sindacati
gialli Cisl e Uil, Ugl avevano già da tempo sottoscritto l’accordo con i
manager dell’azienda ad esclusione della
Fiom contraria. “Si tratta
di un importante risultato e saremo vigili sulla sua attuazione”…(dichiarano i
sindacati gialli destroidi…e noi ci crediamo).
I lavoratori
della Indesit sono stati costretti ha scegliere non avendo alternative: a cinque anni di cassa
integrazione e mobilità o licenziamenti come successe alla Antonio Merloni. Dopo
il voto a senso unico propagandato come unica prospettiva e alternativa, i
dirigenti Fiom si allineano firmando anche loro l’accordo, precisando che tale
firma arriva soltanto dopo “un atto democratico in cui hanno rappresentato i
lavoratori” e siccome la Fiom ha assoluto rispetto per i lavoratori si è
subordinata un’altra volta alla dialettica del padronato.
Oggi si
acclama di come tutti debbano rendersi conto di questo fatto importante, perché
finalmente dopo tante passeggiate a Roma sotto il Ministero allo Sviluppo
economico “i lavoratori sentono l’unità dei propri rappresentanti” , dove si
ripristina ( in verità non è mai stato l’inverso) “un confronto costruttivo”
che sta per: SI FA COME DICIAMO NOI, E VOI SIETE LIBERI DI ESSERE D’ACCORDO CON
QUELLO CHE ABBIAMO GIA’ DECISO.
Le
responsabilità della CGIL, il più grande sindacato dei lavoratori d’Italia con
capacità di direzione di massa del movimento operaio ha delle responsabilità ENORMI,
dovute alle sue direzioni politiche e sindacali e alla sua burocrazia. Susanna
Camusso invece di concertare su “elaborati tavoli da pranzo” con il padronato e
portare avanti il programma di Confindustria dichiarando come se non bastasse
che “lo sciopero generale non serve a niente, è una forma di manifestazione
obsoleta”: 1. Farebbe meglio a prendere sottobraccio Squinzi ed andare a cena
fuori, lasciando la direzioni a giovani delegati di fabbrica che fanno della
loro vita un fine per emancipare le condizioni dei lavoratori e che grazie alle
SCELTE SCELLERATE DELLA BUROCRAZIA imposte dall’alto si ritrovano a pagare in
prima persona vedendo distrutto il lavoro fatto fin lì, e cosa peggiore
causando un ulteriore arretramento sulla coscienza dei lavoratori, annullando
il movimento operaio, privandolo di un punto di riferimento, indebolendo tutti
i movimenti di massa a partire da quello studentesco.
VERGOGNA!!!
Una rabbia enorme invade i lavoratori per la vostra complicità.
A fronte di
continui attacchi ai diritti dei lavoratori non si può che rispondere in un
modo: costruire il PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI che si ponga all’altezza di
ogni situazione eliminando privilegi e sfruttatori, riportando con la LOTTA di
CLASSE, il rovesciamento all’ASSERVIMENTO ridando dignità a 16 milioni di
lavoratori che ad oggi non hanno più ne diritto di sciopero, ne di
consultazione, figurarsi il diritto di votare i suoi dirigenti e cacciare via i
traditori di classe. Un partito che non chieda più precarietà, ma anzi si
promulga a CANCELLARE le leggi capestro fatte finora. Un partito che non
permetta più licenziamenti, delocalizzazioni, disoccupazione, aumento dell’età
pensionabile, crollo del potere di acquisto, smantellamento dei servizi e dello
stato sociale.
Se si
tolgono i diritti ai lavoratori si tolgono a tutta la società.
In un quadro
mondiale dove la voce centrale dominante e quella di concorrere alla riduzione
delle TASSE sui CAPITALISTI, noi lottiamo e ci battiamo per l’esatto contrario,
ci battiamo per una repubblica dei lavoratori, per un governo dei lavoratori su
un programma anticapitalista. Questa è l’unica alternativa per le future
generazioni, e l’unica coerente rivendicazione politica oggi più attuale che
mai e oggettivamente praticabile.
Loro hanno
fallito, tutti hanno fallito ma continuano a legiferare all’interno delle
regole del capitalismo quale animale in putrefazione. Prima che rialzino la
testa con una nuova valanga reazionaria…riprendiamoci il nostro futuro!
Per gli “
Stati uniti socialisti” d’Europa unica reale prospettiva di progresso per il mondo
del lavoro e non del capitale e della maggioranza della società europea!
Youri
Venturelli
Partito
Comunista dei Lavoratori
Sez. Ancona
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