31/05/13

Gruppo Gola della Rossa: i lavoratori si riprendano quello che appartiene a loro!


Serra San Quirico, 31 maggio 2013

 

A tutti gli organi di stampa e informazione

della Regione Marche

Gruppo Gola della Rossa: i lavoratori si riprendano quello che appartiene a loro!

I lavoratori del Gruppo Gola della Rossa Spa di Serra San Quirico non possono stare a guardare mentre la Proprietà del Gruppo, arricchitasi sul loro lavoro e con lo sfruttamento del territorio, li liquida in questo modo. Non devono permettere che l’intero gruppo venga dismesso mentre il padrone continua a tenere per se la vera “miniera d’oro”: ovvero la gigantesca cava di calcare purissimo che, con spese relativamente contenute e poche unità di manodopera, garantisce enormi profitti. Gli enti pubblici non possono permettere che si continui a sfruttare una risorsa di tutti ad esclusivo vantaggio di pochi oligarchi ed a danno dell’ambiente e dei lavoratori!

Gli operai, gli autisti, gli impiegati non devono limitarsi a chiedere la concessione degli ammortizzatori sociali (pur sacrosanta!), ma devono rivendicare quello che è loro, delle proprie famiglie e di tutta la cittadinanza, solo così si potranno scongiurare definitivamente i licenziamenti minacciati dall’azienda!  

·           OCCUPARE L’AZIENDA FINO ALLA NAZIONALIZZAZIONE SOTTO CONTROLLO OPERAIO DELLA CAVA, DEGLI UFFICI, DEGLI STABILIMENTI, DEI MACCHINARI, DEI MEZZI!

·           CHE LA RISORSA NATURALE E PUBBLICA DEL CALCARE VENGA RESTITUITA AI LAVORATORI, AFFINCHE’ CON I PROVENTI DEL CALCARE SI FINANZI IL RILANCIO DEGLI ALTRI SETTORI E SI GARANTISCANO TUTTI I POSTI DI LAVORO!

Con preghiera di massima diffusione


Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona


29/05/13

GRILLO ATTRIBUISCE LA PROPRIA SCONFITTA A DIPENDENTI PUBBLICI E PENSIONATI


Persino nel commento della sconfitta elettorale del M5S, Beppe Grillo rivela la natura reazionaria del proprio programma. L'idea di attribuire la responsabilità della sconfitta a “19 milioni di pensionati e 4 milioni di pubblici dipendenti”, indicati come zavorra parassitaria dell'”Italia produttiva”, non è solo delirante sotto il profilo del calcolo elettorale. E' l'indiretta riproposizione di un programma sociale che rivendica la spoliazione di lavoro, stipendi, pensioni, a vantaggio di quella Confindustria cui Casaleggio ha promesso l'abolizione dell'Irap.
L'opposizione sociale al governo Letta/Alfano va condotta in piena autonomia dal grillismo, che è avversario dei lavoratori.
 
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

19/05/13

Manifestazione FIOM del 18 maggio: la sinistra rompa con Grillo ed il PD!

 
 
FIOM E SEL ROMPANO COL PD
 
E' naturale che un PD alleato di Berlusconi rivendichi l'assenza dalla piazza FIOM. Non si comprende per quale ragione un partito che ha votato lo smantellamento dell'articolo 18 e la distruzione delle pensioni d'anzianità- col plauso di Confindustria e delle banche- dovrebbe manifestare con gli operai contro industriali e banchieri. Semmai non è naturale che i gruppi dirigenti di FIOM e SEL continuino a supplicare l'attenzione del PD, quasi fosse una pecorella smarrita invece che un avversario di classe. E' ora che tutte le sinistre, politiche e sindacali, elaborino il lutto e rompano definitivamente con un partito liberale alla deriva. Non certo per corteggiare il razzista Grillo. Ma per unire le proprie forze nella lotta per un'alternativa anticapitalista: che cacci le classi dirigenti del Paese, e imponga un ordine nuovo di società.
 
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

17/05/13

il 18 maggio tutti a Roma con la FIOM ed il PCL!

Cliccando sull'immagine ed ingrandendo potrete leggere il volantino nazionale del PCL per la manifestazione del 18 maggio 2013 promossa a Roma dalla FIOM. Ricordiamo che il PCL sarà presente con un suo spezzone e anche molti compagni delle Marche raggiungeranno la capitale nella mattina di sabato.


15/05/13

Città di Fabriano: l'ipotetica dismissione dell'insegnamento scolastico ai fini della specializzazione cartaria è un ulteriore atto contro il territorio locale.

Le ultime, inquietanti notizie pervenute al PCL sez. di Ancona, attraverso le quali si starebbe tentando una probabile "dismissione" dell'istruzione scolastica volta alla specializzazione di operatori cartari, rappresenta un ulteriore scempio contro tutta la città di Fabriano.
In questa nuova, drammatica vicenda, il PCL sez. di Ancona rileva che se tali notizie siano fondate che l'istruzione per gli "specializzandi cartari" costituisce una autentica unicità in tutto il territorio italiano!
La reale controriforma della Gelmini è responsabile di quest'ennesimo atto contro il territorio fabrianese, già profondamente provato dalla crisi di tutto il suo distretto industriale.
La mancanza di chiarezza, associata al solito immobilismo di tutta la classe politica e sindacale cittadina, contribuisce all'acuirsi di forti tensioni e preoccupazioni.
Risulterebbe opportuno e fondamentale un pronunciamento delle massime "figure istituzionali" di Fabriano su questa grave vicenda, preso atto che alcune "indiscrezioni", che il PCL sez. di Ancona si augura del tutto infondate, prevedono che tale istruzione cartaria si stia spostando, forse in una indefinita città del nord o addirittura all'estero.
Infine, prosegue la nota del PCL sez. di Ancona, si ritiene che siano queste le priorità di una "normale" amministrazione comunale fabrianese, congiunte alle drammatiche problematiche che investono tutto il comparto industriale cittadino, e non le polemiche pretestuose relative al sito internet, "Città di Fabriano"!!

Fabriano 12/05/2013

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. di Ancona

13/05/13

LETTERA APERTA ALLE SINISTRE POLITICHE, SINDACALI, DI MOVIMENTO: E' ORA DI RIMUOVERE COMPIACENZE E AMBIGUITA' SUL GRILLISMO

Il nuovo attacco di Beppe Grillo allo IUS SOLI non rappresenta
una battuta infelice, per quanto odiosa. Come non è una battuta la promessa elettorale del candidato sindaco del M5S a Roma di “far sgomberare il Teatro Valle occupato per riportare la legalità”.

Queste posizioni rivelano in realtà, una volta di più, la natura reazionaria del grillismo. Un soggetto politico che fa proprio l'armamentario ideologico razzista delle destre, e le sue campagne d'ordine, al servizio di un unico disegno: la scalata del potere politico, nel nome di un progetto plebiscitario. Un progetto che apertamente rivendica l'abolizione del sindacato in quanto tale, la soppressione “di tutti i partiti”, una Repubblica fondata sulla rete, sotto il controllo dei suoi due guru ( Casaleggio e Grillo). Il regime dispotico interno al M5S è solo la prefigurazione del regime politico per cui M5S si batte.

In questi mesi troppi sono stati (e sono), a sinistra, i silenzi, le ambiguità, e addirittura i pubblici elogi al M5S come movimento di “sinistra e progressista”. Con pochissime eccezioni, le più diverse sinistre politiche e sindacali hanno ripetutamente assunto e ricercato il M5S come possibile interlocutore e alleato delle ”comuni battaglie democratiche e sociali”. Questa politica non solo è priva di ogni fondamento nella realtà. Non solo nasconde ai lavoratori lo stesso progetto sociale di Casaleggio ( abbattimento di pensioni e stipendi pubblici per regalare ai padroni l'abolizione dell'IRAP, con un miserabile reddito di cittadinanza quale ammortizzatore della spoliazione del lavoro). Ma è stata usata da Grillo e Casaleggio come leva preziosa del proprio sdoganamento politico ed elettorale nel movimento operaio e nel popolo della sinistra. Alla ricerca di uno sfondamento populista in tutte le direzioni. E col cinismo calcolato di chi può impugnare ogni bandiera, dall'immagine democratica di Rodotà al razzismo più becero, pur di allargare il proprio bacino di consenso in funzione del proprio disegno di potere.

Questa politica di avallo suicida del grillismo, ora deve finire. Il Partito Comunista dei Lavoratori in questi mesi ha retto da solo, a sinistra, controcorrente, l'onere del contrasto del M5S, con un'azione di controinformazione e chiarificazione politica in ogni ambito di movimento e di confronto. Ora facciamo appello a tutte le sinistre- politiche, sindacali, associative, di movimento- perchè cessi ogni ambiguità e reticenza sul grillismo. E perchè possa svilupparsi, finalmente, su questo terreno un'iniziativa unitaria. L'attacco razzista di Grillo allo IUS SOLI non può essere senza conseguenze: può e deve diventare un punto di svolta nel rapporto con il M5s per tutte le forze del movimento operaio. L'azione centrale di opposizione politica e sociale al governo Letta/Alfano- che deve essere radicale e di massa- va sviluppata in piena autonomia dal M5S e combinata con la battaglia aperta al populismo reazionario e razzista, già a partire dall'importante mobilitazione del 18 Maggio a Roma promossa dalla FIOM.
Ogni ambiguità sul grillismo, se era prima un errore, ora diverrebbe un crimine politico.
 
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

05/05/13

OGGETTO: CRISI DRAMMATICA ANCHE PER L’INDESIT COMPANY??



L’imminente crisi dell’Indesit Company (gruppo Merloni), ripropone in tutta la sua drammatica dimensione l’ormai irreversibile “disfacimento” del distretto industriale fabrianese. Il P.C.L. sez. di Ancona, da lunghi anni continua ad essere l’unica forza politica che ha denunciato l’insostenibilità del cosiddetto modello di sviluppo mono-settoriale che ha portato inevitabilmente all’annientamento di tutto il comparto industriale locale, con la perdita di migliaia di posti di lavoro. Tutta la classe politica e pseudo-sindacale, grazie al loro rapporto di commissione con un “potere forte regionale”, sono i responsabili di questa ecatombe sociale nel territorio marchigiano. L’ipocrisia associata al clima d’omertà dominante nel fabrianese, ha fatto credere all’opinione pubblica alla tesi infondata dei “Merloni buoni”, perché gli stessi erano legati al “centro-sinitra”, mentre la restante, grande famiglia marchigiana, era forse legata al centro-destra Berlusconiano e, quindi, annoverabile nei “Merloni cattivi”. In realtà, tale stereotipo è servito essenzialmente “a certi signori a prendere tempo”, per non favorire i vitali progetti volti alla riconversione industriale e, a ricevere ingenti “finanziamenti” erogati dallo stato italiano. Le imponenti iniziative di delocalizzazione, attivate dall’intero gruppo industriale, non solo testimoniano l’insensibilità morale “di certi industriali” ma rinnovano l’intreccio tra la pessima politica italiana e certi “poteri forti”.

L'unica soluzione possibile reale e concreta è la nazionalizzazione dell'azienda sotto  controllo operaio e dei lavoratori senza inndennizzo  per i padroni a tutela dei posti di lavoro,a tutela dei salari,a tutela delle famiglie sempre più impoverite dalla crisi capitalistica più grande del nostro tempo.



                                                                                             
Partito Comunista dei Lavoratori
 sez. Prov. Ancona                       


                                                                                                                         

02/05/13

Tour di Marco Ferrando (portavoce nazionale PCL) nelle Marche: iniziative pubbliche a Fano e Macerata

Cliccando sulle immagini ed ingrandendo potrete vedere le locandine delle due iniziative pubbliche di Macerata e Fano del 4 e 5 maggio 2013.