20/06/11

Dov'è la Grecia?

di Marco Ferrando
Partito Comunista dei Lavoratori
Portavoce Nazionale

La Grecia è l'epicentro della crisi economica e politica europea. L'enorme debito pubblico del paese, amplificato dalla crisi internazionale, tiene in scacco la finanza europea e le stesse strutture comunitarie, precipitando tutte le loro contraddizioni.

IRRAZIONALITA' E PARASSITISMO DEL CAPITALE: LA QUESTIONE DEL DEBITO PUBBLICO

Il carattere irrazionale e parassitario del capitalismo è illustrato dalla crisi greca meglio che da qualsiasi manuale. Cos'è il “debito pubblico” greco? E' la massiccia esposizione delle banche francesi e tedesche nell'acquisto e detenzione di titoli di stato ellenici. Ciò significa che lo Stato greco è tenuto a pagare una massa ingente di interessi ai banchieri tedeschi e francesi. E siccome la finanza tedesca è il cuore della finanza europea, la solvibilità della Grecia diventa questione continentale e mondiale. Un default della Grecia avrebbe un potenziale effetto domino ben superiore alla relativa marginalità economica di quel paese.

Ma per pagare un crescente debito pubblico ai banchieri tedeschi e francesi, la Grecia deve finanziarsi. Come? Continuando a vendere titoli pubblici ai propri strozzini. Il che significa che per pagare il debito pubblico, la Grecia deve alimentare il proprio debito pubblico. E più il debito pubblico cresce, più i banchieri francesi e tedeschi pretendono tassi di interesse più alti come condizione di un acquisto “rischioso”: “Aumenta il mio rischio? Allora mi devi pagare di più”. Ciò che oggi ha spinto i titoli di Stato greci ad un saggio d'interesse record del 18%!. Ma più salgono gli interessi da pagare agli strozzini, più aumenta il debito pubblico.. lungo una spirale inarrestabile.

Da qui il cosiddetto “aiuto” europeo e mondiale alla Grecia. In cosa consiste l'”aiuto”? Nell'acquistare titoli di Stato greci con risorse pubbliche, messe a disposizione da U.E. e Fondo monetario, per consentire alla Grecia di continuare a pagare i banchieri francesi e tedeschi. Ma qui nasce un forte contrasto tra il governo tedesco e la BCE. Come rispondere al rischio reale di un default greco? La signora Merkel non sa più come spiegare ai suoi stessi elettori che devono continuare a fare sacrifici per consentire alla Grecia di salvare i banchieri tedeschi, già poco amati. E quindi pone come condizione di nuovi “aiuti” alla Grecia il coinvolgimento nel rischio delle banche private, che dovrebbero accollarsi parte degli oneri . La BCE è contraria perchè la deresponsabilizzazione degli Stati, e a maggior ragione della Germania, nel sostegno alla Grecia, sancirebbe di fatto il riconoscimento di un suo default, e quindi potrebbe svalutare con un effetto a catena i titoli di stato detenuti dalle banche con effetti incontrollabili.

LO STROZZINAGGIO FINANZIARIO CONTRO I LAVORATORI GRECI

Non sappiamo come si risolverà il contenzioso. Sappiamo invece benissimo il costo sociale di questa mostruosa rapina per i lavoratori greci ed europei. Perchè la condizione ultimativa che tutti i banchieri strozzini e i loro Stati pongono alla Grecia, per continuare a comprare i suoi [continua - clicca qui]

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