30/12/10

Appello del Partito Comunista dei Lavoratori a tutti i lavoratori del fabrianese


Le continue notizie diffuse dai media regionali relative ai soliti fantomatici acquirenti dell’Antonio Merloni, ricercano il subdolo tentativo, da parte di certi “poteri forti” territoriali di gettare fumo negli occhi dei cittadini fabrianesi.

In questo terribile fine 2010, tra le famiglie del nostro distretto industriale si è diffusa la notizia -d’avvero incredibile- di un “interessamento” della Cina e poi dall’Iran per l’Ardo (2400 dipendenti più l’indotto tutti in cassa integrazione straordinaria). Un altro ignobile tentativo per non dire alle migliaia di lavoratori di Fabriano che non c’è più alcuna speranza ed alcun futuro, almeno per la maggioranza delle maestranze della principale realtà industriale cittadina.

La crisi però non si fermerà alla sola Ardo ed al suo indotto, ormai annientato dallo pseudo-modello monosettoriale imposto dal potentato economico- politico, nei riguardi del quale tutta la classe politica ed i Sindacati Confederali hanno mostrato un grado di subalternità che non ha analogia in tutta Italia.

Tra non molto anche altri gruppi industriali del distretto, che già mostrano grandi difficoltà, entreranno in crisi per la loro assenza d’innovazione e diversificazione di tipologie produttive ormai “fuori-mercato” nell’era drammatica della globalizzazione.

È ora che i lavoratori si riapproprino del proprio destino, ribellandosi a tutte quelle pseudo-organizzazioni, di fatto filo padronali, che continuano ad esaltare l’imprenditoria privata, la quale soprattutto a Fabriano, dopo aver ricevuto “ingenti finanziamenti” dallo Stato Italiano, si accinge ad abbandonarlo attraverso i progetti di delocalizzazione, già finanziata nelle Marche da certi “enti locali”.

Se non si riprenderà un duro e forte movimento di lotta le industrie del distretto locale sono destinate a scomparire, con migliaia di disoccupati.

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Provinciale di Ancona

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