05/12/10

PCL - Aspettando il secondo congresso

Dal 6 al 9 gennaio a Rimini si terra’ il secondo congresso del Partito Comunista dei Lavoratori che cade in un periodo politico-culturale molto particolare che sta segnando, di fatto, dopo gli ultimi sviluppi, la crisi del berlusconismo dovuta alla drammatica recessione del sistema capitalistico, allo stallo unilaterale dell’Unione Europea e di tutti i governi imperialisti del pianeta.

Il secondo congresso del PCL di fatto rilancia con forza la proposta alternativa di uno sviluppo sociale ed economico su scala socialista e comunista, che ribalti per mezzo delle lotte operaie la dura repressione degli stati borghesi sui lavoratori, sui precari e sulle fasce più deboli, che stanno pagando a duro prezzo la crisi delle banche e dei grandi gruppi industriali colpevoli dell’attuale stato di cose. Se pur importante non voglio soffermarmi a parlare e spiegare come si svolgera’ e si sviluppera’ il nostro congresso (documenti,votazioni etc.) ma indugerò sulla crisi di quella parte della sinistra italiana che purtroppo per decisioni scellerate e drammaticamente poco ponderate, stanno entrando in un vortice dal quale sarà difficile riprendersi ed uscire.

Lasciando da parte PD ed IDV (per i quali di sinistra vi e’ veramente poco),la cosa più preoccupante e’ il cammino intrapreso da SEL,PRC,PDCI, che di fatto rilanciano la proposta della coalizione con le forze del centro-sinistra (includendo stavoltta persino l’UDC) che gia’ in passato ha segnato un fallimento totale portandole addirittura, dopo le ultime elezioni politiche -se pur indipendenti a livello elettorale- ad essere estromesse dal parlamento, perdendo l’appoggio di larghe fasce di lavoratori e della classe operaia disorientate e, cosa più grave, tradite. Il fallimento del bertinottismo ha innescato un processo di regressione culturale all’interno di Rifondazione Comunista che, dopo l’ultimo congresso, ha sancito la rottura tra Vendola e Ferrero, portando ad una scissione dolorosa che comunque avrebbe dovuto fare lo spartiacque tra una forza socialdemocratica come quella di Vendola ed una comunista di alternativa come quella di Ferrero. La nascita della Federazione della Sinistra avrebbe dovuto funzionare da collante tra quei compagni delusi e disorientati che credevano ancora in un progetto politico di rottura con la borghesia e gli interessi di palazzo occupati dai piu’ beceri sfruttatori della poltrona ed esponenti del malaffare del sistema politico che ci sta facendo affondare. Ora, invece, ci ritroviamo di fronte ad un probabile ed eccentrico progetto politico di raggruppamento che va da Ferrero-Vendola, passa da Casini e che addirittura potrebbe arrivare a Fini.

Solo noi del PCL ci opponiamo a questo gioco putrido e stagnate della cosiddetta sinistra antagonista italiana. Per questa serie di motivi noi del Partito Comunista dei Lavoratori proponiamo a tutti i compagni delusi e amareggiati di unirsi a noi con l’obbiettivo di costruire un partito di avanguardia rivoluzionario che porti alla lotta di classe ed alla conquista del potere operaio per mezzo di un governo dei lavoratori indipendente in contrapposizione al sistema capitalistico e ad ogni forma di sfruttamento sociale ambendo ad una società più omogenea ed equa su scala nazionale ed internazionale.

Mauro Goldoni
PCL sezione di Ancona

Nessun commento: