25/12/10

Agire tutti! In prima persona!

Coscienti che il Partito Comunista dei Lavoratori può e deve diventare un punto di riferimento per i movimenti che partono dal basso, per le rivendicazioni dei lavoratori, degli studenti, dei pensionati etc.,siamo altresì consapevoli della nostra ancora esigua, anche se in crescita, forza militante. E' per questo che dobbiamo agire ora ed in prima persona, per essere militanti della nostra vita.

Dobbiamo invertire la linea politica propinata da vent’anni a questa parte. Politiche neoliberiste a sostegno delle più becere logiche del capitalismo che promisero una fase storica di pace e benessere, cominciata con sacrifici e oggi “lacrime e sangue” con un trend in netto peggioramento. Al contrario, queste premesse si sono rivelate ottime per quel 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza nazionale, poichè le  decurtazioni non si sono trasformate in investimenti, ma in rendite e profitti per pochi a discapito di molti.

Nel mondo il capitalismo ha prodotto una serie di guerre per il controllo delle materie prime e per la supremazia sui mercati finanziari e commerciali, producendo morte, miseria, centinaia di milioni di disoccupati, devastazioni sociali e ambientali,  più di un miliardo di persone che vivono sotto la soglia di povertà.

La civiltà di un paese è rappresentata dalla sicurezza di un posto di lavoro, da una sanità decente, da pensioni sicure e dalla scuola pubblica uguale per tutti. Se vengono a mancare questi requisiti e si comincia a smantellare tutto lo stato sociale che lavoratori e studenti hanno conquistato con lotte e sacrifici, allora che senso ha tenere in piedi un sistema che invece di creare maggiore ricchezza per tutti e aumentare il tempo libero per attività sociali, si trasforma in sfruttamento, disoccupazione, precarietà e povertà generalizzata?
I nostri governanti, del tutto incapaci di affrontare la crisi e risolvere i problemi, al contrario riescono a meraviglia a tenere unità la classe politica e rendersi capaci faccendieri di tutti i sottoprodotti del capitalismo. L’opposizione si distingue esclusivamente dal fatto che vuole entrare anch’essa a far parte della classe dominante, usando le masse e le manifestazioni che invocano lo sciopero generale a loro vantaggio, per accordarsi e per conquistare una poltrona da scaldare.
Dobbiamo agire in prima persona per scrollarci di dosso la spazzatura che ci buttano giù dall’alto, i ciarlatani che ipocritamente pretendono di rappresentarci sono i nostri primi nemici e anziché imparare dal passato, “lo rifiutano”. L’unica vera cosa che sanno veramente fare, è di tenere a “freno” una rinnovata ma ancora esile lotta di classe, non propongono nessuna alternativa e tutti questi partiti non sono promesse per il futuro, ma decadenti sopravvivenze del passato. Al Governo abbiamo di questi tempi “le destre” che si fanno opposizione tra loro con un supporto mediatico più unico che raro, spinto a tal punto che molti giovani credono addirittura che Bossi e Fini possano essere di sinistra (non che lo sia il Partito Democratico). Tirando le somme vengono fuori parole d’ordine quasi compiute: banchierizzare il sistema, delocalizzare, multinazionalizzare, indebitare la popolazione sottomettendola ed azzerare il conflitto sociale. La verità è che l’unica vera alternativa oggi in Italia, benché oscurata il più possibile da tutti e che propone una alternativa al modo di produzione capitalistica è il Partito Comunista dei Lavoratori.

Non si può inculcare nella testa delle persone che deputati, collusi, corrotti e via dicendo, possano salvare un Paese e addirittura portare avanti delle riforme in nome del popolo, noi questi truffatori opportunisti, servitori non del popolo ma del capitale, li vogliamo mandare a casa! Si spinge perfino sul comportamento del singolo delegato sindacale “giallo e servile alle politiche padronali” ad arrivare a consigliare “il pensiero del lavoratore” di tenersi questo governo esistente e antioperaio come il meno peggio, e quindi quasi conveniente per lui.

Nella penuria e precarietà del futuro il popolo degli studenti si è sollevato cosciente che la loro generazione nella storia del mondo del lavoro in Italia, è quella che più di tutti vede solo un futuro nero e senza scappatoie. Loro, con la grande manifestazione di piazza hanno, insieme ai lavoratori, “sfiduciato” il Governo.
L’opposizione sociale di massa non può permettere la blindatura delle varie sedi parlamentari, perché la democrazia vuole un rapporto diretto con l’interlocutore, il diritto di dirigersi verso i palazzi del potere non può essere negato né blindato militarmente, altrimenti i bravi manovratori avranno la possibilità di decidere chi può e chi non può esercitare l’inviolabile diritto di scendere in piazza.

Il Partito Comunista dei Lavoratori ritiene necessario il ritiro dei militari da tutti i teatri di guerra per un valore di 30 miliardi, la soppressione di tutti i finanziamenti pubblici alle scuole private, alla Chiesa e la cancellazione di tutte le leggi di precarizzazione fatte in questi ultimi 20 anni. L’unificazione delle lotte per i diritti radicalizzando ed accelerando la protesta per uno sciopero generale ad oltranza, affinché i giovani possano impadronirsi del loro futuro e non sottomettersi ad un governo padronale, corrotto e reazionario che esercita la convinzione con la costrizione, l’analisi della realtà con la demagogia e le calunnie.

Lenin diceva: «Colui che attende una rivoluzione sociale pura non la vedrà mai; egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera rivoluzione».

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez.Ancona-Nucleo Montano

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