Sono anni
che si continuano a spendere soldi per la cassa integrazione o per progetti a
breve termine che non risolvono i problemi della terribile crisi lavorativa
fabrianese che coinvolge migliaia di lavoratori dell’Ardo e del suo indotto.
“L’unica
soluzione concreta e definitiva è quella proposta dal Partito Comunista dei
Lavoratori”, afferma Youri Venturelli, candidato sindaco del PCL e anch’esso
operaio ex-Ardo in cassa integrazione “cioè la Nazionalizzazione senza
indennizzo e sotto controllo operaio dell’Ardo e delle altre aziende che stanno
chiudendo e la loro riconversione industriale in base ai bisogni del territorio.
Spendiamo i 35 milioni di euro ottenuti dall’accordo firmato a Roma per questo
progetto!”.
“I costi sarebbero
forse addirittura inferiori a quelli affrontati con gli ammortizzatori sociali
in questi anni” continua Venturelli, “e la nazionalizzazione è addirittura
prevista dall’art.43 della Costituzione. Quindi i politici, i sindacalisti e gli
imprenditori che sono contrari hanno solo paura del processo di riconversione
pubblica e dell’esempio di democrazia che rappresenterebbe tale operazione. Per
non parlare dell’effetto deterrente che avrebbe sulle aziende che de
localizzano che verrebbero private seduta stante di stabilimenti e macchinari
restituiti alla collettività”.
Per
questo il Partito Comunista dei lavoratori, come fa ormai da anni ottenendo
consensi sempre più ampi, anche se ancora insufficienti, continuerà in questi
giorni la sua campagna davanti alle fabbriche, nelle assemblee, agli incontri
pubblici, per la nazionalizzazione delle aziende che chiudono o che licenziano.
Con
preghiera di massima diffusione
Partito Comunista dei
Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona
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