02/06/09

Qual'è il voto utile a sinistra?

Pubblichiamo di seguito un'interessante analisi delle prossime europee per gli elettori di sinistra del PCL di Lodi

Lodi, 01/06/2009

Che cosa aspettarsi dalle liste di sinistra presenti al voto?BASTA GUARDARE QUELLO CHE HANNO GIA’ FATTO …La lista composta da PRC (ex ministro Ferrero) e PdCI (ex ministro Diliberto), pretende di presentarsi come lista anticapitalista, comunista e di opposizione al voto europeo del 6-7 giugno. La lista Sinistra e libertà del governatore della Puglia Vendola, dei Verdi (ministri vari da vent’anni) e da Socialismo duemila (ex ministro Salvi) pretende addirittura di essere la NUOVA SINISTRA italiana. Pretendono un voto in nome di un NUOVO INIZIO che dovrebbe risollevare le sorti della sinistra e dei lavoratori e aprire prospettive finalmente radiose in nome dell’unità finalmente raggiunta fra i gruppi dirigenti… E’ bene ricordare il pedigree comune di coloro che costituiscono oggi queste liste, e in modo particolare di coloro che costituiscono la lista PRC-PdCI che si pretende "anticapitalista". PRC e PdCI, per non dire PDS e DS, da cui vengono i gruppi dirigenti che hanno costituito queste liste, negli ultimi 13 anni (almeno) hanno sostenuto e votato, spesso partecipato in prima persona, a molti o tutti dei vari governi borghesi di centrosinistra succedutisi in questo periodo (Prodi, D'Alema, Amato, Prodi), rendendosi pertanto CORRESPONSABILI in generale delle loro politiche a favore dei grandi gruppi capitalistici, e nello specifico votando a favore di o accettando nei fatti politiche quali: * le finanziarie lacrime e sangue per realizzare la moneta unica e rispettare i parametri di Maastricht;* il furto del cosiddetto cuneo fiscale, miliardi di euro di imposte pagate dai lavoratori e regalati ai padroni (vero ministro Ferrero?); * l'introduzione della precarietà in Italia (legge Treu); la non abrogazione della legge 30 approvata da Berlusconi (ed evidentemente condivisa dal centrosinistra); * la liberalizzazione dei fitti, che ha prodotto un aumento dei canoni che dal '98 sono più che raddoppiati; * l'introduzione dei CPT nel nostro paese;* l'aumento a dismisura delle spese militari (come la destra non aveva mai fatto…);* i bombardamenti di Belgrado e della Jugoslavia;* le missioni militari all'estero, compresa quella in Afghanistan a sostegno dell'intervento dell'imperialismo usa e in Libano per togliere le castagne dal fuoco ai massacratori sionisti di Gaza);* la costruzione della base usa di Vicenza al Dal Molin; * l’adozione dei nuovi aerei caccia F35, da costruire a Cameri (Novara), per una spesa di svariate decine di miliardi di euro in dieci anni) * l'aumento delle tasse per i redditi più bassi e l'abbassamento delle aliquote su quelli più elevati; * i finanziamenti a favore delle scuole private e confessionali; * i tagli alla scuola e all'università pubblica; * la non abrogazione di tutte le leggi ad personam di Berlusconi;* la non approvazione di una serie legge sul conflitto di interessi;* la non approvazione della legge sul riconoscimento delle coppie di fatto;* la promozione di De Gennaro massacratore del G8 di Genova a consigliere di Amato e del suo socio Manganelli a capo della polizia e molto altro. E' impossibile ricordare (sfido a farlo) anche un solo provvedimento significativo che abbia realmente contrastato o penalizzato il grande capitale, le banche, i palazzinari, ecc. o abbia rappresentato un vero passo avanti in materia di politiche energetiche, di difesa dell'ambiente e del territorio, di una diversa politica dei trasporti, di difesa della natura pubblica dei beni comuni... Non si può inoltre dimenticare che queste forze sono al governo da anni nelle giunte di regioni, province e grandi città con il PD e il centrosinistra e in ogni occasione sono pronte a dimenticare gli impegni altisonanti delle campagne elettorali e dei comizi pur di accomodarsi in qualche seggio di assessore o di ente pubblico (vero assessori Barzaghi e Casati a Milano?). Non occorre continuare.E’ però necessario ricordare che i partiti vanno giudicati non (solo) per quello che dicono ma anche e SOPRATTUTTO per quello che fanno o non fanno quando hanno la possibilità di farlo. I gruppi dirigenti di questi partiti sono già stati messi alla prova e hanno fallito clamorosamente. Ciò perché sono organicamente qualcosa di miserevole sul piano ideale, teorico e pratico.Sono organicamente subalterni alle classi dominanti e al PD. Non hanno e non hanno mai avuto realmente l’intenzione di lavorare per una alternativa di sistema. Oggi mimano l'opposizione solo perché sono stati cacciati dal governo e dal parlamento (o dalle giunte locali) a calci nel sedere. Da costoro non ripartirà nessuna nuova stagione per la sinistra. Al massimo potrebbe arrivare una nuova possibilità di lustri istituzionali per loro stessi (che è tutto ciò a cui aspirano). OGGI alle elezione europee c'è una lista veramente anticapitalista, di sinistra vera, che può rivendicare coerenza fra parole e fatti da anni, fin da quando costituiva la sinistra di Rifondazione. * Ci siano battuti con coerenza per più di dodici anni perché Rifondazione si desse un progetto politico davvero comunista e di alternativa di sistema; * perché facesse proprio un programma anticapitalista sia sul terreno sociale sia ambientale; perché non desse o togliesse il sostegno al governo Prodi, * perché non approvasse il pacchetto Treu, o i CPT, o la liberalizzazione dei fitti; * perché non facesse le alleanze contro natura destinate al disastro con il centrosinistra (nel 1996 e nel 2006); > * perché non accettasse accordi di governo in giunte regionali, provinciali o cittadine in cui era destinata a sostenere in modo subalterno il PD e i poteri forti (vedi Bassolino, vedi Penati...). Abbiamo pagato la nostra coerenza in questa battaglia con l'esclusione dalle candidature e dalle posizioni che contano dentro il partito, benché i nostri consensi siano stati per diversi anni attorno al 15%.Nel 2006, quando Bertinotti perfezionò infine l'alleanza organica con Prodi portando il partito al governo in cambio del ruolo di presidente della Camera, abbiamo giudicato che la ex sinistra radicale era giunta al capolinea (come due anni dopo avrebbe confermato anche il dato elettorale) e che occorreva ricostruire una sinistra degna di questo nome, un partito COMUNISTA di nome e di fatto, con un programma veramente ANTICAPITALISTA perché organicamente dalla parte dei lavoratori e degli sfruttati e contrapposto alla logica del profitto per la sua logica e per la prassi del partito che lo avanza; insomma, abbiamo proposta la costruzione di una SINISTRA CHE NON TRADISCA a tutti coloro che dissentivano da quella politica sciagurata.Per questo ce ne siamo andati lanciando il progetto di un nuovo partito anticapitalista, di classe, comunista. Qui dobbiamo ricordare che NON TUTTO IL DISSENSO ha scelto questa strada. Alcuni hanno ritenuto di restare in Rifondazione (e in Parlamento) anche al prezzo di accettare la disciplina di partito contro la disciplina degli interessi di classe, accettando di VOTARE LA FIDUCIA al governo Prodi per ben 23 volte (vero compagno Turigliatto? Vero Sinistra Critica?)… Noi apprezziamo che alla fine (MA SOLO ALLA FINE) Sinistra Critica abbia rotto con Prodi, ma quando alcuni ci parlano di unità vorremmo che ricordassero che l’unità si misura su ciò che si fa di fronte ai passaggi fondamentali della lotta di classe, non di fronte alle urne. E non siamo noi ad essere venuti meno alla necessità di questa unità DALLA PARTE DEI LAVORATORI… Per due anni come Movimento per la costituzione del PCL abbiamo lavorato ISOLATI rispetto al quadro politico, ma in unità con molti/e compagni/e di base, dei sindacati non concertativi, dei centri sociali, di comitati locali (no tav, no dal molin, ecc.) per a costruire l'opposizione alle politiche di guerra e alle politiche antisociali di Prodi, senza la preoccupazione di anteporre la nostra sigla alle strutture unitarie in cui abbiamo lavorato... Ricordo due episodi su tutti:1) la manifestazione del 9 giugno a Roma contro l'arrivo di Bush (quanti militanti avete portato a Piazza del Popolo PRC e PdCI? Poche decine, mentre noi abbiamo costruito una manifestazione con decine di migliaia di persone…) 2) la lotta dei lavoratori dell'Alitalia... Costituito nel gennaio del 2008, il PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI, ha raccolto 208.000 voti alle elezioni politiche di tre mesi dopo. Non ci aspettavamo di più, visto che abbiamo fatto una campagna elettorale con meno di 50.000 euro, semi cancellati dai media. Gli altri, dopo due anni di governo, sono riusciti a disperdere vari milioni di voti e soprattutto la fiducia di un numero anche maggiore di lavoratori e di giovani in questo paese... DOMANDA: CHI HA SPRECATO MILIONI DI VOTI nel 2006 e nel 2008?Domanda ancora più importante: DA CHI possiamo aspettarci una battaglia coerente dalla parte dei lavoratori, un impegno per ricostruire una vera sinistra e un vero progetto comunista in questo Paese? Il voto ha sempre un valore limitato; oggi, nel contesto attuale, con le attuali leggi elettorali antidemocratiche, può cambiare poco. MA NON SPRECHIAMOLO.Sono dispersi tutti i voti che vengono traditi, che verranno usati per salvare la carriera di un ceto politico di bancarottieri e traditori. E’ UTILE IL VOTO CHE AIUTA A COSTRUIRE UNA VERA ALTERNATIVA.

Il 6-7 giugno non disperdiamo il voto.
Il 6-7 giugno VOTA COMUNISTA,
SCEGLI PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI,
LA SINISTRA CHE NON TRADISCE!
Sergio Borsato - PCL Lodi

1 commento:

Unknown ha detto...

regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano