22/06/09

Post-terremoto, Cialente nomina Tancredi: una porcata bipatisan!


Se ne vadano tutti, siano i comitati democraticamente eletti dai cittadini a gestire la fase della ricostruzione!


Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa dei compagni aquilani del Partito Comunista dei Lavoratori sugli sciacallaggi che il governo e l'opposizione cominciano ad ordire a danno della ricostruzione nelle zone terremotate.


Certo che per chi si era fatto delle illusioni sul ruolo e la funzione di contrappeso politico del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente del PD e della sua collega Stefania Pezzopane sempre del PD, la nomina di Pierluigi Tancredi a delegato comunale per la ricostruzione del centro storico, è una mazzata mica da ridere.
Pierluigi Tancredi, di professione ragioniere (specifichiamo il titolo per evitare che qualcuno pensi che sia stato nominato un tecnico) è una nomina che ha dell'incredibile non solo per il carattere bipartisan ma perchè, per un ruolo tanto delicato è stato nominato un pluri-inquisito per fatti specifici. Infatti il Tancredi, nel 2008, è finito sotto inchiesta da parte della corte dei conti e nello stesso anno è stato rinviato a giudizio dalla procura dell'Aquila, per falso ideologico e frode nelle pubbliche forniture. Tutto chiaro? In pratica, hanno affidato le pecore al lupo. Il problema vero però, è che in questa storia non c'è in realtà nulla di strano. Il governo, vuole un uomo del comune dell'Aquila di sua “fiducia” per gestire quel poco che ha delegato al territorio (ricordiamo che il grosso della ricostruzione lo gestisce in proprio il governo), Cialente in nome della tutela dei suoi interessi glielo concede e chi ci rimette, sono gli aquilani.
Lo abbiamo già denunciato in occasione del voto sul decreto per i fondi destinati alla ricostruzione e lo ribadiamo con più forza oggi: il futuro delle zone colpite dal terremoto è assolutamente a rischio. I fondi sono insufficienti, i progetti presentati non corrispondono alle aspettative della popolazione e alle promesse fatte dal premier; il tempo passa e nulla di concreto si vede.
La popolazione che vive una situazione disperata nelle tendopoli e negli hotel della costa ( da quali per altri cominciano ad essere allontanati ), deve reagire e prendere in mano il proprio destino. Per avere una ricostruzione al 100%, un salario vero per i lavoratori rimasti disoccupati a causa del terremoto e una vera prospettiva di rinascita, è necessario lottare. La manifestazione dei giorni scorsi a Roma deve essere il punto di partenza e il G8, la prossima tappa E' necessario eleggere comitati popolari che controllino ogni passaggio nella fase della ricostruzione. Non si può delegare più nulla a un sistema politico che come si è visto è incapace di fornire garanzie. Su questa strada, il Partito Comunista dei Lavoratori in Abruzzo sarà incondizionatamente dalla parte delle popolazioni terremotate.


Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Regionale Abruzzo

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