14/06/09

Diritti...per la nostra strada!

Il Gay Pride è una manifestazione importante, ma si sta trasfromando sempre di più in una carnevalata priva di contenuti politici. Colpa nostra, che spesso vi partecipiamo con questo stato d'animo spensierato, ma soprattutto dei leader del movimento lgbt che nascondono sotto la mascherata il loro immobilismo e la loro connivenza con alcuni politici della sinistra che nulla hanno fatto, durante i passati governi, per difendere ed estendere le libertà civili. Pubblichiam perciò di seguito il testo del volantino che Il PCL ha distribuito ieri al corteo di Roma.

 
Roma, 13 Giugno 2009
Il riconoscimento della coppia di fatto, il diritto al matrimonio civile indipendentemente dal sesso dei coniugi e senza alcuna compressione dei diritti di genitorialità e adozione, deve essere garantito.

In Italia, negli ultimi dieci anni, si sono alternati tre governi di centrosinistra. E nessuno di essi è riuscito risolvere la questione dei diritti civili.
Parlamentari del calibro di Grillini , Luxuria & C. “forti” sostenitori dei diritti civili, si sono supinati al governo Prodi ( governo dei banchieri, dei padroni e della monarchia assoluta lateranense) votando guerre , precariato, finanziarie lagrime sangue per la povera gente senza avere il coraggio e l’onestà intellettuale di avanzare delle concrete battaglie sul terreno dei diritti civili.

Ancor peggio hanno fatto i radicali di Pannella , per un pugno di parlamentari, hanno mercimoniato le loro idee per aderire al PD , il partito, ricordiamo, della Binetti, colei che indossa il cilicio alla gamba e difende il “valore”, con tanto di rosario in mano, della famiglia normocostituita.

E’ ora di finirla con questi politicanti, con questi gruppi dirigenti, che come unica problematica hanno l’esigenza di riciclarsi.

Per una poltrona venderebbero la loro madre!

L’unica via d’uscita è la lotta del movimento di massa, nessuna legge ci concederà i nostri diritti, dobbiamo prenderceli! Dobbiamo unire le rivendicazioni del mondo del lavoro, degli studenti, dei migranti con quelle per i diritti civili. Solo il fronte unico di lotta, come l’esperienza francese del cpe insegna, premia.

Facciamo appello per una affermazione comune di libertà a tutte le forze di sinistra e a tutti coloro che condividono aspirazioni inclusive, laiche, fondate sulla parità dei diritti.

Siamo profondamente convinti, come Partito Comunista dei Lavoratori, che a tutti i cittadini e a tutte le cittadine debba essere garantita parità e uguaglianza, indipendentemente dal sesso e dai gusti sessuali, e pertanto anche il diritto di registrare a tutti gli effetti le loro unioni.

Insieme alle organizzazioni gblt chiediamo come PCL:

- Identici diritti dell’istituto del matrimonio per le coppie di fatto

- Matrimoni leggeri (pacs) per chi non voglia il matrimonio ‘completo’

- Possibilità per le coppie di fatto di accedere all’adozione e all’affido

- Modifica della legge 40 che dia a tutte le donne (anche lesbiche) l’accesso alla procreazione assistita

- Una legge chiara e decisa contro la discriminazione sessuale

- Una legge sul cambio del nome anche in assenza dell’intervento chirurgico per le persone transessuali







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