18/06/09

Disertiamo il referendum!


IL PCL delle Marche rivolge un appello a tutta la popolazione della regione affinché sia respinta la pericolosa minaccia per la democrazia e l’interesse dei lavoratori, rappresentata dal referendum "ammazza elezioni" indetto per il 21 giugno, non andando a votare.

E’ un referendum truffa, che vuole rimpiazzare l’attuale legge “porcata” con una ”porcata” ancor peggiore: ad esempio un solo partito con il 25 % dei voti avrebbe il 55 % del parlamento. Una legge ancora più antidemocratica della “Legge Acerbo” che negli anni ‘20 precedette l’avvento del regime fascista.

Già abbiamo sperimentato, per 15 anni, come l’attuale sistema maggioritario fosse una truffa creata ad hoc per eliminare dal Parlamento le rappresentanze del mondo del lavoro e del progresso sociale, della sinistra: due coalizioni diverse che si sono alternate al governo per realizzare lo stesso programma contro i lavoratori, sotto dettato dei grandi comitati di affari (grandi imprese, banche) privatizzando settori essenziali, attaccando pensioni, precarizzando il lavoro, tagliando i i salari ecc.). Ora, Berlusconi e il PD vorrebbero trasformare queste due coalizioni dei poteri forti in due partiti, per rendere ancora più efficaci ed autoritari contro i lavoratori, lo stesso sistema di governo e le stesse politiche di rapina sotto il suggestivo ed ingannevole appello alla “ governabilità”. Non a caso, pur senza fare troppa campagna a favore del si (anche loro a volte si vergognano!), sostengono opportunisticamente le ragioni del referendum.

Alle masse lavoratrici e popolari non interessa se vi sono “pochi o tanti partiti”: interessa avere finalmente un partito che li difenda contro tutti i propri avversari. Anzi, se v’è qualcosa da abolire perché non si abolisce l’inutile Senato? Perché non si aboliscono i vergognosi privilegi dei parlamentari, ad esempio riducendo il loro compenso a quello di un lavoratore normale!
Perciò, oltre al boicottaggio di questo referendum che darebbe un altro colpo micidiale ai pochi spazi di agibilità democratica rimasti, il PCL propone, a partire da tutte le forze della sinistra politica e sindacale, anche nelle Marche, di rilanciare una grande ed unitaria battaglia democratica per un sistema elettorale integralmente proporzionale: ogni forza politica deve avere una rappresentanza proporzionale ai voti che ottiene.

Ogni elettore deve essere libero di votare per il progetto politico in cui crede e non per forza a favore chi è più forte in quel momento. Ogni minoranza deve avere la possibilità di diventare maggioranza. E’ un principio di democrazia elementare e di uguaglianza tra gli elettori: una testa, un voto. E’ un principio che tutela i diritti di rappresentanza indipendente delle ragioni dei lavoratori.


Partito Comunista dei Lavoratori

Coordinamento Regionale Marche

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