06/06/09

Ardo: nessuna alternativa credibile per i lavoratori

Comunicato Stampa apparso sul Corriere Adriatico del 5/6/09
Al quanto “simpatico” appare l’articolo sull’Ardo di qualche giorno fa. Si chiede che i lavoratori comprino alcune azioni dell’azienda. Questa strada, indicata dall’assessore Costantini, piace anche a Sorci, ovvio piace anche ai proprietari di maggioranza dell’Ardo che vedono un ulteriore salvataggio pubblico per la propria azienda. Il punto focale di questo argomento è che non si devono salvare le aziende, ma i posti di lavoro.
Veramente inconcepibile è finanziare con i soldi pubblici proprietari di aziende, che consapevoli della fine di un ciclo industriale, hanno sfruttato fino all’ultimo il settore del “bianco” senza riconvertire a proprie spese l’azienda, hanno preso finanziamenti pubblici per delocalizzare la produzione elargiti dai loro rappresentanti politici; ora chiedono sovvenzionamenti pubblici e sacrifici agli operai già stremati da vent’anni di salari bassi e precarietà. Assurdo.
Che lo stato intervenga per nazionalizzare senza indennizzo queste azienda speculative e che i soldi pubblici vadano per una riconversione del settore produttivo, assicurando in questo modo che l’eventuale profitto ritorni allo stato e ai lavoratori.
Nessuna alternativa per gli operai dell’Ardo, quando si trovano davanti a dirigenti della sinistra politica e sindacale che non solo, difendono l’interesse del potere locale, ma continuano nel silenzio ventennale che porterà la classe operaia (grossa fetta della società fabrianese) di fronte ad un triste scenario.
Solo stabilendo un programma di rivendicazioni sociali, la sinistra politica e sindacale potrà unirsi e diventare indipendente da coloro che perseguono la politica del profitto, il Pd in primo luogo.


Partito Comunista dei Lavoratori
nucleo montano sezione Ancona

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