09/05/12

IL PCL REVOCA L'ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 12 MAGGIO A ROMA

Un mese fa la Federazione della sinistra aveva promosso un pubblico appello ad una manifestazione nazionale contro il governo Monti rivolto all'insieme delle sinistre di opposizione.
Com'è nostro metodo avevamo aderito alla manifestazione “unitaria”, dentro la politica più generale del fronte unico: ripromettendoci naturalmente di portare nella manifestazione, con un breve intervento dal palco, il nostro punto di vista anticapitalista e rivoluzionario. Diritto che ci era stato peraltro assicurato dal segretario nazionale del PRC.

Ma a pochi giorni dalla manifestazione il diritto all'intervento del PCL viene revocato, dentro il quadro di una manifestazione di cartello della sola Federazione, aperto esclusivamente ai suoi alleati internazionali e a rappresentanze sociali di movimento. Prendiamo atto di questa scelta- in sé legittima- e revochiamo la nostra adesione e partecipazione alla manifestazione. Eravamo disponibili per una iniziativa realmente unitaria, rispettosa delle posizioni diverse e del loro diritto di pubblica espressione. Non siamo disponibili a fare i puri ascoltatori silenti dei comizi dei dirigenti riformisti.

Ci limitiamo alla constatazione di un fatto politico: una Federazione della Sinistra reduce da coalizioni in tutta Italia col Partito Democratico, e a volte persino con la UDC, sceglie di non dare la parola in piazza al Partito Comunista dei Lavoratori: e dunque alla battaglia per un fronte unico di classe di tutte le sinistre, pienamente autonomo e alternativo al PD. Non sappiamo se la scelta è legata al possibile rilancio del centrosinistra dopo il 6 Maggio. Ma sappiamo che le scelte politiche, anche quelle legittime, hanno sempre un significato. Grande o piccolo.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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