Beppe Grillo riprende e aggrava la vecchia linea d'attacco della Lega Nord contro i lavoratori del pubblico impiego. La denuncia dello “spreco” di “4 milioni di stipendi pubblici e di 19 milioni di pensioni” e la proposta di sostituirli con un “reddito di cittadinanza”, è una autentica provocazione reazionaria. La sua logica è semplice: condannare alla marginalità e alla fame milioni di lavoratori per poter regalare alle imprese l'abolizione dell'IRAP. Questa proposta sociale, che si sposa con quella dell'”abolizione del sindacato”, smentisce una volta di più tutti i corteggiatori di “sinistra” del grillismo. La battaglia contro il grillismo è parte inseparabile della battaglia generale per la difesa dei lavoratori in una prospettiva anticapitalista.
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