La
vicenda drammatica che ha coinvolto un lavoratore delle Cartiere Miliani,
vittima di un assurdo provvedimento disciplinare di licenziamento inflitto
dalla direzione aziendale, conferma il grave clima d’intimidazione contro tutti
i dipendenti dell’azienda fabrianese. Tutto questo è accaduto a seguito di
fatti gravissimi, avvenuti nelle Miliani, anche per precise responsabilità del
management aziendale (non si possono posizionare personaggi con gravi
precedenti penali in settori produttivi legati allo Stato), in cui però il
lavoratore in questione era risultato totalmente estraneo, come gli organi
inquirenti avevano accertato. A conferma di tutto ciò, ben due tribunali con
competenza territoriale, uno di Rimini e l’altro di Ancona, avevano formalmente
sentenziato la totale innocenza del lavoratore delle Cartiere. Risulta pertanto
evidente il criterio politico nella gestione del personale adottato dalla
direzione della società per accentuare il clima terrore contro i propri
dipendenti, ma anche per interferire nelle prossime elezioni sindacali per il
rinnovo dell’R.S.U. delle Cartiere Miliani.
Con
preghiera di massima diffusione
Partito Comunista dei
Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona
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