20/05/10

Accordi demaniali


da un articolo di Augusto Romano per il Quotidiano "Terra!"


POLITICA. Oggi il Consiglio dei ministri darà il via libera al federalismo demaniale. L’IdV trova l’intesa con la Lega e vota sì al testo. Della Seta (Pd) parla di provvedimento pericoloso per l’ambiente. Verdi furiosi.
Di Pietro-Calderoli, la strana coppia. Di federali. Nel senso di sostenitori del federalismo. Fa un certo effetto vederli seduti uno accanto all’altro in conferenza stampa per spiegare i vantaggi del federalismo demaniale. Il ministro leghista annuncia soddisfatto che il provvedimento sarà approvato domani (oggi, ndr) dal Consiglio dei ministri. Di Pietro spiega il voto favorevole dell’Italia dei Valori ieri alla Camera e lancia stoccate al Partito Democratico, che, invece, si astiene, mentre l’Udc vota contro.

«L’Idv -ha detto Di Pietro - si assume la responsabilità delle proprie decisioni e dice sì al termine di un lavoro condotto senza contrapposizioni preconcette. Chi, invece, si astiene dimostra di non essere nè carne nè pesce». L’Italia dei Valori votò a suo tempo il federalismo in Parlamento e la sua posizione non è cambiata ora che si devono approvare i decreti attuativi. Per Di Pietro il sì al decreto sulla cessione del demanio «è un’occasione per riflettere tutti insieme sull’utilizzo migliore che i beni pubblici possono avere per la collettività, soprattutto quelli che nella maggioranza dei casi sono abbandonati senza produrre alcun reddito, mentre soltanto il controllo locale può dare maggiore trasparenza».

Critico Della Seta (Pd): «Il federalismo demaniale, nonostante raccolga una parte delle nostre osservazioni, resta un testo molto pericoloso per l’ambiente. Trasferisce un patrimonio di beni anche di interesse ambientale alle Regioni e ai Comuni senza chiarire e specificare in maniera netta come poi la tutela di questi beni possa rimanere in capo allo Stato». E critica l’intesa Lega-Idv: «Di Pietro ormai lo conosciamo, è abituato a scegliere sulla base di valutazioni tattiche. Certamente rispetto al merito ha un modo di procedere molto disinvolto». Ben più duro il presidente dei Verdi.

«Il sì di Di Pietro - dice Angelo Bonelli che oggi presenterà un dossier - è semplicemente vergognoso. Non gli viene in mente che invece di regalare il patrimonio di Stato ai poteri forti si poteva fare una riforma per far pagare i giusti canoni per le concessione demaniali e le sorgenti idriche? Il federalismo demaniale non è nient’altro che una mega svendita dei beni di Stato consentendo una speculazione senza precedenti. I Comuni, infatti, nell’80% dei casi saranno costretti alla vendita perché i deficit degli enti locali non consentono di sostenere i costi di manutenzione e gestione dei beni. Le sorgenti di acqua minerale e termale potranno essere vendute, in barba alla battaglia contro la privatizzazione dell’acqua. Il sostegno alla legge porcata di Calderoli, che è semplicemente l’autorizzazione a depredare i beni dello Stato, indigna. In Parlamento non esiste un centrosinistra degno di questo nome perché quando si tratta di obbedire alle richieste dei poteri forti, rispondono tutti ‘signorsì’, senza pensare all’interesse dei cittadini».

Mentre l’Idv si smarca dalle altre opposizioni, Bossi gongola perché «il federalismo è partito» e Berlusconi guarda già oltre, al federalismo fiscale che «sarà lo strumento più efficace di contrasto nei confronti dell’evasione».

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