23/02/10

Nucleare: l'ennesima presa in giro!


Se tutto il mondo del lavoro, cittadini, pensionati e tutti coloro che pagano le tasse non cominceranno a fare opposizione vera a questo governo, ci troveremo presto a subire ancora una “punizione” per non saper prendere il potere decisionale che ci spetta. Ma stavolta sarà un disastro ecologico ed un'enorme spreco di denaro: il nuovo programma nucleare italiano.


Sua immunità, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, vuole costruire sul territorio italiano delle centrali nucleari di “terza generazione”, che superino per durata quelle di “seconda generazione”, con un congegno di “spegnimento automatico” in caso di grave incidente.

Con il suo solito linguaggio colorito, lui le definisce un “ponte” verso una “quarta generazione” che promette sarà assolutamente sicura. C’è solo un problema, i reattori di quarta generazione NON esistono! ( la loro realizzazione è prevista non prima del 2030).

Non stiamo qui a ricordare gli incidenti sparsi per il globo dovuti al nucleare, ma uno sguardo al 26 aprile 1986 a Cernobyl (Ucraina) è doveroso. È doveroso ricordare decine di migliaia di tumori e leucemie nei venti anni successivi e più di mille morti per tumore tra i soldati intervenuti, contaminata l’acqua di trenta milioni di Ucraini, irradiato nove milioni di persone. Oggi, due terzi degli adulti e metà dei bambini sono ammalati alla tiroide, c’è il raddoppio delle malformazioni congenite.

Il nucleare non ha casa: non si sa ancora come e dove mettere le scorie radioattive. Gli Usa hanno speso otto miliardi di dollari in vent’anni senza trovare una soluzione. In Italia furono stanziati 674 milioni di euro con il ridicolo tentativo di Scanzano Jonico (un sito sismico come gran parte d’Italia e del tutto inadatto), il governo non sa dove mettere le “ecoballe radioattive”: il plutonio resta altamente radioattivo per 200mila anni! L’uranio238 per milioni di anni…
L’Italia non ha uranio: dovrebbe importarlo da Russia, Niger, Namibia, Kazakistan, Australia, Canada. Se ne consuma più di quanto se ne estrae. Senza nuovi reattori, la produzione di uranio è già insufficiente. Il suo prezzo dal 2001 al 2007 si è moltiplicato per dieci, da 7 a 75 dollari la libbra.


L’Italia è uscita dalla follia nucleare col Referendum del 1987. L’Austria col Referendum del 1978. La Germania, nel 2000, ha deciso di non investire più sul nucleare, aumentando del 2,5% annuo in energie rinnovabili. La Svezia col Referendum del 1980 ha fatto la stessa scelta. La Spagna col Referendum del 1983, ha deciso di uscire dal nucleare e raggiungere l’autonomia energetica entro il 2050, investendo moltissimo nel solare. Negli Usa non si costruiscono più centrali nucleari dal 1976.

Solo nove stati in tutto il mondo investono sul nucleare: India, Cina, Russia, Ucraina, Giappone, Iran, Argentina, Romania e Finlandia.
Basterebbe coprire di pannelli solari fotovoltaici solo lo 0,4% delle superfici costruite o cementificate in Italia ( che sono il 10% del territorio) per soddisfare l’intero fabbisogno nazionale di energia elettrica.
Immaginate il NUCLEARE nel paese del terremoto e dei terremotati…vogliono farci rischiare la fusione del nocciolo anche a noi?

I nostri industriali e politici siano essi di destra che di sinistra, temono ogni tipo di democrazia che dia uno spiraglio ai voleri dei cittadini liberi e fanno di tutto per sottomettere il loro pensiero boicottando ogni tipo di informazione libera e popolare.

Anche nella Regione Marche faremo di tutto per impedire questo scempio ai danni dei cittadini, dei loro soldi e del loro territorio.

Youri Venturelli
Partito Comunista Lavoratori

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