16/11/09

Togliatti: il burocrate controrivoluzionario


Pubblichiamo di seguito un articolo di approfondimento politico su una delle più controverse figure dello Stalinismo italiano. Utile per capire che i personaggi della sinistra che noi oggi critichiamo non si sono inventati nulla ma provengono e perpetuano, anche se si sforzano di sembrare nuovi, vecchie politiche frutto di una cultura distorta che nel nostro paese è sempre stata egemone.
La storia politica di Palmiro Togliatti è la storia di uno peggiori personaggi che il movimento operaio abbia conosciuto, secondo, per orrori commessi, solo a Stalin. HANNAH ARENDT nella " La banalità del male" da un quadro pulito del genere di persone riconducibili a Togliatti. Un losco individuo, senza etica e dignità, pronto a supinarsi ai voleri del suo padre padrone Stalin senza la minima riflessione, un burocrate.

Cerchiamo con ordine di ripercorrere, cronologicamente, le sue tappe politiche. Nel 1921, anno fondativo del Partito Comunista d'Italia, Togliatti è un semplice redattore dell"Ordine Nuovo, tanto che a Livorno durante le sessioni del congresso non è tra i partecipanti... " Era rimasto a Torino a fare il giornale" [1]. Anche se, per onestà intellettuale, su un 'altra biografia [2] si scrive che "partecipa al congresso con la delegazione di Torino"... Insomma in piena similitudine con Stalin, che durante la rivoluzione russa aveva avuto un ruolo di secondo piano e "conciliazionista", partendo in sordina diviene per magia negli anni 30, a regime oramai strangolato, il leader incontrastato della rivoluzione, secondo solo a Lenin oramai salma...

Nel 1926, quando all'interno del PCUS infuriava la lotta tra l'opposizione di sinistra e la burocrazia stalinista, Gramsci scrive una lettera, indirizzata ai compagni sovietici e tenuta segreta per molto tempo, riguardo alla lotta intestina: "Voi state distruggendo l'opera vostra, voi degradate la funzione di dirigente che il partito comunista russo aveva conquistato per impulso di Lenin: i vostri doveri di militanti russi possono essere adempiuti solo nel quadro degli interessi del proletariato internazionale...Togliatti, non vale la pena neanche citare il testo, risponde, sempre sotto ordine di Stalin, stizzito a Gramsci...Uno dei grandi meriti di "Ercoli" fu quello di aver "aiutato"... a liquidare da coprotagonista assieme a Stalin le opposizioni interne.

Nella metà degli anni venti Togliatti assunse, a livello internazionale, una posizione di destra (corrente Bucharin), e quando vide il modo con cui gli oppositori venivano trattati...Togliatti si allineò da buon paggio a Stalin. Stalin non poteva tollerare opposizioni interne e correnti (come era previsto nel partito di Lenin [3]) e procedette all'eliminazione prima politica e poi fisica dell'opposizione trotskista. E così, al medesimo tempo, fece Togliatti con i Trotskisti italiani: Tresso, Ravazzoli e Leonetti (che erano stati i fondatori, insieme a Bordiga prima e Gramsci poi, del PCI italiano). Forte, Togliatti, di una maggioranza nella segreteria del PCI ottenuta grazie alla complicità di un altro laido individuo, Secchia, accusa i tre di deviazionismo e li fa espellere dal Partito. Le calunnie di Togliatti perseguiteranno il compagno Tresso sino alla sua morte e oltre...Tresso morì nel 1944 , in Francia fucilato da miliziani Stalinisti [4].

Togliatti non saturo del suo operato in Italia, da buon fedele stalinista si preoccupa di "ripulire" le diverse opposizioni comuniste nel resto d'Europa.
Prima di tutto toccò ai Polacchi e al PCP: "Quale responsabile incaricato dell'Internazionale comunista alla cura e al controllo dei partiti comunisti dell'Europa centrale seguì la vicenda del partito comunista polacco [5]". "Vicenda" che sotto la sua "cura" portò allo scioglimento del Partito comunista polacco e alla eliminazione fisica, quasi totale, di tutti i membri del comitato centrale...
Poi venne il turno della Spagna. Togliatti era considerato: "il consigliere e l'animatore" [6] della rivoluzione spagnola... Criticava "l'infantilismo anarchico" e riversava, come fatto in passato, il suo odio contro trotskisti e anarchici... Non sappiamo che ruolo ha avuto, al contrario dei suoi amici Vidali e Orlov, quali responsabilità Togliatti ha avuto nelle morte di Andreu Nin [7] , ma sarebbe difficile escludere che come responsabile dell'Internazionale Comunista non sapesse...
Naturalmente Ercoli accusa di fascismo le "spie trotskiste" additandole con disprezzo, ma ai veri fascisti lanciava appelli di benevolenza: "Noi siamo disposti a batterci con voi per la realizzazione del programma fascista"... [8]. Mentre Gramsci e altri compagni erano chiusi nelle carceri fasciste, Togliatti dalla sua comoda poltrona di Mosca attaccava i veri rivoluzionari e, ogni tanto, lanciava la sponda di "collaborazione" con i fascisti di Mussolini. Anche sulle moltissime vittime comuniste dello stalinismo chiuse e uccise nei gulag staliniani, Togliatti
-dalla profonda etica comunista- non mosse nemmeno un dito[9].
Negli anni 40, dopo la liberazione dal nazifascismo, Togliatti eseguendo la tattica stalinista e antileninista dei fronti popolari assunse il ministero di Grazia e Giustizia del governo borghese italiano. Tra le prime misure prese dal nuovo ministro vi fu "l'amnistia" per i fascisti e la repressione dei moti contadini in Sicilia...Si potrebbe continuare parlando della "via italiana al socialismo"... o dei suoi numerosi articoli che elogiavano Stalin dopo la soppressione di rivoluzionari come Zinoviev, Kamenev, Bucharin... l'epurazione di Trotskij e così via, ma non basterebbe duecento pagine. Meglio dunque, forse più utile, soffermarci sulla coerenza e autonomia di pensiero di Togliatti... SIC!
Negli anni venti, durante i primi anni di vita dell'internazionale come scritto sopra, Togliatti, era stato bucharinaino; poi virò e divenne stalinista. Nel 1943 accettò, con grande esaltazione, lo scioglimento della III internazionale; ma nel '47 con la stessa esaltazione, applaudì alla sua ricostruzione sotto le vesta del Cominform, salvo poi essere di nuovo felice per il suo definitivo scioglimento del '56. Con la stessa disinvoltura avvalorò la condanna di Tito, stendendo anche il testo si accusa, e poi dopo si congratulò con il "comunismo" jugoslavo. Fu artefice e protagonista della repressione stalinista e dopo l'avvento Krusciov ( XX Congresso) si allineo alla (presunta) destalinizzazione... Insomma un uomo vile, senza etica, pronto a sacrificare i principi del comunismo per un posto nell'apparato dei privilegiati.

Ma la vita di Togliatti e la sua sgradevolezza hanno anche un altro significato politico, spesso dimenticato, ma oggi attualissimo. Quando molti compagni, legittimamente, oggi parlano e scrivono di "unità dei comunisti", ci si dovrebbe domandare prima, opportunamente, quali comunisti e quale comunismo?

Eugenio Gemmo
Partito Comunista dei Lavoratori
Direzione Nazionale

Note
1 Conversando con Togliatti
2 Togliatti a cura della Commissione propaganda del PCI
3 I Protocolli del CC Bolscevico del 1917-1918
4 Tresso ... Gruppo "Pietro Tresso" Facebook
5 Conversando con Togliatti
6 Trent'anni di vita del Partito Comunista Italiano
7 Andreu Nin fondatore e massimo dirigente del POUM spagnolo
8 Togliatti e Stalin di G.Siniga . Documenti
9 Vittime italiane dello stalinismo in Urss. Di A. Leonetti

1 commento:

Unknown ha detto...

Bellissimo post.