24/11/09

Generalizzare la lotta: subito uno sciopero generale ad oltranza per cacciare il Governo Berlusconi!


Stiamo perdendo l'ennesimo tram per la cacciata del Governo!
Pubblichiamo di seguito due comunicati stampa nazionali sulla grave crisi che sta colpendo milioni di lavoratori in tutto il paese, le loro azioni di protesta ed il ruolo di pacificatori sociali che sindacati e partiti della sinistra assumono di fronte ad esse.



GRAVE IL RIGETTO DA PARTE DI EPIFANI DELLA RICHIESTA DELLO SCIOPERO GENERALE.
(24 Novembre 2009)
La frettolosa archiviazione dell’ordine del giorno di Giorgio Rinaldini a favore dello sciopero generale in sede di direttivo nazionale della CGIL è un fatto grave , che non ha solo un’implicazione sindacale ma politica. Significa che, al di là delle parole, la maggioranza dirigente della Cgil si rifiuta di unificare il movimento di lotta dei lavoratori contro Confindustria e Governo Berlusconi proprio nel momento del loro massimo attacco alle condizioni del lavoro, e del moltiplicarsi di azioni operaie di resistenza. E questo solo per compiacere Bersani, tenere aperta la porta a Cisl e Uil, dare un segnale a Confindustria. Si conferma una volta di più l’importanza di un’aperta battaglia di opposizione nel congresso nazionale della Cgil. Tutte le sinistre hanno il dovere di sostenere pubblicamente la mozione della minoranza, che al di là dei suoi limiti evidenti, raccoglie la spinta più combattiva della classe operaia industriale, a partire dalla Fiom. Per questo la scelta pilatesca di Ferrero e Diliberto di fronte alla battaglia interna alla Cgil è francamente sconcertante. Capisco che Epifani è grande elettore di Bersani, con cui PRC e PDCI stanno facendo accordi di governo in tutta Italia per le elezioni regionali. Ma le ragioni della Fiom possono essere subordinate alle ragioni degli assessori e del PD di Colaninno ?
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI



GENERALIZZARE L’ESEMPIO DELLA LOTTA DEI LAVORATORI DI ALCOA ED EUTELIA.
(23 Novembre 2009)
Occupare tutte le aziende che licenziano e creare una cassa nazionale di resistenza: questa proposta centrale d’azione del Partito Comunista dei Lavoratori ( PCL) è confermata, giorno dopo giorno, dalla stessa dinamica delle principali lotte operaie. La occupazione degli stabilimenti di Eutelia, l’occupazione delle fabbriche Alcoa, le spinte radicali che emergono in tante lotte di resistenza operaia contro la crisi, non possono e non debbono restare isolate. Il loro esempio va raccolto e generalizzato. Alla nuova valanga di licenziamenti che si sta annunciando , occorre rispondere con una radicalità uguale e contraria: occupando le aziende che licenziano e ponendole sotto il controllo dei lavoratori. Solo questa risposta può strappare risultati per i lavoratori e sostenere l’obbiettivo del blocco generale dei licenziamenti. Senza questa risposta, si rischia una disfatta disastrosa in ordine sparso. Per questo il PCL si rivolge nuovamente a tutte le sinistre sindacali e politiche perché uniscano le proprie forze attorno a questa linea d’azione. In ogni caso il PCL- presente dall’inizio in tutte le principali lotte operaie in corso- lavorerà per generalizzare la lotta esemplare di Eutelia e di Alcoa.
MARCO FERRANDO- PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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