05/11/09

Una sentenza elementare della Corte Europea sul crocifisso


La sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sul crocifisso è totalmente condivisibile. Colpisce l’arroganza di chi nega il diritto alla moschea alla confessione islamica ma pretende di imporre il crocifisso nelle scuole. All’opposto, la difesa incondizionata della libertà religiosa di ogni culto, deve combinarsi col rifiuto incondizionato di ogni ingerenza confessionale nelle istituzioni pubbliche. Chiesa e Stato vanno rigorosamente separati : è’ significativo che il PD di Bersani rinneghi persino questo principio liberale elementare pur di ingraziarsi gli ambienti vaticani e candidarsi a governare in loro nome. La rimozione del crocifisso dalle aule scolastiche deve essere invece il primo passo di una grande campagna nazionale per la cancellazione di tutti i privilegi confessionali e sociali del capitalismo ecclesiastico: la scandalosa esenzione fiscale di IVA e ICI, le enormi regalie pubbliche a scuole e università cattoliche, i fiumi di denaro pubblico alla sanità privata ecclesiastica, i poteri inconfessabili dello IOR. Di fronte alla difesa del Vaticano da parte di tutte le forze borghesi - reazionarie o liberali- proponiamo a tutte le sinistre una grande campagna unitaria anticlericale che non si limiti al terreno democratico ma investa i poteri materiali della Chiesa come componente e stampella dell’ordine capitalistico .


Partito Comunista dei Lavoratori

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A parte i "privilegi" di cui si potrebbe benissimo stare a discutere, ma credo che proprio il laicismo sfrenato debba portare ad una considerazione: ma e' possibile che per sentirci "liberi" siamo pronti a "ghettizzare" i simboli religiosi che per quanto non condivisibili vanno rispettati! Non mi sembrano questi i ponti di dialogo con cui essere costruttivi! E' il fanatismo e l'eccesso che vanno debellati, non un simbolo che tra l'altro e' segno di unita' nella cultura alla quale apparteniamo. Io non mi felicito per nulla!

Anonimo ha detto...

non si tratta di fanatismo. è semplicemente la necessità di avere delle strutture pubbliche (scuole, sanità, ecc...)libere e rispettose della società multi-etnica; ma non solo, dobbiamo rifiutarci di vivere in pratica (in teoria, lo siamo quasi) in uno stato teocratico. la religione appartine ad una sfera personale non si possono obbligare le persone a seguire degli insegnamenti religiosi di qualsiasi tipo.
propio per questo, se domani avro dei figli, non li battezerò, garantendogli la liberta di essere da grande quello che vogliono....cattolico, ortodosso.
buddista, islamico...o mi auguro niente di tutto ciò; comunque a lui la scelta.