12/01/12

Cerreto D'Esi: Stessa testa…….Stessa pancia…….

Si è appena chiuso un anno disastroso e probabilmente se ne è aperto un altro ancora peggiore per il futuro della nostra piccola comunità.La crisi industriale che circoscrive il nostro territorio di fatto è irreversibile  a tal punto da spingere, chi per anni ha taciuto  e spalleggiato i fautori del collasso  costretti a non poter far finta di niente,ad alzare timidamente la voce per segnalare che forse qualcosa non andava.La notizia dei circa cinquecento posti di lavoro persi dai nostri concittadini nel nostro distretto tra tutte le aziende in crisi, segna ancora più che mai il fallimento di un modello che doveva portare sviluppo e benessere e che invece segnerà in maniera indelebile il futuro di molte famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese;mi riferisco all’etichetta merloniana fautrice del nostro destino collettivo del passato e del prossimo futuro. In mezzo a tutto ciò vi è l’incompetenza della nostra giunta comunale che mai si sarebbe immaginata di dover dare risposte concrete ai nostri cittadini sul tema lavoro,e nello stesso tempo a giustificare e ringraziare con vile servilismo chi ci ha sfruttato e poi condannato ad un futuro incerto e sempre più nebuloso. Da maggioranza ed opposizione è impensabile ricevere risposte su come superare questo stato di cose perché con la loro complicità politica e  culturale si sono resi corresponsabili del disastro attuale che le categorie più disagiate ora si ritrovano a dover pagare.Partendo dalla maggioranza e dal partito cuscinetto del potentato che loro rappresentano, ci sarebbe tanto e poco da dire,l’unica cosa palese è il perdurare del conflitto di interesse che lega potere politico ed economico,basti pensare chi è il maggiore esponente del PD a livello locale  che siede nei salotti buoni della politica e nelle istituzioni che contano.Qualcuno dei nostri consiglieri di maggioranza ancora ringrazia la sacra famiglia per tutto quello che ha concesso al nostro territorio dimenticandosi però affrettatamente delle macerie che ci stanno lasciando.Una voce si è alzata dicendo che bisognava giustamente non ringraziare più questi signori  per il loro comportamento etico ed immorale con chi per anni con il duro lavoro ha fatto arricchire il potentato che risiede  a Fabriano,medesima voce che poi frana nel contesto in cui si è alzata perché anche essa è sostenitrice delle maggioranza merloniana alla guida del nostro paese.Dalla parte dell’opposizione taglierei di netto la questione  Vivi Cerreto perché è ormai palese la sua vera natura affarista di espressione politica fatta passare per una associazione culturale  a servizio dei cittadini e della vita del paese. Da Sviluppo Solidarietà Progresso guidata dall’imprenditore che sembra aver risollevato la situazione della Ardo vi è la totale rottura delle posizioni politiche più elementari (centro sinistra-centro destra) a favore dei profitti.E’ lampante che questi personaggi non potranno mai fare opposizione a politiche nelle quali si riconoscono perfettamente e ne fanno strumento attivo per la propria vita quotidiana.I settecento lavoratori richiamati per far ripartire l’azienda dopo anni di cassa integrazione forzata in ozio deprimente ed avvilente,ora si ritrovano a pagare uno scotto pesante in termini economici e di dignità:come sembra è stato fatto firmare un accordo con l’occhiolino  dei sindacati padronali sempre più a servizio della borghesia imprenditoriale,dove i lavoratori rinunciano a  diritti acquisiti come scatti anzianità,livelli,super minimi,contratto integrativo, a salario minimo, a tutela di un azienda salvata, si fa per dire, dalle banche che difendono il patrimonio personale di chi ha rilevato l’azienda e il patrimonio reale del fautore di  questo teatrino:il burattinaio e le marionette…………queste sono le forze politiche che guidano la nostra giunta comunale  che rincorrono in maniera ostinata un modello di sviluppo socio economico che porta il nome di sistema capitalistico.Vi è bisogno ora più che mai di un inversione culturale di sinistra antagonista radicale che si opponga con forza  con lo scontro al più becero del sistema conservatrice liberale:vi è bisogno di una vera opposizione dei lavoratori che porti al ribaltamento della monarchia capitalista,che rivendichi la nazionalizzazione delle aziende che licenziano, dopo aver  delocalizzato,sotto il controllo dei lavoratori,alla nazionalizzazione delle banche che speculano i risparmi dei lavoratori nei profitti dei grandi gruppi economici.E’ necessaria  la visione comunista della società che al primo gradino della sua scala metta l’uguaglianza economica sociale dell’individuo e la tutela della propria libertà.Questi sono obbiettivi prioritari per la costruzione del partito rivoluzionario cioè il Partito Comunista dei Lavoratori.
                                                                                                          Mauro Goldoni Pcl
Sez. prov.ANCONA
Nucleo Montano     

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