18/05/09

La crisi è passata!

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna ad insistere sulle origine “psicologiche” della crisi. Rimprovera i “media che dipingono la crisi come irreversibile e catastrofica”… ma l’informazioni in Italia, non è tutta piegata al volere del grande Silvio?

Ritiene che sia un comportamento “assolutamente colpevole dell’opposizione” anche perché ritiene “che il momento peggiore sia passato”…ma siamo sicuri che in Italia esista una opposizione?

Queste sono le dichiarazioni di Berlusconi da Mosca intervenendo sulla crisi economica; e ancora”c’è stato un diluvio, ma dopo tutto è tornato come prima, meglio di prima”.

Intanto a Roma un corteo di circa quindicimila(?) lavoratori con in testa gli operai di Pomigliano si è concluso davanti agli uffici di Sergio Marchionne. È Finita con la contestazione dei Cobas al segretario nazionale Fiom Gianni Rinaldini, tirato giù dal furgone-palco e una cinghiata al leader della Uilm torinese. Sono intervenute le forze dell’ordine ed alla fine un rappresentante dei Cobas ha preso la parola rivendicando una lotta più dura contro la Fiat. Visto che finora le uniche risposte pervenute ai lavoratori da parte dei sindacati sono state “lettere per comunicare la cassa integrazione”, Il Partito Comunista dei Lavoratori, da piena solidarietà agli operai della Fiat e a tutti coloro che dopo molta pazienza, cominciano ad alzare la testa, il loro orgoglio e la loro dignità, forse insieme riusciremo ad uscire da un buio medioevo.

Guardando ad una situazione internazionale sfido chiunque a dire che l’operaio italiano non si stia comportato con assoluta devozione e rispetto di tutte le cariche dello stato e di tutti coloro che lo rappresentano. Per controparte ecco ciò che si sono dovuti sentire dire da coloro che dovrebbero stare dalla loro parte. Il segretario generale della Cisl Bonanni usa toni duri: “ Un fatto grave che deve farci riflettere tutti. Non ci possono essere giustificazioni in questi casi”. Poi ha parlato di squadrismo organizzato e di qualcuno che sta soffiando sul fuoco della crisi per esasperare i toni. Damiano(Pd),Ferrero(Prc)e Fava(Sinistra e libertà) sottolineano come episodi di questo tipo indeboliscano i lavoratori. Capezzone(Pdl) rimarca ” chiunque ne sia l'autore e chiunque ne sia la vittima è gravissimo e inquietante il ricorso alla violenza". E aggiunge: "C'è qualcuno evidentemente che, con maggiore o minore consapevolezza, intende far scivolare alcune frange sociali verso una contestazione senza troppi freni. E' necessario vigilare affinché l'episodio di oggi resti isolato".

Per quanto riguarda il confronto con Fiat, Rinaldini ha annunciato i prossimi passi del sindacato: "Visto che le relazioni sindacali finora si sono limitate alle lettere per comunicare la cassa integrazione, bloccheremo tutti gli straordinari e le forme di flessibilità fino alla convocazione del tavolo". "Non ci stiamo più ad apprendere le cose attraverso i comunicati", ha aggiunto ribadendo che "non è possibile chiudere alcun stabilimento in questo Paese".

Lascio a voi i commenti chiedendovi dove mai abbiano sbagliato i lavoratori in questi ultimi anni?

Non si sono sacrificati abbastanza e non hanno versato abbastanza sangue? Forse servono ancora più morti bianche per svolgere l’attenzione di un sistema che non sa fare altro che sfruttare ogni tipo di classe lavoratrice? Non credo che i lavoratori si siano cercati questa crisi, abbiano organizzato il fallimento e le casse integrazioni.

Voglio ricordare che dopo mesi dallo scoppio della crisi, non è stata formulata neanche una minima leggina che possa ostacolare lo sporco lavoro d’oro che le banche esercitano ancora ora che state leggendo questo articolo. Voglio ricordare che sono le banche le prime fautrici di questa crisi. Voglio ricordare che le banche hanno il “dominio del capitale finanziario”. Fianco a fianco con lobby e cartelli e molto spesso si collocano al di sopra di essi. IL Partito Comunista dei Lavoratori, lotta da sempre per la “Nazionalizzazione delle banche”, al fine di creare un sistema unificato di investimento e di credito, che risponda agli interessi di tutta la popolazione. Riteniamo che sia necessaria la fusione di tutte le banche in un unico istituto nazionale. Solo l’esproprio delle banche private e la concentrazione dell’intero sistema creditizio nelle mani dello Stato forniranno a quest’ultimo risorse reali, cioè materiali e non meramente fittizie o burocratiche per la pianificazione economica.

Condizioni molto più favorevoli per i piccoli depositi e i crediti. La statalizzazione delle banche porteranno questi ed altri risultati positivi solo se il potere statale stesso passerà completamente dalle mani degli sfruttatori a quelle dei lavoratori.

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori - Ancona

1 commento:

Anonimo ha detto...

febbre suina made in cia
un modo imperialista per sconfiggere la crisi . il terrorismo virale .
hanno un po esagerato stavolta nei laboratori . in barba agli antiallarmisti lìinfluenza in piena estate che continua ad aumentare c'è da preoccuparsi