31/05/09

Extracomunitari e Ipocrisia


Non è possibile che in città come Fabriano, Cerreto D’Esi e molti altri paesi del circondario o del resto d’Italia, si debbano ancora sentire frasi come: “gli extracomunitari vengono qui per delinquere e portarci via il lavoro”. Non è possibile che la Lega faccia dei volantini con la figura di un Indiano d’America e la dicitura: “Hanno fatto entrare gli immigrati e ora vivono nelle riserve”.
Chiudiamo gli occhi per non guardare alle responsabilità e puntiamo il dito contro coloro che non ne hanno.
Non è possibile che un cittadino del fabrianese, vissuto per cinquant’anni sotto una campana di vetro, si svegli all’improvviso dalla parte sbagliata e dia la colpa di quasi tutta questa crisi all’immigrato.
Dalla parte sbagliata perché in questa realtà si sta diffondendo una sempre più forte propensione verso una “Destra” ben lungi dall’essere quella che intendiamo con questa parola.

Il Partito Comunista dei Lavoratori denuncia l’incapacità di questo governo di saper gestire qualsiasi questione per quanto riguarda l’immigrazione ed anzi denuncia a chiare lettere la manipolazione usata da questo regime per nascondere la realtà sempre più palpabile della crisi e convogliando milioni di cittadini, lavoratori , dipendenti, artigiani ecc… a seguire quel binario che porta inevitabilmente a farci la guerra tra poveri, distogliendo lo sguardo dalla realtà e gli occhi dal malaffare che sempre più serpeggia in questo paese.

Sono stati tolti tre miliardi di euro alle forze dell’ordine tanto che non possono ritirare le auto dalle officine per le riparazioni perché non hanno soldi per pagare, costretti perfino a lasciare le volanti nelle caserme perché non hanno benzina, e costretti, come è successo poco tempo fa, a scioperare davanti a Montecitorio perché in queste condizioni e in questo paese vengono a valere meno i loro stessi diritti. Ci sono paesi in Italia, conosciuti da tutti, che hanno una densità ed un potere mafioso che supera anche quello dello Stato, eppure alcuni di questi paesi sono dotati di una o due volanti soltanto. In Sicilia ci sono novantadue comuni dei quali cinquantuno sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa. Immaginate cosa possa succedere con le Ronde. Pensate che ruolo possano avere questi strumenti in queste regioni (la Sicilia è solo un esempio) con una cosi alta densità mafiosa: chi gestirà le ronde e a chi avrà la disavventura da fare da capo espiatorio?

Se proprio vogliamo parlare di extracomunitari e di delinquenza, dobbiamo affrontare il problema di fondo. Nelle carceri italiane la percentuale di detenuti dell’Est è impressionante, mentre “l’uomo nero” su cui ora tutti puntano il dito come capro espiatorio, è merce rara. Il problema a livello di grandi numeri, non è il delinquente extracomunitario, ma quello comunitario.
Però l'Italia è il primo partner commerciale della Romania. 22.000 nostre aziende vi hanno aperto nuove attività o hanno delocalizzato grazie agli incentivi comunitari. Le imprese italiane sono sbarcate all'Est con l'obiettivo di far soldi. Diminuire i costi di produzione, non dover sottostare ai controlli sul lavoro esistenti nel nostro Paese. E, se possibile, usare comunque il marchio Made in Italy. In cambio la Romania ha potuto esportare manodopera a basso costo per l'edilizia, quasi sempre in nero, e liberarsi di migliaia di persone “indesiderate”. Nessuna moratoria. La Lega non mosse un dito. A onor del vero, neppure gli altri. Chi ci ha guadagnato? Mi viene in mente un solo nome: il capitalismo.

Abbandoniamo al suo destino e neghiamo la libertà dell’essere umano. Respingere chi ha diritto all'asilo politico è un delitto contro l'umanità. Tutto il resto è business.

Grazie alla legalizzazione di ogni sorta di speculazione, nel nostro paese il lavoro nero ha raggiunto cifre da capogiro nell’ordine di miliardi di euro. Contro cooperative, imprenditori che sfruttano il lavoro nero, è ora di aprire gli occhi, e far pagare a chi finora non ha mai pagato. La legge è uguale per tutti, quindi comincino a pagare, “senza sé e senza ma”, coloro che abitualmente sfruttano persone a basso costo per i loro sporchi guadagni. Ricordiamo che i primi accusatori ed i primi a puntare il dito, sono proprio coloro che facendo della pura demagogia, raggirando e sfruttando ogni tipo di opportunità per fregare il prossimo, alla luce del sole istaurano un clima di paura, tensione e guerra tra poveri.

Chiediamo per tutti gli immigrati residenti in Italia, diritti e doveri sociali alla pari del lavoratore italiano, con retribuzioni minime di 1300 euro netti mensili, al fine di mettere tutti i lavoratori sullo stesso piano e abolire così le discriminazioni. Se questo non verrà fatto, l’unica strada da percorrere per il lavoratore italiano ed extracomunitario sfruttato, sarà quella di occupare e nazionalizzare l’azienda che sfrutta manodopera per i suoi interessi sotto il controllo dei lavoratori e senza indennizzo, visto che se lo sono già preso con anni di sfruttamento e sussidi.
Confermiamo la necessità di un governo operaio e popolare, capace di liberare la società dalla crisi del capitalismo e dalla spazzatura politica e morale delle sue classi dirigenti.

IL Partito Comunista dei Lavoratori vuole ricordare che, il Fondo Monetario Internazionale (che lavora nell’interesse di capitalisti e banchieri) di cui fanno parte i paesi più potenti: gli Stati Uniti, la Germania, la Francia, l’Inghilterra, il Giappone, l’Italia e altri,è accusato di ignorare le sofferenze dei popoli e di applicare politiche fallimentari e socialmente ingiuste verso i paesi del terzo mondo. Hanno intrappolato i paesi poveri in una truffa vergognosa che sfrutta i debiti pubblici di miliardi di dollari che queste nazioni hanno accumulato con i paesi ricchi.
In pratica gli si dice: per ripagare il debito dovete risparmiare. Per risparmiare dovete adottare i nostri programmi di austerità economica tagliando i fondi per la sanità, per la scuola e per lo stato sociale. Comportatevi bene ed alla fine vi
faremo uno sconto sul debito. Se nel frattempo milioni di poveri soffrono, questo al Fondo Monetario non interessa.
Ma c’è una via legale per uscire da questo tunnel: “ un principio di legalità internazionale, stabilito proprio dagli Stati Uniti quando 100 anni fa invasero Cuba, che sancisce la possibilità di cancellare un debito fra nazioni, quand'esso sia definibile come "odioso" e cioè ingiusto. Si tratta di un'azione certamente morale e, anche perfettamente legale. Visto da questa angolazione gran parte del debito del terzo mondo è "odioso" e andrebbe legalmente ed immediatamente cancellato.
Rimettere quei debiti, fa bene anche a noi perché è la povertà che crea l'immigrazione.
Questo è il vero problema di fondo,quindi:

APRIAMO GLI OCCHI E GOVERNINO I LAVORATORI, IMPOSTANDO BASI SOCIALISTE COME UNICA ALTERNATIVA, PRIMA CHE IL MONDO C’ INGHIOTTISCA CON LA SUA AVARIZIA.
Youri Venturelli
PCL Ancona - nucleo montano

Nessun commento: