Articolo di VivereMarche del 26/01/2013
La presentazione del Partito Comunista dei Lavoratori nelle Marche e in tutte le regioni italiane è frutto del costante impegno delle centinaia di militanti attivi in tutte le realtà della società civile con l’obbiettivo primario di porre nelle migliori delle condizioni gli operai, gli studenti, i lavoratori sfruttati e precari che vogliono ribellarsi all’attuale sistema politico economico e sociale.
Ci presentiamo a questa tornata elettorale con l’obbiettivo di ridare un punto di riferimento a tutte quelle persone libere, deluse dai giganteschi passi falsi commessi da un buona parte dell’attuale sinistra che si definisce, per abitudine e non nei fatti, radicale.Basta vedere le scelte fatte da Vendola alleato con uno dei partiti più legato al filone bancario privato salvato dal governo dei tecnici di Monti,a discapito dei lavoratori cassaintegrati o licenziati,degli studenti e lavoratori precari senza nessuna prospettiva di occupazione futura.
La scelta della federazione della sinistra, per salvarsi politicamente e materialmente, è stata invece quella di allearsi con i magistrati nel blocco arancione rinunciando di fatto alla propria campagna elettorale,in nome della legalità,tacendo nei confronti di chi a più riprese ha voluto fortemente il processo del g8 di Genova nei confronti dei manifestanti massacrati repressi che chiedevano equità uguaglianza e un mondo libero dall’egemonia economica in mano a pochi individui e soggetti.
Noi invece rilanciamo la necessità di costruire una forza che si opponga ed inverta questo stato di cose,che non tradisca i diritti dei lavoratori,che non si venda per poltrone e ministeri,che mantenga chiara la sua linea e il proprio obbiettivo:l’opposizione alle classi dominanti e al suo sistema. Proponiamo per questo:
- l’abolizione di tutte le leggi sul precariato e l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori sfruttati
- la ripartizione del lavoro a tutti a parità di salario per mezzo della riduzione dell’orario di lavoro
- la nazionalizzazione delle aziende,sotto il controllo dei lavoratori senza indennizzo ai privati, che delocalizzano e sfruttano all’estero
- l’instaurazione di un'unica banca centrale che sostenga i veri bisogni dei lavoratori e che contrastino le speculazioni finanziarie.
- l’abolizione di tutte le leggi sul precariato e l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori sfruttati
- la ripartizione del lavoro a tutti a parità di salario per mezzo della riduzione dell’orario di lavoro
- la nazionalizzazione delle aziende,sotto il controllo dei lavoratori senza indennizzo ai privati, che delocalizzano e sfruttano all’estero
- l’instaurazione di un'unica banca centrale che sostenga i veri bisogni dei lavoratori e che contrastino le speculazioni finanziarie.
Tutto questo per noi porta all’instaurazione del governo dei lavoratori su scala nazionale ed internazionale.Queste sono le ragioni che mi spingono a candidarmi e a militare nel il Partito Comunista dei Lavoratori l’unica reale opposizione anticapitalista presente nell’attuale panorama politico e a queste elezioni.
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