25/01/13

MONTE DEI PASCHI NON E' “UN CASO”. L'UNICA VIA E' LA NAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE


Non è uno “scandalo”, ma la radiografia del capitalismo.

La terza banca italiana, fiore all'occhiello del salotto buono della finanza e del PD, è stata travolta dai suoi stessi giochi finanziari: tesi a coprire una operazione spazzatura ( acquisto di Antonveneta a prezzi triplicati ) e l'insuccesso della cinica speculazione sui titoli pubblici italiani ( operazione “Nota Italia” ).
Bankitalia e il ministro dell'Economia, così attenti ai conti pubblici su sanità e pensioni, “non si sono accorti” di nulla: in realtà hanno insieme coperto la truffa ed oggi, non a caso, si rimpallano le responsabilità.
Intanto la stessa banca, già beneficiata dai Tremonti Bond, viene salvata dal governo dei banchieri di Mario Monti, con la pubblica regalia di 4 miliardi, pagati dai lavoratori e dai loro sacrifici.

A questo punto inizia il grande circo dell'ipocrisia politica.

Il PD, vero azionista politico della banca e finanziato direttamente da Mussari ( 700000 euro di dono personale), finge di non conoscere il Monte dei Paschi. Ma approva il suo salvataggio con denaro pubblico.
PDL e LEGA si scagliano contro il PD, per far dimenticare i propri traffici con Fiorani e Fazio, la truffa CredieuroNord, il crac del Credito Cooperativo di Verdini, e l'uso Bancomat della BPM di Ponzellini per tutte le necessità degli amici.
Grillo comizia contro “la politica”, difende i piccoli azionisti, ma non indica soluzioni se non il voto a “5 Stelle”. (L'unica vera proposta sociale resta ..“l'abolizione del sindacato”)

Il PCL rivendica la sola possibile soluzione progressiva: la nazionalizzazione di Monte dei Paschi, senza indennizzo per i grandi azionisti, e sotto il controllo dei lavoratori. E' l'unica misura che può far piazza pulita degli speculatori; risparmiare miliardi di denaro pubblico da destinare alle protezioni sociali; difendere il posto di lavoro dei dipendenti della banca; tutelare i piccoli risparmiatori. Ogni altra “soluzione” è una copertura dei banchieri.

Più in generale, va nazionalizzato l'intero sistema di credito italiano. Il “caso” Monte dei Paschi è la cartina di tornasole di tutto il sistema bancario tricolore. Tutte le banche italiane hanno investito nei derivati finanziari spazzatura: Unicredit per 118 miliardi, Intesa San Paolo per 59 miliardi.. Il totale della sola finanza spazzatura ammonta in Italia a 218 miliardi. Ciò significa una cosa sola: che le stesse banche italiane che intascano ogni anno quasi 100 miliardi di interessi sui titoli pubblici ( oltre ai 70 intascati dagli enti locali indebitati) -sottraendole a lavoro, sanità , pensioni- utilizzano il denaro pubblico per finanziare il risiko del casinò finanziario, a caccia di dividendi facili. Intanto lo Stato provvede con ..denaro pubblico in caso di bisogno.

Questa rapina deve finire. Con l'abolizione del debito pubblico verso le banche; la loro nazionalizzazione senza indennizzo per i grandi azionisti; la loro concentrazione in un unica banca pubblica sotto controllo sociale. E' una misura di igiene.

Solo un governo dei lavoratori , che rompa col capitalismo, può realizzare queste misure.
Solo il Partito Comunista dei lavoratori si batte, da sempre, per questa soluzione rivoluzionaria.
 
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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