Mentre ci chiamano a fare “quadrato intorno alle istituzioni”, viene proibito svelare al popolo le intercettazioni di coloro che amministrano la cosa pubblica e perfino le probabili relazioni tra Stato e Mafia. Mentre i lavoratori vengono monitorati con AUDIO-VIDEO sul posto di lavoro che sia la catena o altro, super sfruttati e senza diritti (questa è la democrazia borghese).
Ricostruire il diritto al lavoro vuol dire bloccare in tutto il paese i licenziamenti e occupare le aziende che licenziano nazionalizzandole senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori. Non ci sarà più un euro da redistribuire a nessuno se non si mette al centro della discussione l’abolizione del debito pubblico verso le banche, la loro nazionalizzazione sotto controllo dei lavoratori, quindi un’unica banca pubblica sotto il controllo popolare, il resto ad oggi sono politichette per ingannare il popolino.
L’abolizione di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro, dal pacchetto Treu alla legge Maroni: solo con questo si metterà fine alla ricattabilità di milioni di giovani e all’insicurezza di un’intera generazione.
L’abrogazione delle controriforme pensionistiche degli ultimi vent’anni consentendo ai giovani di godere un domani di una pensione decente vincolata all’ultimo stipendio.
Il ritiro immediato delle truppe italiane da tutti i teatri di guerra, quindi la nazionalizzazione senza indennizzo dell’industria bellica di cui Lo IOR, la banca del Vaticano, è una delle maggiori finanziatrici.
Il rafforzamento del diritto all’autodeterminazione delle donne, quindi contro l’oscurantismo reazionario del Vaticano, quindi l’abolizione dei fondi pubblici alle scuole private e confessionali.
La tassazione progressiva dei grandi patrimoni a cominciare da quello ecclesiastico e l’esproprio delle grandi proprietà immobiliari della gerarchia vaticana da destinare ad uso sociale. Soltanto questa forma di nazionalizzazione può creare una “pianificazione democratica” dell’economia che investa i risparmi nella messa in sicurezza degli edifici scolastici, nella sanità, nel risanamento ambientale ecc.
Questa è la democrazia di “un governo dei lavoratori” e molto altro. Questo è “il programma” con i suoi punti fondamentali che deve innalzare la coscienza delle giovani generazioni. Non sono regole, articoli di legge o normative sbagliate da correggere, qui siamo in presenza del più grande attacco dei capitalisti alla classe lavoratrice nella storia della Repubblica italiana.
Soltanto una rivoluzione del sistema per costruire una società anticapitalista di ispirazione egualitaria e libertaria, antistalinista ed ambientalista, che ripudia ogni forma di xenofobia e promuove l’emancipazione economica e culturale dei lavoratori, dei giovani ,dei pensionati.
Per un governo dei lavoratori.
SOLO LA RIVOLUZIONE CAMBIA LE COSE.
I sudditi pensano di essere tali perché esiste un Re, e non sanno che un Re esiste perché loro sono e si sentono sudditi (K.Marx)
Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Ancona
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