21/03/11

Odio l’oppressione!


Con l’evoluzione della crisi tutti si lanciano nelle più sfrenate politiche iper-liberiste ed imperialiste.

Quando la storia la si osserva dal basso, cioè dal punto di vista del proletariato (precari, interinali, lavoratori, studenti etc.) si vede in prospettiva la cruda realtà di queste politiche, che sfociano, con l’aiuto narcotizzante dei media, in una guerra dichiaratamente antioperaia atta a sconfiggere ogni resistenza e, con una regressione che porterà ad un ulteriore sfacelo del già precario  “stato sociale”, ad una ulteriore riduzione dei diritti di tutti, privazioni e sacrifici atti ad un ulteriore ascesa della già privilegiata classe capitalistica...da una parte i ricchi sempre più ricchi e dall'altra i poveri sempre più poveri.
Quando si dichiara di voler formare gli “Stati Uniti d’Europa”, si intende in realtà sottomettere l'intero mondo del lavoro europeo alle nuove regole del capitalismo, che piaccia o non piaccia, sono quelle portate avanti da “Marchionne”. Al contrario, noi vogliamo gli “Stati Socialisti d’Europa” e non un'Europa imperialista. Vogliamo staccarci non tanto da questo capitalismo, quanto dalla “SOPRAVVIVENZA” di questo capitalismo, che rappresenta soltanto una finta madre adottiva neo-liberista, per costruire dal basso l’asse decisivo di una politica comunista. Un programma vero e rivoluzionario che indichi la strada senza tergiversare per dare in mano alla maggioranza della popolazione le leve del comando formando un governo che sia diretto dagli stessi lavoratori. La grande famiglia italiana delle persone per bene sono qui in basso, in questo mondo, che producono e costituiscono, di fatto, l’economia reale. Dobbiamo lottare per riappropriarci e restituire alla stragrande maggioranza della società ciò che ora è trattenuto nelle mani private, perché queste, si procurino il massimo del profitto a discapito dell’interesse pubblico.
Noi lottiamo, con e nel mondo del lavoro, che ancora non riesce a prendere coscienza di se stesso e continua a fidarsi di politici al collasso e di un sistema invivibile e inaccettabile per tutti: dignità, onestà e coraggio sono miraggi in un mondo dove padri e figli, vecchie e nuove generazioni, possano lottare insieme per il loro futuro intraprendendo, nella pratica e nella morale, una rivolta contro un sistema che produce soltanto miseria, arretramenti e privazioni.

Mille esempi si possono fare. Abbiamo un debito pubblico che presto arriverà a 2000 miliardi di euro, ogni anno questo debito produce circa 70 miliardi di interessi i quali dovranno essere restituiti alle banche. Questo vuol dire che ogni anno lo Stato italiano dovrà fare almeno una finanziaria da 45 – 50 miliardi di euro, domanda: chi pagherà e a chi andranno questi soldi?
Questa repubblica è l’involucro necessario del più bestiale sfruttamento di classe. Un sistema che ha esaurito ogni funzione storica progressiva e che trascina nel proprio fallimento l'intera popolazione condannando il mondo ad una regressione storica. A questo punto, nulla è più democratico che rovesciare un governo basato sulla menzogna e sulla corruzione.

Noi non temiamo né le battaglie né le sconfitte. Le nostre sconfitte sono solo le tappe della nostra vittoria. Soltanto i lavoratori e le nuove generazioni potranno strappare il potere di questi nuovi “monarchi” che tutto fanno meno che preoccuparsi delle necessità del proprio popolo. Per questo la rivoluzione socialista internazionale è l’unico orizzonte realistico di progresso.

Il Partito Comunista dei Lavoratori è orgoglioso di appartenere a quella corrente rivoluzionaria internazionale che, non solo non si è mai arresa e non si arrende alle regole del mondo del capitale, ma le vuole rovesciare. Perché l’umanità riconquisti il proprio futuro ed il diritto all'emancipazione ed all'autodeterminazione.

Concludo con un appello: non aspettiamo che scenda Dio in terra o qualche superuomo per cambiare le cose al posto ostro, ma noi tutti dobbiamo scegliere la nostra strada e seguirla coscientemente, liberi dalle illusioni. E la peggiore di tutte le illusioni del proletariato, nel corso della sua storia, è stata finora la speranza incondizionata negli altri e sopratutto in chi dice di rappresentare le sue istanza.

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Ancona - Nucleo Montano.

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