14/06/10

NAZIONALIZZARE

Non bastano le manovre governative per allargare il divario tra lavoratori e padroni, ora arriva anche l’ultimatum di Marchionne che mette ulteriormente sotto ricatto i lavoratori di Pomigliano D’Arco. L'amministratore delegato Fiat afferma che si può costruire la Panda a condizione che i lavoratori si sacrifichino ulteriormente a cominciare dalle retribuzioni, da ulteriore flessibilità, da turni di lavoro più massacranti e più serrati, lavorando anche il sabato notte, perchè bisogna dare qualità e rapidità in risposta al mercato. I lavoratori se vogliono sopravvivere devono rendersi conto di essere considerati come una merce al soldo degli sfruttatori. La storia è sempre quella, sfruttati contro sfruttatori, dove intere famiglie vengono messe sotto la gogna dei capitalisti-affaristi di turno, dove appunto, i nostri giovani figli contano meno delle “suole di scarpa” dei nostri loquaci politicanti.
I burocrati di governo Bonanni e Angeletti (Cisl e Uil) non sanno fare altro se non appoggiare, come d’altra parte hanno fatto in questi ultimi anni, tutte le politiche dei vari governanti, tutte le politiche che favoriscano austerità sociale e sacrifici, mentre la Cgil si limita a qualche scioperetto rituale di 4 ore. Tutto questo cercando in ogni caso di concretizzare incontri separati con le maestranze ed eliminare, seguendo la scia del Premier Berlusconi, ogni minima "ideologia rossa", filo-operaia, che si possa incontrare sul proprio cammino.

Attualmente non c’è un solo governo occidentale al mondo che promuova riforme sociali progressive di una qualche rilevanza. I Lavoratori, dopo aver perso più di 7000 € in busta paga negli ultimi 15 anni (trasferiti tutti in rendite e profitti), ora sono di nuovo costretti a combinare un aumento del tempo di lavoro giornaliero e di età pensionabile, di disoccupazione, di precarizzazione e di sfruttamento.
Le parole d’ordine di SOTTOMISSIONE, di ASSOPIMENTO e D’INDIFFERENZA DEVONO GIUNGERE AL LORO CAPOLINEA. Poteri forti, industriali e banchieri, che hanno imposto sacrifici immensi con promesse non mantenute, oggi hanno il coraggio di chiedere alle proprie vittime di pagare il costo della propria crisi. È INACCETTABILE. Per questo il PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI lotta per la NAZIONALIZZAZIONE delle aziende che licenziano, sotto controllo dei lavoratori e senza indennizzo per i grandi azionisti visto che di soldi ne hanno presi fin troppi con decenni di truffe e rapine a danni dell’intera classe lavoratrice.
I lavoratori devono avere LA PAROLA DETERMINANTE sull’organizzazione del lavoro, sulla della produtrasparenza dei bilanci, su eventuali riconversioni zione. Solo i lavoratori possono essere i garanti della difesa del proprio posto di lavoro e di una nuova organizzazione dell’economia, dettata dalle esigenze della società e non del profitto. Inoltre chiede con forza che sia promossa una grande vertenza generale del mondo del lavoro, a partire dal blocco dei licenziamenti, dalla ripartizione tra tutti del lavoro esistente a parità di salario ( ci “campino” i nostri dirigenti sindacali e burocrati con 800, 1000 € al mese).
Una vertenza vera, accompagnata da un’azione di massa prolungata, sino alla sconfitta di Confindustria e del Governo.
Se ne vadano tutti, governino i lavoratori e paghi chi non ha mai pagato!

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori.
Sez.Ancona-nucleo montano.

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