22/06/10

Brancher: un altro faccendiere al servizio del capitale




Un altro servo fedele della grande borghesia e dei comitati d’affari, entra a far parte del Governo. Il suo nome è Aldo Brancher, lacchè di Berlusconi e servo protettore del sistema capitalistico. Si pensava che il cavalierissimo Premier Berlusconi potesse affidargli l’incarico lasciato dall’immacolato Scajola, ma “l’unto del signore” ha preferito affidargli un dicastero nuovo di zecca, quello del Federalismo. Napolitano ha firmato senza discutere il decreto su richiesta di Berlusconi, infatti Brancher ha prestato giuramento al Quirinale davanti alle più alte cariche dello Stato.

Ora possiamo dire veramente che ce n’è per tutti i gusti, dai truffatori, ai mafiosi, bancarottieri, tangentisti, corruttori, evasori, massoni P2isti, mancano solo i serial killer!? Intanto con Aldo Brancher si è creato un nuovo posto di lavoro che darà seguito ad altre poltrone, alla faccia della disoccupazione. E del risparmio imposto dalla finanziaria.

Ma chi è Aldo Brancher?

Agli inizi degli anni settanta si chiamava Don Aldo, un ex prete che aveva uno straordinario fiuto per gli affari e affiancava Don Mammana responsabile della pubblicità di “Famiglia Cristiana”. Da protettore degli ultimi se mai lo è stato, ben presto si fece sedurre dal brillante mondo della pubblicità berlusconiana e abbandonò la “tonaca” per indossare la “cravatta” del manager P2ista e prendere servizio in Fininvest. L’onnipotente demone tentatore Silvio Berlusconi fece cedere Don Aldo alle sue lusinghe, così Brancher di “gesuitica diplomazia” divenne un’ottima pedina del capitalismo diventando appunto uno specialista nel tenere rapporti coi partiti. L’ex sacerdote fu accusato (e lui stesso confermò) di aver pagato una tangente di 300 milioni, per aggiudicarsi gli spot della campagna pubblicitaria sull’AIDS (bell’inizio di carriera per il nuovo uomo del Presidente).

Dietro le sbarre di S.Vittore, per il suo silenzio fu ribattezzato “ il Gregante della Fininvest”. Incentivato a mantenere il silenzio in carcere, diventò il nuovo assistito di Cesare Previti in persona (ex Ministro della Difesa del primo governo Berlusconi, condannato in via definitiva nel 2006 per il processo IMI-SIR e nel 2007 per il processo Lodo Mondadori, dopo aver beneficiato dell’indulto, è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici) che lo assistette nel mantenere il silenzio fino alla sua scarcerazione avvenuta per decorrenza dei termini.

Per concludere, il nuovo Ministro del Federalismo si è fatto il carcere ai tempi di Mani Pulite, e stato poi condannato in primo e secondo grado per falso in bilancio e finanziamenti illecito ai partiti, tutto prescritto grazie al primo governo Berlusconi.

Forse sarà lui il nuovo traghettatore che contribuirà a massacrare i servizi sociali, a garantire ancor di più la proprietà privata dei mezzi di produzione, la possibilità di evadere, la delocalizzazione e l’ulteriore infiltrazione mafiosa, nel mantenere e abbassare ulteriormente i costi della manodopera. Burattino nelle mani dei capitalisti, delle lobby e dei comitati d’affari che cercherà di incrementare ad ogni costo i profitti della classe capitalistica a scapito della classe lavoratrice.

È ora di dire basta all’ideologia neo-liberale e alla dittatura che impongono alla società!

Lottiamo per un Governo dei Lavoratori!



Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez.Ancona-nucleo montano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

I love Italy and its smiling politicians too .I like the rich deputy prime minister , when he say : "maliedetti taggli" uoh uoh , very funny man .