03/06/10

Il tempo passa




Di tempo ne è passato, di critiche al PCL ne sono state fatte molte, ma l’avidità e l’implacabilità di questo sistema parassitario da noi sempre denunciato dimostra come le nostre analisi politiche siano razionali, obbiettive e all’avanguardia.
Di tempo ne è passato dall’inizio della crisi, ma di politiche di classe contro un Governo così reazionario non ce ne sono, di responsabilità neanche. Le uniche forme di dissenso sono rappresentate da scioperetti simbolici, di concertazione con la pretesa di conciliare gli interessi delle due classi diametralmente opposte.
Il tempo passa e i lavoratori continuano a perdere ogni giorno più diritti.

La verità può far male o torcere il naso, ma denunciare sempre la verità alla gente è, per ora, l'unica arma che abbiamo. Per questo diciamo basta ad inculcare nella mente dei lavoratori italiani uno spirito piccolo-borghese, cancellando ogni solidarietà rivoluzionaria perché abituati ad una coscienza che non corrisponde alla realtà odierna.
Gli insulti e le denigrazioni, vengono assorbiti ogni giorno dai lavoratori italiani, ma, resta del tutto indifferente e assopito il mondo di coloro che vorrebbero e dovrebbero farsi paladini di giustizia e democrazia.

Per quanto ancora si continuerà a subire la politica, invece di occuparsene?
Quanto ci vorrà “ancora”, per prendere coscienza del fatto che il “Capitalismo” è socialmente, umanamente, ecologicamente incompatibile?
Continuare a pensare che: sacrificando i lavoratori e convertire in privato ciò che è pubblico, non si fa altro che finanziare il salvataggio pubblico di banchieri e grandi imprese. Il sindacato deve prendersi la sua responsabilità e non può scaricare le colpe sui lavoratori e sulle masse.

Puerile, violento, troppo estremista?.. Basta scendere in concertazione e svendita al ribasso della dignità e diritti.
Assumiamoci le nostre responsabilità, facendo prendere coscienza ai lavoratori, mettendoli nella condizione e, all’altezza del compito che le condizioni oggettive assegnano loro.
Non facciamo nostro il pensiero borghese e cominciamo a non accettare più vie di mezzo…basta!

Blocchiamo il finanziamento alle ruberie delle classi dirigenti!
Paghino i faccendieri, i ladri, i corrotti e la loro classe, non gli operai.
Con un Governo così reazionario, dobbiamo intraprendere lotte radicali per quanto sono radicali i provvedimenti di questo governo.

Recuperare la nostra coscienza di classe per cacciare il putridume neo-liberale che si rifornisce di linfa vitale speculando sulla pelle dei lavoratori.

Cacciare l'attuale Governo diventa ora vitale per i lavoratori…non per un vecchio centrosinistra dove si inseriscono i vari professionisti della politica, ma per "un Governo dei Lavoratori", dove la maggioranza della popolazione, abbia il controllo del paese e non il contrario.

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez.Ancona-nucleo montano.

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