12/12/09

SCIPPO DEL TFR: BERLUSCONI UTILIZZA LE ARMI FORNITEGLI DAL GOVERNO PRODI - La CGIL promuova lo sciopero generale!




Il prelievo forzoso eseguito da Berlusconi sul TFR depositato nell’INPS non fa che usare cinicamente le clausole della “riforma” Prodi del 2007: sottoscritta da CGIL,CISL,UIL,UGL e votata da Ferrero e Diliberto. Due anni fa il centrosinistra e le burocrazie sindacali ebbero la faccia tosta di presentare la riforma del TFR come un vantaggio per i lavoratori, annunciando che i fondi pensione sarebbero cresciuti sul mercato finanziario e che il Tfr “inoptato” sarebbe stato in ogni caso “garantito” dall’Inps. E’ accaduto l’opposto. I fondi pensione sono stati colpiti dalla crisi, e il Tfr depositato all’inps è diventato il Bancomat del governo: esattamente come avevano denunciato e previsto coloro che si erano opposti ( Fiom e sinistra sindacale in CGIL, il sindacalismo di base, il PCL). Ora il governo più reazionario dal 1960 usa a proprio vantaggio, contro i lavoratori, l’eredità antioperaia del centrosinistra: sul Tfr come su tanti altri terreni. E’ una ragione in più perché la battaglia per cacciare Berlusconi si dia la prospettiva di un’alternativa vera. Non quella di un ritorno al centrosinistra confindustriale.


A fronte della crisi istituzionale apertasi, la CGIL deve assumersi la responsabilità di promuovere un vero sciopero generale, che ponga apertamente l’obiettivo delle dimissioni del governo : il governo degli evasori fiscali, della rapina sul TFR, del populismo reazionario, deve lasciare il campo.
Non si tratta di chiedere le dimissioni a Berlusconi, ma di creare i rapporti di forza per imporgliele. Uno sciopero generale promosso dalla CGIL, che colleghi le rivendicazioni sociali alla difesa dei diritti democratici, potrebbe unire il mondo del lavoro e il popolo del No B Day in una grande prova di forza capace di aprire dal basso la via di una vera alternativa.
Non bastano manifestazioni occasionali e scioperi rituali, in ordine sparso. E’ necessaria una mobilitazione unitaria, radicale, prolungata, che abbia finalmente l’ambizione di vincere.

MARCO FERRANDO - PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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