25/07/14

Marche e marchette, lo scandalo sui rimborsi riguarda tutto e tutti

Dal Manifesto del 25/07/2014
 
L'inchiesta. 47 indagati per peculato, dal presidente Spacca (Pd) a più di 40 consiglieri e 5 portaborse. Mezzo milione di spese pazza rimborsate dalla regione, dal "viaggio nel cuore del piacere" femminile fino a una sfilza di ristoranti e alberghi. Lo scandalo riguarda tutti i partiti, nessuno escluso
L’inchiesta va avanti dalla pri­ma­vera del 2013 e tra voci, indi­scre­zioni, sus­surri, indi­gna­zioni varie, nella tarda serata di gio­vedì, dalla pro­cura di Ancona è venuto fuori che gli inda­gati per le pre­sunte spese pazze dei gruppi con­si­liari dell’assemblea legi­sla­tiva delle Mar­che sono 47: 42 con­si­glieri e 5 tra col­la­bo­ra­tori e dipen­denti della Regione. Il reato ipo­tiz­zato è pecu­lato e, a scor­rere i nomi pre­senti nel regi­stro degli inda­gati si fa prima a dire chi non c’è: il pre­si­dente del con­si­glio Vit­to­riano Solazzi (che aveva rinun­ciato ai fondi per i gruppi) e la con­si­gliera demo­crat Leti­zia Bel­la­barba, entrata nel 2013. Gli altri ci sono tutti: il gover­na­tore Gian Mario Spacca, il segre­ta­rio regio­nale del Pd Fran­ce­sco Comi, il vice­pre­si­dente Anto­nio Can­zian, tutta l’opposizione, il cen­tro, la destra, la sini­stra, i civici. Nes­suno escluso.
La rea­zione è tra­sver­sale, una frase ricorre sulla bocca di tutti i con­si­glieri: «Non ci sono avvisi di garan­zia». Uffi­cial­mente, fuori dalla pro­cura e dalle reda­zioni dei gior­nali, nes­suno sa nulla.
A guar­dare gli epi­sodi che riem­piono le cen­ti­naia di carte dell’inchiesta, il pro­blema non è la quan­tità di denaro but­tata al vento – in totale, sti­mano gli inve­sti­ga­tori, mezzo milione di euro –, ma il suo utilizzo.
E allora abbiamo per­so­naggi tipo Raf­faele Buc­cia­relli dei Comu­ni­sti Ita­liani che ha messo in nota spese il volume «Il segreto delle donne, viag­gio nel cuore del pia­cere» (16,80 euro), affer­mando poi di averlo fatto per­ché «fon­da­tore della com­mis­sione pari oppor­tu­nità». Poi c’è l’ex can­di­dato al ruolo di gover­na­tore per il cen­tro­de­stra, Ermi­nio Mari­nelli, che si è fatto rim­bor­sare le spese soste­nute per l’organizzazione di un incon­tro sulla sanità regio­nale avve­nuto, tra un brin­disi e un piatto di len­tic­chie, il 31 dicem­bre del 2012. E ancora: Dino Latini (Api) ha voluto indie­tro 2.100 euro spesi in coppe e meda­glie per un tor­neo di cal­cetto tra amici, il gruppo di Fli che ha voluto 800 euro per la tra­sferta a Mira­bello in occa­sione della festa del par­tito, l’assessore dell’Udc Luca Mar­coni che pre­senta una fat­tura da 340 come rim­borso per la par­te­ci­pa­zione al con­ve­gno «Il rin­no­va­mento dello spi­rito», in qua­lità di «inviato esperto di poli­ti­che fami­liari e sociali». Poi tutta una sfilza di risto­ranti e alber­ghi, tele­fo­nini e tablet, navi­ga­tori satel­li­tari. Addi­rit­tura olio, sale e for­maggi per una non meglio pre­ci­sata «ini­zia­tiva poli­tica», cesti di Natale, biglietti della lotteria.
Mar­che e mar­chette, in attesa della con­clu­sione delle inda­gini (la pro­cura ha chie­sto una pro­roga fino a dicem­bre), l’usanza dei rim­borsi alle­gri ai gruppi con­si­liari fa scal­pore, in un ter­ri­to­rio ormai deserto indu­striale, da terra pro­messa a palude sta­gnante che, dopo la fuga delle mul­ti­na­zio­nali, è costretta ad assi­stere anche alla resa dei vec­chi padroni.
La fami­glia Mer­loni, che in poli­tica ha piaz­zato qual­che erede uni­ver­sale e diversi dipen­denti, ha ven­duto Inde­sit agli ame­ri­cani della Whir­pool, rice­vendo in cam­bio una mon­ta­gna di soldi e il plauso bipar­ti­san della poli­tica, locale e non solo. La Banca delle Mar­che è com­mis­sa­riata da un anno e non si sa bene cosa acca­drà in futuro, in pro­cura un’altra inchie­sta, sulle cen­trali a bio­gas, ha por­tato alla luce un giro di poche fami­glie che, in pra­tica, con­trolla tutta l’economia della lin­gua di terra che si estende dalla Repub­blica di San Marino ai con­fini del fu Regno delle due Sicilie.
Sul campo di que­sta inchie­sta sui rim­borsi, ad ogni buon conto, si gio­cherà anche una fetta con­si­stente delle pros­sime can­di­da­ture alle regio­nali, pre­vi­ste per la pri­ma­vera del 2015. Pochi dubbi sulla vit­to­ria del cen­tro­si­ni­stra, per ora, ma solo il gigan­te­sco osta­colo rap­pre­sen­tato dalla can­di­da­tura alla pre­si­denza: Spacca, che già ha due man­dati all’attivo, è osteg­giato da una parte del Pd, ma può con­tare su un’alleanza tra­sver­sale di cen­tri­sti, impren­di­tori e di un’altra parte del suo partito.
Il pro­blema è che tutti sono inda­gati e nes­suno può dirsi abba­stanza senza pec­cato da poter sca­gliare la prima pie­tra. Ammesso e non con­cesso che l’indagine della pro­cura di Ancona non vada a finire in un nulla di fatto.

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