18/07/14

TANGENTI / Biogas Marche, sequestrati 22 immobili e 57 terreni

Noi l'avevamo detto che dietro il biogas c'era un'associazione a delinquere di Funzionari pubblici e capitalisti senza scrupoli, con la complicità dei politici borghesi...
 
Da ANSA.IT del 18/07/2014
 
Soci d’affari fra di loro e con alcune imprese del biogas (attraverso familiari o amici), ma anche destinatari di ‘tangentì sotto forma di lavori edilizi gratuiti, fatturazioni per forniture di materiale mai corrisposte, o regali: come un un orologio Montblanc da 9 mila euro. Il dirigente del Servizio Territorio e Ambiente della Regione Marche Luciano Calvarese e i funzionari Sandro Cossignani e Mauro Moretti avrebbero costituito, senza comunicarlo alla Regione, una propria società di forniture elettriche, e compartecipato a società di alcuni imprenditori: gli stessi ai quali poi rilasciavano le autorizzazioni per nuove centrali biogas. Secondo i finanzieri del Gico di Ancona, guidati dal col. Gianfranco Lucignano, con profili di responsabilità e vantaggi diversi, i tre funzionari avrebbero concordato lavori per 1.824.291 euro con le imprese del ‘cartellò, una fornitura di piante di alloro per alimentare le centrali biogas per 648.905 euro (mai arrivata a destinazione), la vendita di materiali elettrici per 64 mila euro. Uno dei funzionari si sarebbe anche fatto costruire gratis un impianto fotovoltaico su un capannone di sua proprietà. Ai tre dirigenti, sospesi dalla Regione destinati ad altri servizi, e ai 17 fra imprenditori e professionisti sotto inchiesta, le Fiamme gialle hanno sequestrato su ordine del Gip 22 immobili (compresa una villa con 20 stanze) e 57 terreni, per un totale di 115 ettari. In valori economici, il sequestro preventivo per equivalente ammonta a una somma di tutto rispetto: 10 milioni di euro.
Tre funzionari della Regione Marche e la ‘cremè dell’imprenditoria eco-energetica. Sono venti gli indagati nell’inchiesta ‘Green Profit’ che hanno ricevuto dalla procura di Ancona l’avviso di chiusura delle indagini per reati che vanno dalla concussione alla corruzione, dalla truffa allo Stato al falso: un atto che prelude ad una richiesta di rinvio a giudizio. Gli interessati hanno 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o presentare una memoria scritta. I FUNZIONARI – LUCIANO CALVARESE era il dirigente del Servizio regionale Territorio e Ambiente Energia-P.F. Rete elettrica regionale, Autorizzazioni energetiche Gas ed Idrocarburi. Sospeso dall’incarico, era già stato assegnato ad un altro servizio. Con lui sono indagati i funzionari SANDRO COSSIGNANI E MAURO MORETTI. GLI IMPRENDITORI – Nelle carte dell’inchiesta spiccano i nomi del conte GUIDO LEOPARDI DITTAJUTI (anche viticoltore), di ANTONIO LAZZARINI (cognato dell’ex ministro dei Lavori pubblici Franceco Merloni), e del figlio ALESSANDRO LAZZARINI. Gli altri sono PAOLO PESARESI, RENZO ROVINELLI, ALESSANDRA SEVERINI, MARCO MARACCI, LORENZA RAMOVECCHI, CRISTIAN CESARONI, FRANCESCA COLONNELLI, FRANCO PASSAMONTI, ANDREA COSTANZINI, LORENZO BINCI, DIEGO MARGIONE. I PROFESSIONISTI – Per aver redatto una relazione che gli inquirenti ritengono falsa su uno degli impianti biogas di Osimo, sono indagati anche i professionisti MORENO PANFILI, AUGUSTO ALBINI E LUCA PAPERELLI

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