DALLA PARTE DEGLI OPERAI E DELLA OCCUPAZIONE DELLA FABBRICA
NAZIONALIZZARE ILVA, SENZA INDENNIZZO PER UN PADRONE CRIMINALE, E
SOTTO CONTROLLO DEI LAVORATORI: L'UNICO MODO DI SALVARE IL LAVORO E LA
SALUTE
Dopo aver “comprato” l'Italsider, a prezzi stracciati,nel 95, padron
Riva ha accumulato fior di miliardi avvelenando gli operai e una città.
Per garantirsi la continuità di questa azione criminale si è adoperato
per corrompere organi di stampa, ministri compiacienti, ambienti
sindacali, amministratori locali, partiti nazionali di ogni colore e di
ogni governo. E oggi cerca di scaricare sugli operai le conseguenze
giudiziarie dei propri crimini, con l'arma odiosa della serrata e della
più cinica rappresaglia.
Tutto ciò è inaccettabile. La splendida risposta operaia di
occupazione degli stabilimenti e di rifiuto della serrata è un fatto
esemplare che merita il sostegno di tutti i lavoratori italiani. Alla
forza si reagisce con la forza!
L'occupazione va ora mantenuta ed estesa all'insieme degli
stabilimenti Ilva attorno ad una rivendicazione centrale: la
nazionalizzazione del gruppo Ilva, senza alcun indennizzo per un padrone
criminale, e sotto controllo dei lavoratori.
Solo la nazionalizzazione dell'Ilva può consentire di salvare il
lavoro degli operai, che non possono restare ostaggi di un padrone
criminale e corruttore e dei suoi guai giudiziari. Solo la
nazionalizzazione dell'Ilva, sotto controllo operaio, può consentire
risanamento ambientale e riconversione produttiva a tutela innanzitutto
dei lavoratori: investendo nel risanamento, in primo luogo, i miliardi
accumulati dai Riva, che vanno semplicemente requisiti.
Non esiste altra soluzione. Ogni altra “soluzione” si risolverà in
una truffa, e nella divisione dei lavoratori. Ai danni o del lavoro, o
della salute, o di entrambi.
Peraltro una lotta operaia per la nazionalizzazione dell'ILVA, a
partire dall'occupazione degli stabilimenti, diverrebbe un esempio per
milioni di lavoratori oggi sotto attacco da parte di padroni senza
scrupoli: dalla FIAT, all'ALCOA, all'IKEA..
I padroni hanno bisogno degli operai da sfruttare ( e avvelenare).
Gli operai non hanno bisogno dei padroni. E possono unire le proprie
forze.
Se i padroni vogliono espropriare gli operai del loro lavoro, dei
loro diritti, della loro salute, gli operai hanno il diritto di
battersi, unitariamente, per l'esproprio dei padroni. Nella prospettiva
di un governo dei lavoratori che faccia finalmente piazza pulita della
dittatura dei capitalisti, dei loro governi, e della legge inumana del
profitto.
Il Partito Comunista dei Lavoratori (PCL), si batte e si batterà
ovunque, al fianco degli operai, per questa prospettiva di liberazione.
L'unica vera alternativa.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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