Il 2/10/2012 si è tenuto l’incontro
tra le O.O.S.S. ed il management delle Cartiere Miliani. Da informazioni
attendibili pervenute al P.C.L., nella lunga esposizione compiuta
dall’Amministratore Delegato, si percepisce un futuro difficile anche per
l’unica impresa fabrianese, temporaneamente scampata dalla terribile crisi del
distretto industriale locale. I crescenti costi delle materie prime e dei
consumi energetici fanno temere da qui a breve la perdita di competitività nel
mercato della carta per dei prodotti fondamentali, quali il fotoriproduttore,
la carta moneta (l’euro) e gli album da disegno. Davanti ad uno scenario così poco
rassicurante, l’unica “soluzione” per i vertici della Fedrigoni è perseverare
nel taglio dei costi, attraverso la “razionalizzazione” degli organici sia degli
operai che degli impiegati. La riprova di tale indirizzo politico trova la sua
attuazione in misure unilaterali, quali lo smantellamento del centralino
aziendale, che ha comportato due esuberi (ricollocabili?) nel personale
femminile, ed il trasferimento di tre figure impiegatizie dagli uffici di sede
a Fabriano in direzione Castelraimondo.
Il Partito Comunista dei Lavoratori
ritiene che alcuni dei contenuti populisti dell’intervento dell’A.D. delle
Miliani, possono costituire il preludio ad un clima d’intimidazione contro
tutti i dipendenti delle Cartiere. Un metodo, questo, già sperimentato con il
licenziamento di un lavoratore nello stabilimento di Pioraco, poi reintegrato
grazie alla mobilitazione dell’intero paese e delle sue istituzioni.
Noi vigileremo e siamo pronti a lottare
contro ogni ridimensionamento dell’organico, delocalizzazione o licenziamenti.
E denunceremo ogni tentativo di innescare una guerra tra poveri per
accaparrarsi il posto di lavoro o di intimidire lavoratori e sindacati.
Con
preghiera di massima diffusione
Partito Comunista dei
Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona
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